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SECONDA PAGINA
«La tivù è molto più potente
della bomba atomica,
perché gli effetti
si vedono nel tempo»
Dan Rather
L’arresto di Anna Bettozzi
Anna Bettozzi, 62 anni, in arte Ana Bettz, imprenditrice, cantante e ballerina già nota alle cronache rosa e mondane, è finita in carcere ieri mattina. L’accusa è associazione per delinquere finalizzata a commettere false fatturazioni, dichiarazioni fraudolente e altri reati di natura tributaria, riciclaggio, autoriciclaggio, corruzione e rivelazioni di segreto. Con l’aggravante di aver agevolato tre clan camorristici, compreso quello dei casalesi. Un giro di affari illeciti – secondo la giudice delle indagini preliminari di Roma che fatto arrestare la Bettozzi con altre 22 persone, tra cui alcuni familiari – che le ha consentito di partecipare a una maxievasione fiscale (tra Iva, accise e Ires) di oltre 185 milioni di euro. Come spiega Giovanni Bianconi sul CdS, «Anna Bettozzi è finita in cella nell’ambito di una più vasta operazione chiamata Petrolmafie Spa, condotta in collegamento da quattro Procure (Roma, Napoli, Catanzaro e Reggio Calabria), che ha portato i Nuclei di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza delle quattro città, insieme ai carabinieri del Ros, ad arrestare circa settanta persone e a sequestrare beni mobili e immobili, società, conti correnti e denaro contante per circa un miliardo di euro, per i reati di associazione mafiosa, riciclaggio e frode fiscale di prodotti petroliferi».
Bertolaso e Borelli assolti
Lo scorso 31 marzo la sezione giurisdizionale del Lazio della Corte dei Conti ha assolto Guido Bertolaso e Angelo Borrelli, stabilendo che lo spostamento del G8 dalla Maddalena all’Aquila, deciso dopo il terremoto che nel 2009 ha colpito l’Abruzzo, non ha causato danni alle finanze dello Stato. La Corte, presieduta da Antonio Ciaramella, ha voluto riconoscere 7 mila euro a testa ai due imputati per le spese di difesa. Bertolaso ha commentato: «Anche questa vicenda giudiziaria, come le altre che mi hanno riguardato e che si sono concluse nello stesso identico modo, non doveva neppure iniziare».
I fatti risalgono a dodici anni fa, le indagini erano iniziate otto anni fa. Questo processo contabile ha marciato in parallelo con quello penale, che ha portato all’assoluzione di Bertolaso, alla condanna a 6 anni e 6 mesi di carcere per l’ex presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici Angelo Balducci e per l’imprenditore Diego Anemone.
Rinviata la sentenza del Ruby ter
Quella di ieri doveva essere l’ultima udienza, con sentenza, del processo Ruby ter in corso a Siena, lo stralcio del filone principale che si celebra ormai da anni a Milano, e che vede imputati Silvio Berlusconi e Danilo Mariani per corruzione in atti giudiziari. Ma è stata rinviata dopo che il tribunale ha accolto la richiesta di legittimo impedimento avanzata dai difensori di Berlusconi, che da martedì è di nuovo ricoverato all’ospedale San Raffaele di Milano. Già lo scorso 14 gennaio, quando era prevista la precedente udienza, le condizioni di salute di Berlusconi avevano portato a un rinvio. Nel procedimento senese, l’ex premier deve difendersi dall’accusa di aver pagato Mariani per indurlo a dichiarare il falso sulle cene eleganti di Arcore. Per Berlusconi, il pm Valentina Magnini ha chiesto una condanna a quattro anni e due mesi di reclusione.
In Irlanda del Nord torna la violenza
La settimana che sta per concludersi ha segnato il ritorno della violenza per le strade di Belfast. Mercoledì notte alcuni giovani hanno dirottato un autobus, gli hanno dato fuoco e hanno lanciato pietre, oggetti e molotov contro la polizia. Il delicato equilibrio politico dell’Irlanda del Nord è stato turbato dall’accordo che ha sancito l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea. Ieri il primo ministro britannico Boris Johnson ha condannato i disordini e ha fatto appello alla calma: «La via per risolvere le differenze è attraverso il dialogo, non la violenza o la criminalità».
