VENERDì 22 GENNAIO 2021

Clamoroso

Boom, causa pandemia, nelle adozioni di cani e gatti: +15% sul 2019, e in certe città +40%. A Monza e Perugia, lo scorso dicembre, i rifugi Enpa sono rimasti senza cani da adottare [Arnaldi, Mess].In prima pagina

• A Palermo una bambina di dieci anni è morta per una gara di soffocamento su TikTok: s’era legata una cintura alla gola

• Lorenzo Cesa è indagato nell’ambito di un’operazione contro la ‘ndrangheta. Lui dice di essere innocente ma s’è dimesso da segretario dell’Udc

• Il caso Cesa ha ripercussioni sulla crisi di governo: mentre Conte cerca nuovi parlamentari proprio tra i centristi, Di Maio e Di Battista chiudono alle trattative con «chi è indagato per reati gravissimi»

• Salvini, Meloni e Tajani sono saliti al Quirinale da Mattarella e hanno fatto presente al Capo dello Stato «l’inconsistenza della maggioranza»

• Stando alla Supermedia Agi/YouTrend, il centrodestra ora ha sette punti di vantaggio sui partiti di governo. Cala il Pd, la Lega è ai minimi dal 2018, salgono Fratelli d’Italia e Forza Italia

• In Italia il tasso di positività risale al 5,3%. Ieri 521 morti, 467 ricoverati in meno e 43 in meno in terapia intensiva

• Impennata di contagi in Francia: si sospetta sia dovuto a una nuova variante. Angela Merkel apre al vaccino russo. Il Portogallo chiude le scuole per 15 giorni

• In Slovenia da domani si potrà sciare, ma solo con il tampone negativo

• L’ex presidente dello Ior Angelo Caloia, 81 anni, è stato condannato a otto anni e 11 mesi per riciclaggio e appropriazione indebita aggravata

• Biden ha scelto la stessa scrivania di Trump e Obama

• Londra non riconosce status diplomatico all’ambasciata Ue

• In Russia sono stati arrestati due collaboratori di Navalny

• Un doppio attentato in un mercato di Kabul ha causato almeno 13 morti

• Per la prima volta da sempre, il mercato della pubblicità online vale più di quello della pubblicità in tivù

• In Francia i giornali e Google hanno raggiunto una prima intesa sul pagamento dei diritti d’autore

• Paolo Dal Pino è stato rieletto alla presidenza della Lega Serie A. Ma lui pone una riserva

• In Coppa Italia la Lazio ha battuto il Parma 2-1

• È morta Nathalie, la ex moglie di Alain DelonTitoli

Corriere della Sera: Un’inchiesta mina le trattative

la Repubblica: «Basta ritardi sul Recovery»

La Stampa: Covid, l’allarme dell’Europa: «Serviranno altri lockdown»

Il Sole 24 Ore: La scommessa di Wall Street su Biden

Avvenire: Dal clima all’Oms, Biden cambia rotta

Il Messaggero: Vaccini, tagli per tre settimane

Il Giornale: In campo anche le toghe

Qn: Conte trema, i responsabili non ci sono

Il Fatto: I contratti dei vaccini / Vince chi paga di più

Libero: Evitare il voto rende ai senatori 350 mila euro / Il Colle incentiva il reclutamento di voltagabbana

La Verità: Ciclone ‘ndrangheta su Conte e Arcuri

Il Mattino: Conte sempre più in bilico

il Quotidiano del Sud: Per l’Italia il tempo è scaduto

il manifesto: Diritti al confino

Domani: Le prime mosse di Biden / per rispettare la promessa / di una “giustizia climatica”

