IN QUARTA PAGINA
SALVINI SENTE
IL RICHIAMO DELLA FORESTA
di Antonio Polito
Delitti e suicidi
Giuseppina Di Luca, 46 anni, operaia in una piccola azienda, due figlie di 21 e 24 anni avuti dal marito Paolo Vecchia, 52 anni, operaio anche lui, dal quale si stava separando, e con il quale non conviveva più da inizio agosto. Ieri mattina il Vecchia aspettò la moglie fuori dalla nuova casa, ad Agnosine, nel Bresciano. Alle 7.40, quando la vide scendere le scale, tirò fuori un coltello a serramanico e la colpì almeno dieci volte. Poi, lei ormai morta in un bagno di sangue, andò a costituirsi dai carabinieri.
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«Una decina di coltellate al culmine dell’ennesima lite con il marito. È morta così Sonia Lattari, 43 anni, di Fagnano Castello, Cosenza, madre di due figli, massacrata nel pomeriggio dal marito Giuseppe Servidio, 52 anni. I vicini hanno sentito le urla, gli insulti, le disperate richieste d’aiuto della donna. Da tempo fra i due coniugi i rapporti erano tesi e gli scontri erano frequenti per l’uomo la maltrattava. Ma quando hanno sentito le grida disperate di Teresa, la figlia ventenne della coppia, hanno capito che questa volta non si trattava di una tragedia e hanno chiamato i soccorsi. Rientrata a casa, la ragazza trova la madre ferita a morte, in un lago di sangue. Urla, richieste d’aiuto, ma quando i carabinieri arrivano non possono far altro che chiamare l’Elisoccorso. Al suo arrivo, il cuore di Sonia Lattari aveva però già smesso di battere. A terra rimane il coltello con cui la donna è stata massacrata, mentre di Giuseppe Servidio non c’è traccia. Lo hanno subito trovato i carabinieri, non lontano da casa, con i vestiti ancora sporchi di sangue. Immediatamente fermato e portato in caserma, è stato subito sottoposto a interrogatorio dal pm di Cosenza» [Candito, Rep].
Amori