L’assassino di Chiara Gualzetti non è pazzo

«Mancanza di scrupoli e di freni inibitori». Così scrive il gip del tribunale per i minorenni di Bologna, Luigi Martello, nell’ordinanza di convalida del fermo per l’omicida di Chiara Gualzetti, la quindicenne ritrovata morta lunedì ai margini di un bosco vicino casa sua a Monteveglio, in provincia di Bologna. Nonostante il ragazzo, coetaneo di Chiara, abbia parlato di demoni e «voci che sento dentro» durante la sua confessione dell’omicidio, il giudice ha ritenuto «il giovane al momento capace di intendere di volere, soprattutto rispetto a un reato la cui gravità è di immediata percezione». Anche perché secondo il gip quella che del ragazzo era una «vita regolare costantemente condotta» di «ambiente familiare sostanzialmente adeguato», «studi positivamente frequentati» e dei «lucidi e freddi tentativi di nascondere le tracce del delitto e di negare le responsabilità». Lui è in carcere, dove resta poiché «c’è l’esigenza cautelare di evitare la commissione di reati della stessa indole, attesa la mancanza di scrupoli, di freni inibitori, di motivazioni e di segnali di resipiscenza, quali emergono dal tenero dei messaggi vocali inviati a un’amica subito dopo i fatti». Fra le principali fonti di prova quei messaggi contenevano parole «dal tenore inequivoco» di ammissione sul delitto appena compiuto. Lui parlava in modo concitato e non sempre comprensibile, tanto da sembrare che corresse o che si stesse muovendo velocemente. La ragazza minorenne a cui li ha inviati ne ha poi parlato con i genitori ed è andata assieme a loro a raccontare tutto ai carabinieri.

«Fra le altre fonti di prova ci sono i suoi vestiti sporchi di sangue, il coltello ripulito e riposto nel ceppo della cucina di casa sua, il video che lo riprende mentre si allontana con Chiara e la custodia del cellulare della ragazza che “ho deciso di tenere” come ha spiegato lui stesso ai magistrati e al capitano Riccardo Angeletti, al comando della compagnia di Bologna Borgo Panigale» [Fasano, CdS].

La motovedetta libica che spara ai migranti

Il velivolo di ricognizione Seabird della ong Sea Watch, in missione di monitoraggio nel Mediterraneo centrale, ha ripreso quanto avvenuto mercoledì 30 giugno nel Mediterraneo, nella zona Sar (cioè una zona di ricerca e soccorso) di competenza di Malta, dove però le autorità maltesi non intervengono quasi mai. Nel video diffuso ieri, si vede una motovedetta della Guardia costiera libica, la Ras Jadir, che si avvicina a un’imbarcazione con 63 migranti a bordo e comincia a sparare. «Abbiamo bisogno di prendere questa barca di migranti» dice un uomo a bordo della motovedetta libica. Lo scontro continua fino a quando, come si vede nel video, i libici utilizzano bastoni contro il barcone che tuttavia riesce a fuggire, arrivando a Lampedusa nella notte di mercoledì.

Di Maio e Fico tentano una mediazione tra Grillo e Conte

«Ieri mattina, Luigi Di Maio ha imboccato l’uscio dell’abitazione di Giuseppe Conte, dove è rimasto per circa un’ora. Subito dopo il ministro degli Esteri è andato all’Accademia dei Lincei per la lectio magistrale di Mario Draghi, dove si è intrattenuto in una fitta conversazione con il presidente della Camera Roberto Fico. I due pontieri sono all’opera per quella che è stata già ribattezzata: l’ultima mediazione. Le chance che vada in porto sono al lumicino. Forse inesistenti» [Sole].

«In serata, l’ex premier ha una lunga telefonata con la sindaca Raggi: “Confido che tutto si ricomponga”, dice lei. Nel frattempo, però, Conte inizia a prepararsi. Pensa al nome del partito, anche se le ipotesi si fanno ancora quasi per gioco» [Capurso, Sta].

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Intanto, a Roma, altri quattro consiglieri comunali hanno lasciato il Movimento. Ora si trova con 20 voti a favore, compreso il suo, in un’aula di 49 eletti.

Incriminata la Trump Organization

Dopo tre anni di indagini su reati fiscali, a New York sono state per la prima volta formalizzate delle accuse contro la società di Donald Trump. Un grand jury di Manhattan ha deciso di incriminare la Trump Organization e il suo direttore finanziario, Allen Weisselberg, per reati fiscali. A Weisselberg – 73 anni, fedelissimo della famiglia Trump, per cui lavora da mezzo secolo – viene contestato il mancato pagamento delle tasse per i benefit concessi dalla società (un appartamento a Manhattan, alcune auto Mercedes-Benz in leasing e il pagamento della retta scolastica di un istituto privato per almeno uno dei suoi nipoti). Weisselberg si è costituito ieri mattina. Donald Trump non è direttamente incriminato, almeno per ora.

«L’ex capo della Casa Bianca è sotto inchiesta da mesi, da parte del procuratore di Manhattan Vance e della ministra della Giustizia dello stato di New York James. I reati più gravi di cui è sospettato riguardano l’ipotesi che abbia sopravvalutato il valore dei suoi immobili allo scopo di ottenere prestiti, e li abbia invece sottovalutati per pagare meno tasse. A questo scopo c’è stato anche un lungo braccio di ferro sulla consegna delle dichiarazioni dei redditi di Trump, che alla fine è stata ordinata dalla Corte Suprema. Sullo sfondo poi restano i pagamenti fatti alla pornostar Stormy Daniels e la coniglietta di Playboy Karen McDougal, per nascondere le relazioni con loro, per i quali è finito in prigione il suo ex avvocato Michael Cohen. Vance avrebbe bisogno delle testimonianze dei collaboratori di Donald per incastrarlo, che finora non è riuscito ad ottenere. Il direttore finanziario della Trump Organization, Allen Weisselberg, si è rifiutato di cooperare, così come il dirigente e addetto alla sicurezza Matthew Calamari. Il procuratore però ha scoperto che Weisselberg e altri dipendenti avevano ricevuto benefici, tipo auto, appartamenti gratuiti, pagamenti delle rette per figli e nipoti nelle costosissime scuole private di New York, su cui nessuno ha pagato le tasse. Quindi intende usare questi reati per incriminare la Trump Organization e Weisselberg, allo scopo di spingerli a collaborare con l’inchiesta più ampia per evitare il carcere» [Mastrolilli, Sta].

La Uefa blocca i biglietti agli inglesi

In vista della partita Ucraina-Inghilterra di domani sera all’Olimpico, la Uefa ha deciso di annullare i biglietti venduti dopo il 28 giugno e di bloccare «in modo «inderogabile la vendita e la trasferibilità dei biglietti» acquistati in precedenza. La decisione è stata presa dal Dipartimento della pubblica sicurezza insieme con la Uefa, che ha accolto le richieste da parte dell’Italia per scongiurare qualsiasi rischio di contagio da variante Delta collegato all’arrivo di tifosi dal Regno Unito.

«Gli appelli del governo britannico e le norme severe decise dalle autorità italiane, hanno convinto molti tifosi inglesi a rinunciare, a non rischiare e dunque l’ipotesi dei 3.000 pronti a sbarcare a Roma si ridimensiona. Ma uno zoccolo duro, che comunque tenta di sfidare i divieti ci sarà, nell’ordine di qualche centinaio, forse un migliaio. Vari i canali: si è parlato molto dei voli fino a Nizza (la Francia non pone limiti agli inglesi) e da lì macchina a noleggio o treno fino a Roma. Ma i media britannici raccontano anche di piani più costosi. Aereo da Londra a Dubai, scalo, e poi Dubai-Roma, perché a chi arriva dalla città degli Emirati non viene richiesto un periodo di quarantena. I controlli all’Olimpico previsti per domani sera, insieme a quelli nella fan zone di piazza del Popolo, nei pub e negli hotel, sono utili e hanno un valore di deterrenza, ma rischiano di arrivare tardi. Se cento inglesi sono già sbarcati a Roma, hanno avuto contatti nei negozi, nei bar, nei ristoranti, ormai la frittata è fatta: fermarli all’Olimpico non cancella un’eventuale trasmissione della variante Delta» [Evangelisti, Mess].

Ema: le due dosi proteggono da Delta

L’Agenzia Europea del Farmaco ha assicurato che «i nostri dati mostrano che due dosi dei quattro vaccini approvati proteggono contro la variante Delta, questi dati sono rassicuranti».

Il vaccino CureVa funziona poco

L’azienda tedesca di biotecnologie CureVac ha confermato che i risultati definitivi dei test clinici sull’efficacia del suo atteso vaccino a mRNA contro il coronavirus sono piuttosto deludenti. L’efficacia è del 48%, molto inferiore a quella degli altri vaccini già autorizzati che impiegano la stessa tecnologia, ovvero quelli di Pfizer-BioNTech e Moderna.

