Cinque personalità diverse LA TUA POSTURA CI PARLA di Bartolomeo Valentino*
Una semplice definizione di POSTURA può essere la seguente: posizione del corpo nello spazio. Molti studiosi hanno indirizzato le loro ricerche verso di essa; tanto che, oggi, si parla di “posturopatie” in clinica e si stanno affinando sia gli strumenti diagnostici che quelli terapeutici di tipo fisiatrico. Basta citare, come esempio, la diagnosi e cura delle scoliosi posturali dei giovani. Io stesso, anni fa, mi sono occupato di un depistage su seimila bambini in età scolare per la diagnosi precoce di queste scoliosi. E quelle ricerche, fatte per conto della II Università di Napoli(attuale Università della Campania Vanvitelli), furono pubblicate in un mio libro nel 1993 intitolato :”Studio elettromiografico delle scoliosi posturali”.
Le alterazioni posturali presenti in una regione del corpo coinvolgono altre regioni, anche molto distanti dalla prima. Per esempio, un soggetto affetto da piede cavo potrà avere problemi alla masticazione ed a livello dei denti. Tanto che, come battuta, si suol dire che il Dentista deve iniziare la sua visita partendo dai piedi e non dalla bocca. Ma come è possibile tutto ciò? Il tutto è dovuto all’attivazione di lunghe catene OSTEOARTRONEUROMIOFASCIALI.
Queste sono formate da diversi anelli concatenati tra di loro: ossa, muscoli, articolazioni, nervi, fasce attorno al muscolo. E’ evidente che, non funzionando uno solo di tali anelli, tutta la funzione della catena salta. Il numero delle catene del corpo umano è molto alto e non tutte, purtroppo, sono conosciute. La componente più importante della catena è la fascia di connettivo che avvolge il muscolo. E’ più importante il contenitore che il contenuto. Per motivi embriologici le fasce attorno ai muscoli sono in connessione diretta con altre strutture del corpo, quali il peritoneo (che avvolge i visceri addominali), il pericardio (fascia attorno al cuore), la pleura che avvolge i polmoni. E questo spiega alcune patologie, di cui a volte, diventa difficile scoprire l’eziologia. Faccio un esempio molto ricorrente. Una postura alterata può portare ad interessamento di organi endoaddominali (fegato) per la connessione col peritoneo. Il soggetto può avvertire, così, una dolenzia del fegato, non perché questo è alterato, ma per disfunzioni della postura. Tanto che, in questi casi, una semplice e breve passeggiata ci libera dalla “colica falsa”.
Va precisato che quando definiamo la Postura un linguaggio extraverbale, in grado di parlarci, non ci riferiamo a lesioni strutturali di un anello della catena ,ma a Posture Fisiologiche, ovvero dovute a STATI EMOZIONALI diversi. Sono queste Posture che ci consentono di risalire, partendo dall’atteggiamento posturale, alle spinte emotive che le hanno determinate. Infatti, ogni emozione attiva un circuito nervoso definito Emozioni-muscoli posturali e mimici. In altre parole, una specifica emozione (paura, gioia, tristezza ecc) determina una altrettanta corrispondente contrazione dei nostri muscoli mimici, ma anche un atteggiamento posturale altrettanto preciso. Il tutto può succedere in quanto il nostro sistema nervoso è fornito di specifici Neuroni Specchio adibiti a ciò.
In conclusione, si può ben comprendere l’inquadramento di certe posture, senza lesioni strutturali, dunque, nell’ambito dei linguaggi extraverbali
*già Professore di Anatomia Umana II Università di Napoli-Morfopsicologo