Delitti e suicidi
Alessandro Pontin, parquettista di 49 anni reinventatosi esperto di discipline olistiche, divorziato da cinque anni, aveva la custodia dei figli, Francesca, 15 anni, e Pietro, 13, per il weekend. L’altra notte aspettò che questi s’addormentassero poi entrò in camera loro e con un coltello li colpì alla gola. I due balzarono fuori dal letto e corsero in corridoio nella speranza di sfuggire al padre ma lui li raggiunse e li sgozzò. Poi, dopo essersi accanito sui loro corpi, con lo stesso coltello, si recise la giugulare. I tre cadaveri furono trovati al mattino da Roberto Pontin, fratello di Alessandro. Sul tavolo, un biglietto: «Voglio essere cremato e le mie ceneri disperse» (nella notte tra sabato e domenica in una villetta a due piani a Trebaseleghe, in provincia di Padova). La madre, l’infermiera di 47 anni Roberta Calzarotto, appresa la notizia ha avuto un malore ed è stata trasportata in ospedale. La donna, che ha segnalato più volte l’ex marito alle forze dell’ordine perché non pagava gli alimenti, avrebbe smentito agli inquirenti di aver dissapori con l’ex marito [Aldigheri, Mess]
•
Stefano Ansaldi, ginecologo campano di 65 anni, arrivato da tre ore a Milano per un appuntamento importante, era sotto a un’impalcatura quando venne aggredito alle spalle e sgozzato con un coltello per il pane. Un solo taglio profondo e letale. In quegli stessi istanti uno strano rumore attirò l’attenzione di un geometra che stava tornando a casa con la sua compagna. Pensò a una perdita d’acqua poi con la luce del cellulare vide Ansaldi aggrappato all’impalcatura, che s’accasciò a terra. Nelle tasche della vittima c’erano soldi e documenti. Vicino al cadavere, il coltello insanguinato e un Rolex. Mancava solo il cellulare (tra le 18.01 e le 18.04 di sabato, sotto all’impalcatura dell’Anaao, l’associazione dei medici e dirigenti sanitari italiani, all’incrocio tra via Mauro Macchi e via Scarlatti, a poca distanza dalla Stazione centrale). «Chi lo ha ucciso? Inizialmente si era ipotizzata una rapina finita nel sangue anche per via di un secondo episodio che si è verificato negli stessi istanti a un centinaio di metri di distanza, in via Settembrini: un 72enne aggredito da due stranieri, secondo una testimone nordafricani, che (senza armi) gli hanno portato via Rolex e cellulare, per poi fuggire e infilarsi in un treno della metropolitana, dove si sarebbero anche cambiati i vestiti. Possibile che i due, così poco lucidi da abbandonare vicino ad Ansaldi il coltellaccio da cucina usato per sgozzarlo e il suo stesso Rolex, abbiano poi trovato la forza di colpire di nuovo qualche minuto più tardi?» [Serra, Sta]. «Gli investigatori non scartano in partenza nemmeno le piste più improbabili, come quella di una vendetta di qualcuno insoddisfatto dalle prestazioni dello specialista, o inverosimili come quella di un parente di una ragazza infibulata» [Pisa, Rep]. • «Separato in casa, padre di due belle ragazze, amante della musica e della cultura in generale, Ansaldi era molto apprezzato sia per le qualità professionali – era uno dei massimi esperti in diagnosi e terapia della sterilità di coppia – sia per le sue doti umane, come emerge pure dal profluvio di commenti: generoso, tranquillo, gentile, disponibile, sereno, amico» [Piedimonte, Sta].