Macron rottama l’Ena
«L’Ena, la superscuola delle élite francesi, fucina di ministri e presidenti della Repubblica tra cui Emmanuel Macron, presto non esisterà più. Ieri pomeriggio, in videoconferenza, l’attuale inquilino dell’Eliseo ha approfittato di una “conferenza con i manager dello stato” sulla riforma dell’alta funzione pubblica per annunciare la soppressione dell’École nationale d’administration, fondata da Charles de Gaulle nel 1945 per formare il fior fiore della nazione, la classe dirigente che avrebbe dovuto riscattare l’onore dello stato francese compromesso dal regime vichysta. Al posto dell’Ena, ci sarà una nuova istituzione “più aperta alla diversità” e “meno sconnessa dalla realtà”, secondo le parole della macronia. Si chiamerà Institut du service public (Isp), sarà “una scuola di guerra” dell’alta funzione pubblica e si ispirerà all’École de guerre che forma le forze armate francesi» [Zanon, Foglio].
Biden vuole una stretta sulle armi da fuoco
Il presidente americano Biden ha tenuto un discorso nel Giardino delle Rose della Casa Bianca: «Ogni giorno in questo Paese 106 persone vengono uccise in sparatorie. Forse non tutti ci hanno fatto caso, ma nella settimana che è trascorsa dalla strage di Atlanta e quella di Boulder in Colorado ci sono state altre 850 sparatorie, con 250 caduti e 500 feriti». Per questo, non appena l’Attorney General, Merrick Garland, avrà completato l’istruttoria giuridica necessaria, il presidente firmerà una serie di ordini esecutivi per limitare l’uso e la vendita delle armi.
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Il presidente ha chiesto al Senato di sbrigarsi ad approvare i disegni di legge già passati alla Camera che prevedono, tra l’altro, controlli più severi sugli acquirenti di fucili o pistole.
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«Biden punta a superare l’immunità di cui beneficia l’industria delle armi: “È l’unico settore che non può essere citato in tribunale per responsabilità collegate alla produzione. Se dovessi sceglierei direi al Congresso: datemi solo questo”. Nel frattempo verranno introdotte tre restrizioni concrete. Primo: “tracciare” le cosiddette “armi fantasma”, cioè quelle che non hanno un numero di matricola, perché sono vendute in kit da montare a casa. Secondo: identificare le componenti che possono aumentare la precisione di un’arma più piccola. È il caso della prolunga montata su una pistola dal killer di Boulder. Terzo: estendere a tutto il Paese il sistema di “red flag”, già in vigore in 19 Stati; la polizia e i familiari potranno chiedere al tribunale di togliere “temporaneamente” le armi a un “soggetto considerato una potenziale minaccia”» [Sarcina, CdS].
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«È solo l’inizio. Sconfiggeremo l’epidemia delle armi e della violenza».
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«Proprio ieri un ex campione di football, Phillip Adams, ha sterminato cinque persone e poi si è tolto la vita, a Rock Hill in South Carolina» [Rampini, Rep].
Gli americani vogliono mandare navi nel mar Nero
«Le tensioni ai confini tra Russia e Ucraina rischiano di provocare un’escalation con l’entrata in campo degli Usa. L’amministrazione Biden starebbe considerando l’invio nelle prossime settimane di navi da guerra nel Mar Nero. Un avvertimento a Putin, e una mossa per sottolineare l’appoggio a Kiev. Dal Pentagono non arriva nessuna conferma della notizia, e finora si tratta di voci diffuse da alcune fonti dell’amministrazione. Voci che però arrivano in concomitanza con le parole della Casa Bianca che, per bocca della portavoce Jen Psaki, ha parlato di “preoccupazione crescente” per la situazione al confine russo-ucraino, sottolineando come la concentrazione di truppe inviate dal Cremlino non sia mai stata così elevata dal 2014» [Sta].
