Pulci di notte di Stefano Lorenzetto

 

Diodato Pirone scrive sul Messaggero: «Non a caso la fascia di italiani più vaccinata, quella composta da persone ultraottantenni, ha visto crollare del 500% la propria quota di contagi in relazione al totale della popolazione. Il grafico che pubblichiamo in alto a destra è esplicito: all’inizio dell’anno i contagi fra gli ultraottantenni (che rappresentano grosso modo il 7% della popolazione italiana) erano il 10% del totale, oggi sono ridotti al 2% o giù di lì con un lievissimo incremento dovuto all’ingresso sul palcoscenico della ipercontagiosa variante Delta». Secondo Pirone, dal 10 al 2 il calo sarebbe del 500 per cento. Dobbiamo deluderlo: è dell’80 per cento. Senza contare che già un calo del 100 per cento sarebbe equivalso a zero contagi.

Nanni Delbecchi vetrioleggia sul Fatto Quotidiano, stroncando A riveder le stelle, programma su Dante Alighieri che Rai 3 ha tratto dall’omonimo best seller di Aldo Cazzullo, edito da Mondadori. L’incipit dell’articolo dice tutto: «Era dai tempi di Toto Cutugno che non si registrava tanto ardore nell’esaltare un italiano vero». La conclusione pure: «Come diceva uno che si è inventato tutto, “non ti curar di lor, ma guarda e passa”». Visto che Delbecchi lo cita sette volte, dovrebbe sapere che Dante non ha mai scritto la frase che gli attribuisce. Quella corretta, pronunciata da Virgilio nella Divina Commedia, è «Non ragioniam di lor, ma guarda e passa» (Inferno, canto III, verso 51).

«Caporalato, blitz nel Padovano. Arresti alla casa editrice che stampa Harry Potter», titola Libero. Non c’è stato alcun blitz da Salani, editore milanese dei libri della saga di J.K. Rowling, alias Joanne Rowling. E allora perché quel titolo? Semplice: Libero scambia le tipografie, che stampano, per case editrici, che pubblicano.

Sommario della Verità a corredo di un servizio su Roberto Burioni, che vorrebbe i no vax «agli arresti domiciliari chiusi in casa come dei sorci»: «La fissazione del virologo per il regno animale è nota: egli castigatore i somari». Poiché non ci si capisce nulla, il riferimento ai somari pare pertinente.

Il Domani pubblica un’interessante paginata dal titolo «La Transnistria è una mini Urss sul fiume che separa l’est dall’ovest». L’autore è Riccardo Orizio, sotto la cui firma compare la località: Nairobi. In effetti l’ex corrispondente da Londra della Repubblica vive dal 2003 in una remota vallata ai limiti dello sterminato Masai Mara national reserve, il più importante parco faunistico kenyota, dove si guadagna da vivere accogliendo al Saruni camp non più di 18 ospiti per volta. Ma che senso ha indicare la capitale del Kenya in testa a un’inchiesta riguardante un territorio conteso dell’ex Urss che si è dato un governo autonomo nella città di Tiraspol?

Presentando sull’Osservatore Romano la figura di Clemens August von Galen, il vescovo di Münster che si oppose al nazismo, Stefania Falasca infila tre marchiani errori in tre righe – e chiudiamo un occhio sulla grafia errata di Konigstrasse, che va scritto Königstrasse – sostenendo che l’eroico vescovo creato cardinale da Pio XII nel 1946 «è stato beatificato da Benedetto XVI in piazza San Pietro il 9 ottobre 2003». Invece la messa in occasione della beatificazione venne presieduta il 9 ottobre 2005, due anni dopo e nella basilica vaticana, dal prefetto della Congregazione delle cause dei santi, il cardinale José Saraiva Martins, perché il nuovo papa già dal maggio precedente aveva ripristinato la prassi di presiedere solo le cerimonie di canonizzazione. Vatican News, il portale dell’informazione della Santa Sede, riprende l’articolo senza correggere gli strafalcioni, premurandosi di segnalare nel titolo che l’autrice è «la postulatrice della causa di canonizzazione» di von Galen. Per un’esperta che si occupa di cause dei santi, per di più amica di papa Francesco, qual è Falasca, tre sfondoni su una materia che dovrebbe conoscere a menadito costituiscono un primato difficile da eguagliare, ma confidiamo che in futuro possa superare sé stessa.

Titolo dalla Verità: «Draghi: “Ok fiducia sulla Giustizia”. Conte deve ingoiare anche questa». Sommario: «Contentino al premier: “Sì a modifiche su aspetti tecnici”. I ministri 5 stelle col premier». Troppi premier per un governo solo.

SL

FONTE: