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Filippo Fecondo (Italia Viva): “Burocrazia Zero per l’efficacia delle Zes”
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Filippo Fecondo (Italia Viva): “Burocrazia Zero per l’efficacia delle Zes”
Semplificazione e Autorizzazione Unica per una provincia di Caserta “business friendly”
Caserta, 1° agosto 2020 – Il tema dello sviluppo economico e dell’occupazione saranno tra i punti cardine delle proposte programmatiche di Filippo Fecondo, candidato alle prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio Regionale della Campania, nel collegio di Caserta, nella lista di “Italia Viva” a sostegno di Vincenzo De Luca Presidente.
“La palude burocratica che attanaglia la nostra economia – afferma Filippo Fecondo – con il suo groviglio di leggi e regolamenti comporta inutili e deleterie perdite di tempo per Imprenditori e Professionisti, tormentati e confusi da un quadro normativo sempre più complesso e articolato”.
Obiettivo primario di Filippo Fecondo è quello di attuare una Semplificazione chiara e netta che possa rendere la Campania in generale, e la provincia di Casertain particolare, territori Business Friendly.
Uno dei punti chiave sarà dunque una Campania a “burocrazia zero”, senza ostacoli alle imprese.
“Bisogna promuovere la semplificazione e l’efficienza – aggiunge Fecondo – accelerando i procedimenti amministrativi che regolano i rapporti della pubblica amministrazione con le nostre imprese. Occorre sostenere le aziende del territorio nel processo di internazionalizzazione, rafforzando il sistema di garanzie per i rischi associati, favorendo l’aggregazione tra soggetti e supportando azioni finalizzate a un maggior consolidamento e radicamento nei mercati esteri”.
Per Fecondo, particolare attenzione meritano le Zone Economiche Speciali (Zes), in quanto rappresentano per la Campania e per la provincia di Caserta una importante misura di incentivazione della crescita, come già avvenuto anche in altre nazioni europee. Purtroppo, la legge istitutiva delle Zes,prevede, sulla carta, solo la riduzione dei tempi per ottenere tutti i permessi e le certificazioni necessarie, non la loro quantità. Infatti, 32 permessi erano e 32 sono rimasti, tra norme nazionali e regionali, con tutto ciò che comportano in termini operativi. Ragion per cui, oggi ci vogliono ben 32 autorizzazioni per trasformare il credito d’imposta per chi investe in una Zes nell’insediamento vero e proprio di una nuova impresa.
Riuscire ad attrarre i grandi investimenti delle imprese nelle aree Zes – conclude Fecondo – può costituire un volano per promuovere un nuovo sviluppo sociale ed economico, a vantaggio dei nostri territori, teso anche ad attenuare il crescente abbandono dei nostri territori da parte dei giovani. Pertanto, Quindi, va benissimo il credito di imposta automatico per le aziende che investono nelle nostre Zone Economiche Speciali, mentre bisogna accelerare sulla defiscalizzazione e soprattutto porre in essere una immediata sburocratizzazione delle procedure. La Regione, d’intesa con il Governo nazionale, dovrà subito istituire l’Autorizzazione Unica per le 32 procedure, fissando un tempo limite che dovrà arrivare al massimo a 60 giorni”.