Il nuovo procuratore di Perugia è Raffaele Cantone, l’ex presidente dell’Anticorruzione. Ma la decisione di affidargli la procura titolare dell’inchiesta su Luca Palamara, quella che ha terremotato il Csm, ha portato il Csm stesso a spaccarsi, dividendosi. Infatti la minoranza ha votato per Luca Masini, procuratore aggiunto a Salerno. Per intendersi, con la riforma del Csm del ministro Alfonso Bonafede, la nomina di Cantone sarebbe stata impossibile: una norma vieta a chi è stato fuori ruolo di candidarsi a incarichi direttivi per 2 anni.
Nel dettaglio, a favore di Cantone hanno votato le toghe progressiste di Area, oltre ai laici di tutto lo schieramento: è la prima volta che questo accade in un Csm. Masini, candidato di minoranza, ha invece ottenuto il sostegno dei togati di Autonomia e Indipendenza e di Magistratura Indipendente. Si sono infine astenuti i togati di Unità per la Costituzione. Il fatto che il Csm si sia diviso, in definitiva, in controluce mostra quali siano i timori dell’organismo: cosa altro può uscire dall’inchiesta nata dalle intercettazioni a Palamara?