LA DONNA NON SAREBBE UNA TESTIMONE DI GEOVA

E’ ‘ PREVISTO PER OGGI INNANZI AL TRIBUNALE DEL RIESAME DI NAPOLI L’UDIENZA PER DECIDERE L’ESCARCERAZIONE DI CONCETTO BOCCHETTI PADRE DEL BAMBINO USTIONATO. L’UOMO ARRESTATO NEI GIORNI SCORSI ASSIEME ALLA MOGLIE ( CHE TROVASI INTERNATA NEL REPARTO DI PSICHIATRIA DEL CARCERTE DI POZZUOLI) HA CHIESTO ATTRAVERSO I PROPRI LEGALI AVVOCATI GIULIA ESPOSITO E FABIO DELLA CORTE DI USCIRE DAL CARCERE OVE E’ DETENUTO. INTANTO UNA PRESA DI POSIZIONE IN RELAZIONE AL NOSTRO PRECEDFENTE ARTICOLO E’ STATA PRESA DALL’UFFICIO STAMPA DELLA ORGANIZZAZIONE DEI TESTIMONI DI GEOVA. CI CHIEDEONO DI SMENTIRE CHE LA DONNA ARRESTATA SIA MAI STATA UNA SEGUACE DELLA LORO RELIGIONE. NOI LA NOTIZIA L’ABBIAMO APPRESA DALL’OPRDINANZA DI CUSTODIA CAUTELARE DEI CONIUGI, TUTTAVIA NON ABBIAMO ALCUNA DIFFICOLTA’ AD ACCOGLIERE LA PRECISAZIONE SALVO AD APPROFONDIRE L’ARGOMENTO CON GLI INQUIRENTI.

Gentile dott. Terlizzi,

Immaginiamo la sua sorpresa nel leggere una precisazione che smentisce quanto lei afferma essere riportato nell’ordinanza di custodia cautelare. Tuttavia comprenderà che la confessione dei Testimoni di Geova sa meglio di chiunque altro chi è un fedele e chi non lo è. Nel caso di specie, possiamo assicurarle con la massima certezza che la donna non è (né è mai stata) testimone di Geova.

Rileviamo inoltre che lo stesso articolo pubblicato inserisce l’appartenenza religiosa della donna in una frase dubitativa (“Pare che…”). Chiunque conosca i Testimoni di Geova sa bene questi ultimi si recano senza problemi in ospedale e, in generale, accettano ben volentieri le cure mediche. Il comportamento della donna, quindi, non può in nessun modo essere collegato alla confessione dei Testimoni di Geova, a meno che, servendosi del caso di questa donna, non si voglia in realtà infangare la reputazione della religione.

Come lei sa bene, il giornalista “diffonde con la maggiore accuratezza possibile ogni dato o notizia di pubblico interesse secondo la verità sostanziale dei fatti.” Inoltre, “dà conto, […] se non v’è certezza relativamente ad un argomento, delle diverse posizioni in campo e delle diverse analisi nel rispetto del principio di completezza della notizia” (Testo Unico dei Doveri del Giornalista, artt. 2° e 6b).

Certi della sua correttezza professionale, torniamo quindi a chiederle di pubblicare al più presto la seguente replica:

“La Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova tiene a precisare che contrariamente da quanto è stato pubblicato nell’articolo del 27 marzo scorso SEVIZIE NEONATO MAMMA AL CARCERE REPARTO PSICHIATRIA MARITO A POGGIOREALE, i signori Concetto Bocchetti e Alessandra Terracciano, genitori del neonato, non sono testimoni di Geova né lo sono mai stati in passato. I Testimoni di Geova considerano sacra la vita e si affidano alle migliori cure mediche disponibili. Siamo colpiti da questa tragica vicenda e ci auguriamo che il bambino possa ricevere tutte le cure e l’amore necessari”.

Distinti saluti UFFICIO STAMPA CAMPANIA MOLISE

Da: Ferdinando Terlizzi <ferdinandoterlizzi37@gmail.com>
Inviato: martedì 30 marzo 2021 08:26
A: InboxPIDCampaniaMolise.IT
Oggetto: Re: richiesta precisazione su vs articolo