Nel  pomeriggio  di ieri,    22 luglio   2020,   personale   della   Polizia   di Stato –  Squadra  Mobile  di Caserta ha  eseguito  un ‘ordinanza   di custodia   cautelare   in  carcere,  emessa  il    21 luglio   u.s.,   dal   Giudice  per le  Indagini Preliminari     di  S. Maria  C.V.,  su richiesta   di questa  Procura   della  Repubblica,    nei confronti   di LICCIARDI Peppino,  quarantacinquenne     di  Teano,  ritenuto   gravemente  indiziato   di tentato omicidio pluriaggravato.

I  fatti,  risalenti    alla  tarda  serata  del   15  luglio   u.s.,   vedono  vittima   una donna,   presso  la  cui   abitazione dell’hinterland  casertano   il LICCIARDI  si  era recato  per cena.

Per  un litigio   scaturito   da futili    motivi,    l’uomo     le  si   avventava   addosso,   scatenandosi   contro  di  lei con  offese   verbali,   ma  soprattutto   fisiche.     Infatti,    la  colpiva    con   un  coltello    allo   stomaco,   tentava   di strangolarla    sia  con  le  mani  che,   una  volta  scaraventata    la vittima    a terra,   salendovi    con   le  ginocchia     sul collo,  e provava   persino  a buttarla  giù  dal   balcone    dell’appartamento,      alto   circa  7  metri   dal   suolo,    dopo averle  ripetutamente   sbattuto  la  testa contro  un muro.

Soltanto    la strenua  resistenza   opposta  dalla   vittima,  sfociata   poi   in uno  stratagemma   che,   benché gravemente   ferita,   le   permetteva   di   isolare     I ‘uomo   e,  quindi,     chiamare      i    soccorsi,    evitava    conseguenze ulteriori.

Le   immediate   attività     investigative     conseguite     alla  denuncia     della    vittima,    hanno    permesso   di costruire   un quadro  indiziario     granitico    che,   supportato   da  riscontri   medico-legali,     analisi    telefoniche     e di immagini,     estrapolate    da  impianti     di  videosorveglianza,      nonché     dagli    esiti    del   sopralluogo    di  polizia scientifica     effettuato    sul   posto   dell’aggressione     (che    hanno    riscontrato     tracce   ematiche      e  ambientali perfettamente   compatibili     col   narrato  della  donna)  ha  portato  alla  contestazione    della   gravissima   ipotesi  di reato in questione  e, quindi,   stante  la pericolosità    dell’uomo,    all’emissione    della   misura  cautelare   eseguita. Terminati  gli  atti di rito,  l’arrestato   è stato  associato   alla  locale   Casa Circondariale.