Coronavirus, da Marostica all’Emilia nasce LabMask, azienda ricamatrice riconvertita per produrre mascherine
Va da Marostica all’Emilia la storia dell’azienda che ha riconvertito la sua produzione, passando a realizzare mascherine filtranti e di alta qualità. È nata così LabMask, un progetto di LAB TRE SRL, un ricamificio che da anni collabora con i più importanti brand della moda italiana e internazionale e che in piena emergenza Coronavirus ha RICONVERTITO LA SUA PRODUZIONE, INIZIANDO A REALIZZARE MASCHERINE secondo gli standard di sicurezza richiesti dalla normativa vigente.
«Management e maestranze lavorano nel settore dell’ALTA MODA da oltre 30 anni – spiega in un comunicato l’amministratore delegato GABRIELLA MULTARI – ma considerato lo stato di emergenza in cui ci siamo venuti a trovare all’improvviso, abbiamo pensato di convertire la produzione della nostra azienda con il DUPLICE SCOPO DI AIUTARE IL PAESE nel reperimento delle mascherine e permettere ai nostri impiegati di RIPRENDERE L’ATTIVITà e non perdere il lavoro».
In pochissimo tempo quindi l’azienda, che ha sede legale a BOLOGNA e produttiva a MAROSTICA (VICENZA), grazie anche all’impegno e alla creatività del direttore tecnico, FILIPPO MENALDO, e della responsabile stile, ROBERTA SCARABELLO, ha saputo realizzare un prodotto di ottima fattura, sicuro per la salute e comodo da indossare. «Abbiamo profuso notevoli sforzi ed energie per reperire i materiali che fossero compatibili con quanto richiesto dalle vigenti normative ed allo stesso tempo fossero di prima qualità, confortevoli e durevoli nel tempo, ma alla fine abbiamo raggiunto un ottimo risultato”, confidano dalla direzione aziendale.
Mascherine alla moda
CONFEZIONATE INTERAMENTE A MANO, con materiali di valore, le mascherine vengono prodotte nelle taglie uomo, donna e bambino per adattarsi nel migliore dei modi ad ogni viso.
Le mascherine filtranti sono LAVABILI a 60° per almeno 50 volte, NON CONTENGONO SOSTANZE NOCIVE per la salute o che possono procurare reazioni allergiche alla pelle. Un esempio di Made in Italy, che pur in un momento storico ed economico di grande sofferenza riesce a ripartire coniugando CREATIVITA’ E SICUREZZA
Nella foto di repertorio la Gabriella Multari