Nuove sanzioni americane alla Cina
«Gli Stati Uniti hanno esteso le sanzioni alla Cina a una lista di sette aziende che operano nel settore dei supercomputer, perché considerate una minaccia alla sicurezza nazionale americana. Le sanzioni, ha spiegato il segretario al Commercio Gina Raimondo, hanno l’obiettivo di impedire alla Cina di trarre vantaggio dalle tecnologie americane per sostenere gli sforzi destabilizzanti della modernizzazione militare. Le aziende indicate non potranno ricevere esportazioni da compagnie Usa» [Sole].
Ultime sulla crisi in Birmania
Gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni anche contro la Mge, società statale birmana che gestisce le miniere e commercializza pietre preziose. In Myanmar, il numero di morti continua a salire. L’esercito sta cercando di instaurare un regime di terrore.
Intanto, a Londra, i diplomatici fedeli alla giunta militare hanno preso il controllo dell’ambasciata birmana impedendo l’ingresso all’ambasciatore Kyaw Zwar Minn, costretto a dormire nella propria auto. Minn ha poi dichiarato: «Si rifiutano di lasciarmi entrare, è un golpe».
Arrestato per stupro il figlio di Lance Armstrong
«Luke David Armstrong, 21 anni, figlio dell’ex campione del mondo di ciclismo Lance Armstrong, è stato arrestato in Texas, dove studia e gioca a football americano nella squadra della Rice University, con l’accusa di stupro» [CdS].
I fatti risalgono al 2018. Tutto sarebbe avvenuto alla fine di una festa tra liceali. La ragazza che lo accusa, all’epoca minorenne, era ubriaca e dice che Luke si è approfittato di lei. L’avvocato degli Armstrong, invece, dice: Era una relazione consensuale e continuò consensualmente tra i due giovani fin quando decisero di lasciarsi».
Dati rubati da milioni di profili LinkedIn
«A pochi giorni dalla notizia del maxi furto di dati dai profili Facebook, una mega razzia di informazioni personali e professionali da quasi tutti gli utenti di Linkedin. A finire in mano agli hacker sono stati questa volta nomi, email, numeri di telefono, dettagli sul posto di lavoro trafugati da 500 milioni di profili della piattaforma di Microsoft (su un totale di 600 milioni iscritti). Tutte credenziali che potrebbero essere usate per ulteriori attacchi, phishing e truffe online. Secondo i ricercatori di Cyber News, l’archivio è in vendita sul dark web. Per l’accesso al database completo delle informazioni rubate viene richiesto il pagamento di 1.800 dollari» [CdS].
Gli esperti consigliano di cambiare le password degli account email associati ai profili LinkedIn, di diffidare dei messaggi LinkedIn e delle richieste di connessione da parte di sconosciuti.
Ibra attore
Zlatan Ibrahimovic reciterà una parte in Asterix e Obelix: l’impero di mezzo, nuovo film della saga di Asterix, diretto dal regista francese Guillaume Canet. Interpreterà un legionario romano di nome Antivirus. Il film dovrebbe uscire nelle sale nel 2022.
Niente Europeo per Zaniolo
Slitta di tre-quattro settimane il rientro in campo di Nicolò Zaniolo. La visita in Austria dal professor Fink ha evidenziato che il ginocchio operato è in buone condizioni, ma manca ancora un po’ di forza rispetto all’altra gamba. Un rallentamento dovuto ai giorni in cui Zaniolo è rimasto fermo a causa del Covid. Sfuma così la possibilità di essere convocato da Roberto Mancini per gli Europei, che inizieranno l’11 giugno.
Il Roland Garros slitta al 30 maggio
Il secondo slam della stagione tennistica, il Roland Garros, slitta di una settimana. Inizierà il 30 maggio e non il 23, con la finale maschile il 13 giugno. È stato accolto l’invito del governo francese, che ha rinforzato le misure di contrasto alla pandemia e stabilito un nuovo duro lockdown.
La Roma rimonta in Europa League
Ieri sera, alla Cruijf Arena di Amsterdam, la Roma ha battuto l’Ajax per 2-1. Era la partita di andata dei quarti di finale di Europa League. Gli olandesi erano andati in vantaggio con Klaassen al 39’ del primo tempo, ma poi la Roma è riuscita a rimontare: hanno segnato Pellegrini, al 12’ del secondo tempo, e Ibanez, al 43’.
La partita di ritorno si giocherà la settimana prossima.