Oggi, 14 agosto 2021, il quotidiano Il Giornale pubblica un articolo a firma di Luca Fazzo, intitolandolo «Chiamata alla rivolta. GOLPE DEI MAGISTRATI CONTRO IL GREEN PASS» e sottotitolando «Le toghe rosse di Md: «E’ una misura anticostituzionale, non va applicata. Il rifiuto dei no vax è da proteggere».
Il quotidiano prosegue parlando di «una crociata delle toghe rosse contro il certificato verde» e di un «appello di Md» contro una misura anticostituzionale.
Siamo di fronte ad una operazione di deliberata falsificazione dei fatti, compiuta in totale spregio della verità ed al fine di disinformare, ingannare e denigrare, contro la quale la Rivista Questione Giustizia si riserva di agire e di reagire in tutte le sedi.
Contro la verità, infatti, si attribuiscono incredibilmente alla Rivista promossa da Md tesi e posizioni espresse in un «documento» di un organismo collettivo, l’Osservatorio permanente per la legalità costituzionale (composto esclusivamente da studiosi esterni al mondo della magistratura) che la Rivista, come organo di informazione, ha ritenuto di pubblicare per dare conto del confronto aspro in atto nella nostra società sul tema della certificazione verde.
Al pari, del resto, di quanto hanno fatto altri organi di informazione interessati a rispecchiare il quadro di posizioni culturali e giuridiche esistenti.
Sia prima che dopo la pubblicazione di tale «documento» sulla Rivista sono apparsi articoli di segno diverso ed opposto.
In particolare in un articolo del 5 agosto, intitolato Venerdì 6 agosto 2021. Esordisce la certificazione verde il direttore di QG, ha rappresentato le – peraltro elementari – ragioni per cui la Rivista pubblica a volte anche «idee che non condivide» ed ha ribadito con chiarezza: «Per parte nostra restiamo convinti che la campagna di vaccinazione sia uno strumento di liberazione dai più gravi timori per la salute individuale e collettiva e che la vaccinazione sia al tempo stesso un diritto ed un onere, il cui mancato adempimento può giustificare una serie di calcolate restrizioni e limitazioni adottate nell’interesse collettivo, in vari ambiti della vita sociale».
Resta da chiedersi perché Il Giornale abbia scelto di replicare un’opera di così grossolana falsificazione della realtà sino ad ora tentata solo da qualche sito spazzatura presente sul web.