Jungle Coin: l’universo delle criptovalute – Il disordine normativo prima che operativo di Vincenzo Gisondi
L’argomento delle criptovalute si presta ad un vero è proprio viaggio-avventura in un intricato mondo fatto di norme e definizioni prima che di investimenti veri e propri.
Immaginiamo di partire per un safari e di dover comprendere a quali esami sottoporci prima di intraprenderlo con il nostro legislatore che parla di valute virtuali (Dlgs 90/2017) a proposito di Antiriciclaggio. Le raccomandazioni internazionali Gafi-Fatf inseriscono le valute virtuali in un ambiente ancora più ampio che è quello degli asset virtuali. Per arrivare alla Commissione UE che cercando di regolamentarle parla di cripto-assets (MiCA – proposta di regolamento dei mercati delle cripto-attività). In quest’ultimo caso, l’intento è chiaro e lodevole: “garantire certezza del diritto alle cripto-attività non disciplinate dalla legislazione UE”.
Se tutto è chiaro, mettiamoci adesso nei panni dell’investitore, il nostro viaggiatore e del suo accompagnatore, cioè, della sua guida, che è il suo compagno di viaggio. Lo chiameremo Lucignolo o grillo parlante (il suo consulente).
A guardare la normativa l’investimento in cripto assomiglia ad una gigantesca lotteria. Seguendo i siti on-line con le lenti di Lucignolo, fioccano annunci di promesse mirabolanti di depositare i soldi per raddoppiare il capitale in pochissimo tempo. Come un tour virtuale in cui si attraggono investitori inesperti o sprovveduti in una cripto-giungla piena di trappole, dette slot machine. Vi cadranno principalmente ludopatici casalinghi, diventati tali per via del Covid.
E’ bene sempre tener presente quanto suggerisce il Grillo parlante; che il controvalore dei cripto investimenti, come di tutti gli strumenti finanziari non è mai garantito, ma dipende dalla sua quotazione di mercato non determinabile a priori.
Altro aspetto da non dimenticare mai è quello dei cosiddetti wallet (portafogli, sempre virtuali) che sono software di accesso alla valuta. Perderne le credenziali di accesso, le password, è come perdere un oggetto nello spazio con tutto il suo contenuto di ‘cripto-banconote’ in blockchain; Bitcoin o Ethereum che siano.
L’ultima nota riguarda l’andamento estremamente volatile registrato dalla principale valuta, il Bitcoin che è visibile osservando il grafico che ne descrive l’andamento contro il dollaro americano (BitCoin/USD) è passato dalla quotazione di 97 del 2013 a 31.736 (luglio 2021) con picchi di 63.564 (13 Aprile 2021)! Vere e proprie montagne russe.
E’ evidente, pertanto, l’elemento di rischio/volatilità di operazioni in suddette valute accompagnato da continui attacchi di hacker, pirati informatici attratti, dalle credenziali di accesso alle piattaforme di scambio ed al loro contenuto. Valute virtuali, perdite reali.
Per chiudere con la metafora iniziale dell’articolo è come se le nostre navi-piattaforma, Mt Gox (attaccata nel 2014 con furto da $ 460 mln o Bitfinex hackerata nel 2016 per $28 mln), per citare solo le principali, fossero continuamente oggetto di attacchi ed attenzioni per il loro succulento bottino. Come in un affascinante romanzo di Salgari.
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