RICERCA MINERARIA DI MAGNESIO NELLA CAVA DI SAN MICHELE, NO DEL CONSIGLIO COMUNALE DI ALIFE ALLA RICHIESTA DELLA PROPRIETÀ DEL SITO.
ALT DELLA MAGGIORANZA DI RINASCITA ALIFANA E DELLA MINORANZA DE L’ELEFANTE, ASTENUTO IL GRUPPO DI OPPOSIZIONE DI UNITI PER ALIFE.
Il Sindaco Di Tommaso ed il capogruppo Simonelli: “Siamo contrari ad un’attività che contrasta con la conservazione e la tutela del territorio locale e dell’ambiente, atteso che faremo parte del Parco Nazionale del Matese, i cittadini di San Michele vano tutelati e difesi ad ogni costo”.
Altolà del Consiglio Comunale di Alife alla richiesta di rilascio di permesso di ricerca mineraria di magnesio in una delle cave di San Michele.
Il disco rosso è arrivato nella seduta monotematica convocata dal sindaco Maria Luisa Di Tommaso e tenutasi nel tardo pomeriggio di ieri quando i consiglieri della maggioranza di Rinascita Alifana, che ha fortemente voluto portare la questione in aula, e del gruppo di minoranza de “L’Elefante – C’è un’altra Alife” hanno espresso dichiarata ed incondizionata opposizione alla richiesta, avanzata dalla società TEF srl alla Direzione Generale Lavori Pubblici e Protezione Civile della Regione Campania, di rilascio del permesso di ricerca mineraria di magnesio, in località San Michele, all’interno della cava “Santa Croce”.
Astenuto l’altro gruppo di opposizione di Uniti per Alife, con i consiglieri Salvatore Cirioli e Gianfranco Di Caprio, che hanno chiesto al Civico consesso di esprimersi comunque a favore della riqualificazione ambientale del sito, dopo aver proposto di ascoltare dalla viva voce dei tecnici incaricati dalla società, e presenti in aula su invito della stessa minoranza, le motivazioni dell’istanza di ricerca mineraria.
“Abbiamo detto no in maniera convinta e decisa ad un’attività che contrasta con la conservazione e la tutela del territorio locale e dell’ambiente, atteso che, tra l’altro, facciamo parte del Parco Regionale del Matese, ormai prossimo alla trasformazione in Parco Nazionale. Siamo soddisfatti di aver trovato ampia convergenza, anche da parte di una parte della minoranza, su un argomento di interesse collettivo che ci ha consentito di confermare, anche per il futuro, quanto previsto dagli strumenti urbanistici vigenti che non prevedono alcuna Zona comunale in cui è possibile attività estrattiva”, ha spiegato in aula il sindaco Di Tommaso.
Ad illustrare la proposta di delibera e la posizione contraria della maggioranza, è stato il capogruppo Alfonso Simonelli:
“Si tratta di interventi del tipo saggi ed esplorazioni per attività di miniera, ma richiamo l’attenzione dell’intero Consiglio comunale sulla relazione tecnica posta a corredo della proposta dalla quale si evidenzia la assenza di magnesio in sacche e che il sito di interesse si trova su rilievo acquifero-carbonato. Tra l’latro, la tipologia di intervento richiesto contrasta con gli strumenti urbanistici del Comune per la presenza di insediamenti urbani, pertanto i cittadini di San Michele vanno tutelati e difesi dopo decenni di disagi e conseguenze subite per l’attività estrattiva del passato”.
Il capogruppo de L’Elefante, Vincenzo Guadagno, ha chiesto ed ottenuto, con voto unanime dell’aula, che la proposta di delibera fosse integrata con taluni riferimenti legislativi relativi al regio decreto 1443 del 1927 che vieta in maniera assoluta la possibilità per i privati di fare saggi o coltivare miniere.
“Nella mattina odierna, infine, la delibera di Consiglio comunale di contrarietà alla richiesta di rilascio di permesso di ricerca mineraria di magnesio è stata trasmessa immediatamente alla Direzione Generale Lavori Pubblici e Protezione Civile della Regione Campania, riservandoci come Amministrazione l’adozione di ogni ulteriore provvedimento, nessuno eccettuato ed in ogni competente sede, per la salvaguardia degli interessi della collettività alifana”, ha concluso il sindaco Di Tommaso.