Violini
di Valerio Cappelli

Corriere della Sera

È il più celebre violino del mondo, e Francesca Dego ne svela segreti e misteri. “Il Cannone” è il Guarneri del Gesù del 1743 che, per la prima volta, non suona musica del suo ex illustre proprietario, Niccolò Paganini, ma brani a lui ispirati. Accade nel cd di Chandos che la violinista ha inciso nella sede del Comune di Genova, dove lo strumento viene custodito. Dopo il restauro del 2004, lo si concede molto di rado.
A chi appartiene?
«Al Comune. Paganini nel testamento scrisse: perché venga conservato perpetuamente. Si è dibattuto sul significato di queste sue parole a livello legale, si deve suonare o si deve soltanto custodire? Il figlio di Paganini, dal nome altisonante, il barone Achille Cesare Alessandro, non lo voleva mollare, lo consegnò undici anni dopo la morte del padre».
Che suono ha? 
«Nobile, vellutato, saggio. Risponde meglio se lo lasci respirare, è come se non sopportasse le intemperanze e i guizzi di troppo. Questo violino, di cui da piccola avevo il poster in camera, ha bisogno di essere ascoltato e capito, mostra i segni degli anni che Paganini passò a suonarlo».
Quali segni? 
«All’epoca i violinisti non usavano la mentoniera (sostiene il mento) e la spalliera. Suonavano in modo diverso e il sudore intasava le vernici. I segni, visto che è stato di Paganini per quarant’anni, sono suoi, quelli accanto alla tastiera, le unghie quando pizzicava le corde sono le sue».
Lei era in soggezione durante l’incisione? 
«Alcuni non amano il Cannone come lo amo io, è una questione di pelle, d’istinto. Sul palco erano con me un liutaio e le sei guardie che lo custodiscono, ma non possono toccarlo».
Col violino voi avete un rapporto fisico, come fosse un’appendice. Le è mai capitato di dimenticarne uno? 
«Sì, una volta in treno. Me ne resi conto dopo aver cambiato binario, stavo leggendo un libro di Ken Follett. Corsi a perdifiato e fermai il treno inventandomi che avevo dimenticato mio figlio. Cosa posso dire, l’essere umano è fallibile, c’è chi dimentica un bambino in auto…Ma non mi sto giustificando».
Il cd “nasce” da Paganini. 
«Carlo Boccadoro riscrive il Cantabile, uno dei pezzi più iconici di Paganini, l’originale è per violino e chitarra che qui viene sostituito dal pianoforte, ispirandosi a un ipotetico incontro tra Paganini e Chopin (che comunque ebbe modo di ascoltarlo), lasciando identica la parte per violino. Poi ci sono La Campanella nella versione più breve di Kreisler, A Paganini di Schnittke è il pezzo più drammaticamente contemporaneo, poi Rossini per uno dei Peccati di vecchiaia pensò al suo amico Paganini, che era già morto, brano di una dolcezza sconvolgente, contro l’immagine luciferina che si ha di lui».
I due erano amici. 
«Paganini diresse la prima di Matilde di Shabran a Roma, un fiasco terribile e loro due si ubriacarono, era Carnevale, mascherati si misero a suonare chiedendo l’elemosina».
L’odore di zolfo, il “diabolico”.
«Fu un genio del marketing, appena arrivava in una città andava nei cimiteri, furono Heine e Goethe a descriverlo come un diavolo. Un’immagine che resiste».
Che idea di virtuosismo trasmette? 
«Non è semplice acrobazia, per me è al cento per cento teatro, rientra nel filone che porta al belcanto, la musica che lui ascoltava».
L’amore per Paganini? 
«Me lo trasmise mio padre Giuliano, un letterato venuto a mancare in agosto. Scrisse un libro sulla fuga dalla Germania, prima della guerra, del mio bisnonno ebreo, amico di Albert Schweitzer. I nazisti sterminarono ben 46 nostri parenti».
Lei fece un cd su Paganini con suo marito, il direttore Daniele Rustioni. 
«Ci conosciamo da 16 anni, più di metà della mia vita. Mi sento quasi in colpa ma il lockdown l’abbiamo vissuto benissimo a Londra dove viviamo. Giocavamo a frisbee nel parco, a casa ci coccolavamo suonando, quasi fossimo due amatori della musica».

Valerio Cappelli