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Nella riunione dell’11 gennaio 2020 Presso la Società di Storia Patria di Terra di Lavoro, un significativo ricordo del Sen. Giuseppe Santonastaso
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Nella riunione dell’11 gennaio 2020
Presso la Società di Storia Patria di Terra di Lavoro, un significativo ricordo del Sen. Giuseppe Santonastaso
Nel corso della sua prolusione ai soci, nella riunione del gennaio scorso, il presidente della Storia Patria, Alberto Zaza d’Aulisio ha voluto ricordare la figura del Sen. Giuseppe Santonastaso, rivolto al figlio avvocato Domenico con queste significative parole: “Mimmo carissimo, Ti sono grato per aver aperto a tutti i Soci del nostro Istituto uno scrigno significativo della storia del nostro territorio, scandita dall’appassionata azione politica e culturale del Tuo illustre Papà, la cui memoria onora non soltanto la sua bella famiglia bensì la città natale di Santa Maria Capua Vetere, quella atavica di Maddaloni e la elettiva di Caserta. L’avvocato Mimmo Santonastaso ha inviato a tutti i soci l’opuscolo pubblicato nel 2017 ed ha così risposto al Presidente Zaza: “Egregi/e e gentili Soci/e, sento di essere molto grato al nostro beneamato Presidente, l’illustre e a me tanto caro Avv. Alberto Zaza d’Aulisio, per il significativo messaggio, che, bontà Sua, ha inteso rivolgere a me e, pel mio tramite, alla mia famiglia, talmente bello, e anche commovente, da meritare di essere portato a conoscenza di Loro tutti. Pertanto, mi pregio di inoltrarlo, porgendo un sincero ringraziamento per l’attenzione e un mio molto cordiale saluto, Avv. Domenico Santonastaso.
Io, purtroppo non ero presente alla riunione della Storia Patria, a causa dei miei acciacchi di vecchiaia, mentre ero invece presente a gennaio 2017 presso l’Unione degli Industriali e conservo l’opuscolo e la eco delle belle parole spese per il senatore Giuseppe Santonastaso. Ma una parola in più, voglio dirla, in suo ricordo. E’ tutto cambiato: politica, uomini e metodi. Ma all’epoca – per ricordare anche la sua lungimiranza – fondò una agenzia di stampa allorquando fu eletto consigliere regionale: “Prospettive Campane” e volle, bontà sua, nominarmi direttore responsabile. Poi, alla prima occasione mi piazzò addetto stampa del Consorzio Asi. Lo ricordo con particolare affetto, perché gli ero vicino non solo politicamente ma anche e principalmente come sammaritano.
Poi lui è stato presidente del Moto Club di Santa Maria Capua Vetere club del quale ho fatto parte prima come centauro, poi come segretario ed infine come autore di un libro in occasione dei 75 anni del club, nel quale, naturalmente, è evidenziata la figura del senatore Santonastaso. Ha scritto una pagina di storia significativa della nostra Terra di Lavoro e non solo.
Giuseppe Santonastaso nacque a S. Maria C.V. il 19.02.1925, morì a
Benevento il 01.01.2007. Nel 1954 si laureò in ingegneria elettrotecnica.
Ingegnere. Negli anni ’60 fu Dirigente dell’Ufficio Provinciale E.N.P.I. Coniuge Giuseppina Rendina, ha avuto due figli.
Sul piano dell’impegno istituzionale e rappresentativo, Giuseppe Santonastaso
fu dapprima Sindaco di S. Maria C.V. (CE), segnatamente dal 21 dicembre
1960 al 14 febbraio 1963 nonché dal 24 gennaio 1967 all’8 febbraio 1968;
riuscì a conferire all’antica città un nuovo assetto urbanistico (risalgono alla
sua sindacatura in specie i progetti di nuova allocazione del Tribunale, di
delocalizzazione dal centro città dell’area mercatale, di apertura di nuovi
assi stradali di ingresso/uscita dal centro città), economico e sociale, tanto
da richiamare l’attenzione e la presenza di gruppi industriali di notevole
prestigio, tra cui Siemens (poi Italtel) e il Tabacchificio ATI, con ovvie favorevoli ripercussioni occupazionali per la popolazione non solo cittadina.
Capolista della DC alle prime elezioni regionali del 1970, risultò primo eletto
per la Provincia di Caserta, potendo così prendere parte alla fase di stesura e
di approvazione dello Statuto della Regione Campania.
Il 7 maggio 1972 fu eletto Senatore della Repubblica per il Collegio di Caserta,
incarico parlamentare che ricoprì fino alla primavera del 1987, anno in cui,
candidatosi alla Camera e per la circoscrizione elettorale Napoli/Caserta, con il sistema pluripreferenziale fu eletto Deputato riportando 152.892 voti, incarico che ricoprì fino alla primavera del 1994. Nel corso della sua esperienza nel doppio ramo del repubblicano Parlamento fu componente della Commissione Lavori Pubblici, Trasporti, Poste e Telecomunicazioni, Industria e Lavoro. Sottosegretario di Stato ai Trasporti, per sette anni, non consecutivi,
ovvero nel 1° e 2° Governo Craxi, nel 6° Governo Fanfani, nonché nel 6° e 7° Governo Andreotti; su ministeriale delega presiedette il C.d.A. delle Ferrovie dello Stato fino al dicembre del 1985, poi della Motorizzazione Civile e Trasporti in Concessione, nonché quelle per l’Ammodernamento dei Servizi
di Trasporto e per le Metropolitane.
