L’Associazione Meritocrazia Italia, dopo gli incontri/evento di Roma, Verona e Cosenza, chiama a raccolta in Campania il mondo delle libere professioni e delle PMI per discutere di quel ceto produttivo del Paese che, da “forza motrice” dell’economia nazionale, è passata ad incarnare la categoria dei “nuovi poveri”.

 

L’evento, moderato dal dott. Antonino Siniscalchi (giornalista de Il Mattino), vedrà coinvolti i vertici dell’Associazione (nella persona del Presidente Nazionale avv. Walter Mauriello; del Vice Presidente Nazionale Avv. Antonino Raffone; del Tesoriere nazionale di Meritocrazia Italia, Avv. Alfonso Quarto; del Coordinatore per la Regione Campania, Avv. Pasquale Sergio;), il Governatore della Regione Campania (on. Vincenzo De Luca) il Sindaco di Sorrento (avv. Giuseppe Cuomo), il Presidente del COA di Torre Annunziata (Avv. Gennaro Torrese), l’On. Catello Vitiello (deputato del Gruppo Misto), il Responsabile della Società Avvocati Amministrativisti della Provincia di Avellino (Avv. Donato Pennetta), il Presidente dell’Ente Bilaterale Nazionale delle Libere Professioni (avv. Carmelo Bifano) il Presidente della Commissione crisi d’impresa dell’ODCEC di Napoli Nord (dott. Vincenzo Cardo), i quali analizzeranno i motivi della crisi delle PIVA e suggeriranno le possibili soluzioni di contrasto e rilancio

Venerdì 10 maggio 2019, alle ore 15:30, si terrà, nella stupenda cornice del Teatro Tasso di Sorrento, il convegno dal titolo “Il Valore delle Libere Professioni”, organizzato da Meritocrazia Italia, una associazione a carattere socioculturale nata poco meno di un anno fa, che sta rapidamente imponendosi nel panorama nazionale e che oggi annovera più di mille iscritti in tutta Italia.

Si tratta di persone provenienti da ogni regione ed appartenenti ad ogni categoria produttiva, ciascuna impegnata a perseguire il proprio percorso di vita, che ad un certo punto hanno sentito l’urgenza di operare insieme per rispondere a degli interrogativi.

Donne e uomini che, ad un certo punto, hanno avvertito che non potevano più solo lamentarsi delle cose che ritenevano non andassero ma che dovevano materialmente agire, rivolgendosi alla società civile e spronandola a recuperare la funzione propulsiva che per decenni essa ha avuto nel paese.

E’ stato così creato, anche sul web (www.meritocrazia.eu), uno spazio di confronto dialettico e progettuale in cui far confluire tutti coloro che hanno una storia da raccontare, soluzioni da proporre, iniziative da segnalare o esperienze virtuose da condividere; finalizzato a ridare voce all’Italia che Merita mediante un percorso di valorizzazione della formazione, della premialità e dell’impegno, alla ricerca dell’equità sociale e della migliore propositività creativa, a beneficio del paese e contro nessuno.

In questo think thank ci tengono a precisare che non si ritengono loro i meritevoli e che non considerano tali, a prescindere, i professori universitari o i geni della finanza: i meritevoli che intendono cercare sono coloro i quali ogni giorno con il duro lavoro, il sacrificio e l’impegno cercano di migliorare se stessi ed il mondo in cui vivono; le donne e gli uomini che si sentono spesso mortificati perché lavorano onestamente, pagano le tasse e non chiedono favori per il posto di lavoro o la visita medica.

Ciò che auspicano non è la supremazia sociale dei curricula, ma la valorizzazione dell’impegno e dei valori etici.

Dopo gli incontri/evento di Roma, Verona e Cosenza, dunque, Meritocrazia Italia sceglie il territorio campano per stimolare il confronto su di un tema particolarmente attuale: quello del ruolo delle Libere Professioni e delle Piccole e Medie Imprese nel sistema socio/politico dei nostri giorni.

Vogliono interrogarsi sul perché questa categoria, da “motore produttivo” del Paese e fonte di notevole approvvigionamento fiscale, è passata nel giro di pochi anni ad esser definita come la “pletora di nuovi poveri”, di fatto conclamando l’incapacità del sistema Paese a tutelare il c.d ceto medio, sempre più stritolato da un cuneo fiscale asfissiante, da vincoli burocratici incomprensibili e dalla pressochè totale assenza di correttivi e strumenti di pianificazione prospettica di ripresa.

Infine, sul perché il “motore del paese” ha cessato di interessarsi e di impegnarsi in prima persona alla Vita Pubblica.

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L’obiettivo è quello di favorire un ampio momento di confronto pubblico, nella convinzione che le energie del Paese siano elevate e di prestigio e che sia giusto offrire un messaggio di speranza e positività, mettendosi al servizio e ridando dignità a chi ha molto da condividere.