Il coronavirus in Italia

Prime dosi (totali): 32.950.402 (il 55,61% della popolazione)

Persone vaccinate: 18.956.111 (il 31,99% della popolazione)

Di cui con monodose: 1.234.979 (il 2,08% della popolazione)

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Attualmente positivi: 49.358

Deceduti: 127.587 (+21)

Dimessi/Guariti: 4.083.843 (+1.941)

Ricoverati: 1.761 (-79)

di cui in Terapia Intensiva: 229 (-18)

Tamponi: 71.771.680 (+188.474)

Totale casi: 4.260.788 (+882, +0,02%)

[YouTrend]

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Il tasso di positività è allo 0,5%, in lieve aumento rispetto allo 0,4% di mercoledì.

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In Italia due terzi degli adulti, il 66%, sono stati vaccinati contro il Covid-19 con almeno una dose, più di Germania (64,2%), Francia (63,6%) e Spagna (63,6%). Lo riporta l’aggiornamento settimanale dell’European Centre for Disease Prevention and Control. Per quanto riguarda l’immunizzazione completa, il nostro paese è al 35,1% della popolazione adulta, meno di Germania (42,3%), Francia (37,5%) e Spagna (41,5%).

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Ieri il generale Figliuolo è andato a Cascia, in provincia di Perugia, ha visitato la Basilica di Santa Rita e davanti all’urna che custodisce il corpo della Santa, si è affidato a lei per la buona riuscita della campagna vaccinale: «Ho chiesto a Santa Rita di aiutare l’Italia ad uscire da questa pandemia, far sì che la campagna vaccinale proceda e che tutti gli italiani ne capiscano l’importanza. Confidenti nella scienza ma anche nella spiritualità, auspico che Santa Rita posi la sua santa mano sopra di noi per far in modo che ne usciamo».

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Al centro vaccinale di Nole Canavese, in provincia di Torino, a 19 persone – 8 donne e 11 uomini, solo due sopra i 60 anni – invece di iniettare la prima dose di vaccino Pfizer, come indicato dal governo, i medici e gli infermieri hanno somministrato AstraZeneca [Giacomino, Sta].

La Asl To4 fa sapere: «L’evento è stato immediatamente comunicato agli interessati. È stato attivato un protocollo di sorveglianza, condiviso con gli utenti stessi e che prevede, oltre a una presa in carico attiva da parte di un medico dell’Asl con un contatto quotidiano, un monitoraggio ematochimico. Tutto questo per estrema cautela. Al momento non si registrano sintomi diversi da quelli comunemente correlati alla vaccinazione anti-Covid e la sorveglianza ematochimica non ha rilevato l’emergere di situazioni di rischio».

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La Lega Serie A, alle prese con i bilanci disastrati delle società calcistiche, ha chiesto a Draghi di permettere il totale ritorno del pubblico sugli spalti sin dalla prima giornata del campionato.

Il coronavirus nel mondo

I casi di Covid-19 in Europa hanno ricominciato ad aumentare dopo dieci settimane consecutive di calo. I dati sono dell’Organizzazione mondiale della sanità. Ci sono «tutte e tre le condizioni per una nuova ondata di decessi ed eccesso di pressione ospedaliera dovuta al Covid-19 prima dell’autunno», ovvero «nuove varianti, copertura vaccinale insufficiente e aumento dei contatti sociali», ha detto Hans Kluge, direttore dell’Oms per l’Europa.

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Il numero di contagi registrati ieri nel Regno Unito (oltre 28 mila) è il più alto riportato dal 29 gennaio.

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In Catalogna, molte discoteche, preoccupate dal brusco aumento dei contagi tra i ragazzi, stanno chiudendo di nuovo.

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Cuba si prepara a dare il via a uno dei suoi vaccini contro il coronavirus: l’Abdala, che ha superato lo standard richiesto dall’Oms e garantisce una copertura dalla malattia del 92%. I test clinici sono stati condotti dal Centro di ingegneria genetica e biotecnologia dell’Avana e resi noti dal leader cubano Miguel Diaz-Canal via Twitter. L’efficacia del preparato si basa sulla proteina Rbd ed è il secondo anti-Covid dopo Soberana.

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La Russia ha contato ieri 23.543 nuovi contagi, un nuovo massimo dal 17 gennaio.

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Chi ha il Covid può contagiare cani e gatti. È la conclusione alla quale sono arrivati i ricercatori dell’università di Utrecht che hanno fatto il tampone a 310 animali domestici in 196 case in Olanda, dove c’era almeno una persona con il coronavirus. Sei gatti e sette cani hanno dato esito positivo, mentre 54 presentavano anticorpi contro il virus.