Sul piano dell’impegno culturale, in specie per aver curato e diretto, tra il
1954 e il 1960, nuovi scavi e le conseguenti sistemazione e catalogazione
dei resti dell’Anfiteatro romano di S. Maria C.V., per ministeriale decreto fu
nominato, per il triennio 01.07.1967-30.06.1970, Ispettore onorario per i
Monumenti, le Antichità e le Opere d’Arte dei Comuni di Teano, Caianello
e Vairano, in provincia di Caserta. Inoltre, da Commissario, prima, da Presidente, poi, dell’Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato
di S.Maria C.V., tra il 1961 e il 1974 promosse iniziative culturali tali — quali
l’insediamento, sull’intero scacchiere provinciale, degli Istituti Professionali di
Stato per l’Industria e l’Artigianato di Sessa Aurunca, Vairano Scalo, Alife,
Caserta, Caiazzo, S. Felice a Cancello, S. Maria a Vico e Vitulazio – da vedersi
conferito, per siffatto impegno e risultati, e con decreto del Presidente della
Repubblica datato 2 giugno 1969, il “Diploma di prima classe ai Benemeriti
della Scuola, della Cultura e dell’Arte, con la facoltà di fregiarsi della relativa
Medaglia d’Oro”.
Giuseppe Santonastaso promosse le prime elezioni delle Mutue Coldiretti,
Commercianti e Artigiani, divenendo Presidente del Collegio sindacale della
Mutua Col diretti per il biennio 1968/1970, contribuì alla soluzione dei problemi dei postelegrafonici, dei ferrotranviari, del personale docente nelle scuole e sostenne le giuste rivendicazioni dei lavoratori delle Manifatture di Terra di Lavoro, della Olivetti Controllo Numerico, dell’IPLAVE, della Saint Gobain, della Gallino Sud, della Face e della Sige, favorendo, così, la ripresa produttivae economica della Provincia di Caserta, la quale, sullo spirare degli anni ’60, giunse ad un punto di crescita tale da essere appellata “la Brianza del Sud”. Tra la fine degli anni ’70 e i primi anni ’80 del secolo scorso Santonastaso non solo fu ideatore e politico fautore dell’Ospedale di Arienzo/S.Felice a Cancello/ Valle di Maddaloni, ma politicamente contribuì all’istituzione del Dipartimento di Medicina presso l’Ospedale di Caserta. Tra i primi e la metà degli anni ’70 del secolo scorso (in particolare a decorrere dalla prima sua elezione al Senato della Repubblica) ideò, determinò la progettazione e l’ottenimento dei finanziamenti per la progettazione e la realizzazione del 1° tratto (Caserta/ Maddaloni) della Variante ANAS di collegamento Maddaloni/Caserta/ Capua. Negli anni ’80, nonché nei primissimi anni ’90 del secolo scorso, in sede C.I.P.E., in particolare al tempo in cui tale Comitato era presieduto dal Ministro del Bilancio e della Programmazione Economica l’on. Dr. Paolo Cirino Pomicino, quale anch’egli uomo di governo Giuseppe Santonastaso riuscì a conseguire approvati i finanziamenti (in 2 tranches) necessari per il restauro del borbonico real sito del Belvedere di S.Leucio di Caserta. Nell’esercizio delle sue funzioni quale Sottosegretario di Stato ai Trasporti, e dando concretezza non solo ad una delle più significative, e c.d., “Opzioni Cascetta” (perché appunto confezionate da Vittorio Cascetta ai primi anni ’70 del secolo scorso), ma anche alla sua convinzione che l’area meta-metropolitana di Napoli, quella costeggiante l’asse autostradale A1 posta a confine tra le province di Caserta e Napoli, anche per retaggio storico quale reviviscenza dell’antica Capua, fosse in condizione, se supportata dall’insediamento su di essa di opportune infrastrutture, di divenire rilevantissimo snodo in specie commerciale con il bacino sud-mediterraneo, Santonastaso determinò il concretizzarsi delle condizioni necessarie per il perfezionarsi del c.d. “integrato sistema intermodale dei trasporti” nella parte più popolosa della Campania.
Sul piano dell’impegno politico nel novero del partito della Democrazia
Cristiana, Giuseppe Santonastaso, dopo aver, giovanissimo, ricoperto l’incarico
di Segretario della sezione D.C. di S.Maria C.V., nei primi anni ’60 guidò i settori Organizzazione e Enti locali della D.C. di Terra di Lavoro, nonché l’Ufficio Problemi dell’Economia e del Lavoro, prima di divenirne, del partito, Segretario Provinciale nel 1968, incarico che ricoprì fino all’inverno del 1971. Durante la sua gestione del partito provinciale della D.C. fu principalmente risolta la problematica dei pubblici trasporti con la formazione della Azienda Consortile Trasporti Casertana (A.C.T.C.), nonché si posero le basi dell’ulteriore potenziamento industriale della Provincia di Caserta con la previsione e realizzazione dei nuclei operativi di Teverola e Marcianise. Nella primavera del 1972 Giuseppe Santonastaso entrò a far parte del Consiglio Nazionale della D.C. (per rimanervi fino al 12.10.1992), mentre dal 1981 al 1983 fu Dirigente nazionale della D.C. per le Problematiche degli Anziani.