La cronaca dell’evento: I 25 anni del circolo culturale “Il Pilastro” con lo scoprimento di una facciata a “regola d’arte”.
Foto e servizio di Benedetta Terlizzi
Il 22 settembre a Santa Maria Capua Vetere, in Via Roberto D’Angiò, alle 17 si è aperta la mostra dei diciotto bozzetti pervenuti all’Ordine degli architetti in risposta al bando di concorso lanciato nel 2019.
Subito dopo è iniziata la cerimonia di apertura dell’evento con l’intervento del presidente del Centro culturale Il Pilastro Gennaro Stanislao il quale ha voluto rapidamente descrivere il percorso di varia cultura che si è snodato in un quarto di secolo sottolineando che proprio in occasione della festa di compleanno è nata l’idea di lasciare una testimonianza concreta e a futura memoria con una raffigurazione sulla facciata del fabbricato ove ha sede l’associazione e conclude con una punta di orgoglio che il progetto è stato realizzato.
E’ intervenuto subito dopo il sindaco Antonio Mirra che ha portato i saluti della cittadinanza ma anche i ringraziamenti per l’iniziativa che sicuramente costituirà un punto di riferimento per la città e più ancora per i suoi visitatori che nel percorso obbligato: anfiteatro, museo archeologico, Mitreo avranno la sorpresa di vedere rappresentata sulla parete la storia di Capua antica.
E’ intervenuta poi l’arh. Maria Cristina Volpe segretaria del consiglio dell’ordine degli architetti che ha portato i saluti del presidente Cecoro ed ha aperto i lavori della tavola rotonda sull’argomento: La street art nella rigenerazione urbana,rischi e impatto.
In proposito si sono espressi nell’ordine: Jolanda Capriglione, Massimiliano Rendina e Antonio Salerno. Interventi che hanno permesso di fare delle riflessioni sul nostro contesto ambientale e sulla necessità di intervenire sullo spazio urbano mediante la sua riqualificazione, ambientale, sociale, economica e soprattutto culturale. Ci si è soffermati proprio sul valore da attribuire alla cultura nel miglioramento della qualità della vita e sull’arte, sia come strumento di comunicazione e modificazione dello spazio urbano, sia come strumento di rigenerazione.
Si è in buona sostanza convenendo sulla necessità di intraprendere un percorso virtuoso, partendo da questa iniziativa, in grado di ristabilire qualità, valori e ricchezza, attraverso l’attribuzione alle comunità di un ruolo da protagonista, anche con il coinvolgimento dei giovani, custodi della nostra memoria storica.
Al termine prende la parola il critico d’arte Giorgio Agnisola che illustra il contenuto della pubblicazione LO SPECCHIO DELLA MEMORIA: 1994/2019”realizzata in occasione dei 25 anni di attività dell’associazione culturale “Il Pilastro” mettendo in risalto il coinvolgimento di centinaia di artisti, critici, poeti, saggisti, fotografi, musicisti, rappresentanti delle istituzioni locali e nazionali che hanno aderito con entusiasmo nel corso degli anni a dare vita ai numerosi eventi presentati, consentendo al Pilastro di diventare un punto di riferimento nel panorama culturale anche extra regionale.
Al termine si è proceduto alla consegna ai presenti di una copia della pubblicazione.
In attesa del fatidico momento delle 19.21 (istante in cui sole e luna si trovano allineati per cui il giorno coincide con la notte) si procede alla premiazione con la consegna dell’assegno di 1000 euro ai vincitori del concorso : Giovanni Maria Santonicola – Francesco Vitiello – Sara Squeglia.
Si è proceduto poi alla consegna delle pergamene ai partecipanti ai quali è stata riconosciuta una menzione speciale:1- Maddalena Verrillo con il progetto “ Urban mitologi” 2 – Alessio Runci con “Social Places “ 3-Nausica Barletta–Maria Chiara Richichi–Fabrizio Bruno Maiolo con il progetto “Felix “.
Analogo riconoscimento è stato consegnato agli artisti che hanno eseguito il murales:
Fabio Della Ratta (aka Biodpi), Domenico Olivieri (aka Jsd) – Muhamed Ceesay (aka Nuru b)
A questo punto un momento di grande commozione perché il Sindaco Antonio Mirra consegna al Presidente Gennaro Stanislao una targa con lo stemma del Comune quale riconoscimento per l’intensa, costante, proficua attività culturale e sociale del Pilastro.
Subito dopo Beatrice Zinno e Dario Palumbo, rispettivamente direttrice creativa e direttore commerciale della ICS industria ceramica salernitana partner del Giffoni film festival, consegnano una ceramica riproducente il murales da loro appositamente realizzata e consegnata al sindaco, all’ordine degli architetti, al Pilastro e ai vincitori del premio.
La parola , a questo punto,viene presa da Stelio Venceslai, che ci intrattiene con passione e competenza sul significato non solo letterale dell’equinozio d’autunno, sottolineando, allo scoccare delle diciannove e ventuno, che l’alternanza delle stagioni rappresenta un atto d’amore tra l’uomo e la natura e alla parola amore,cadono i teli che nascondevano la facciata e l’opera pittorica si manifesta in tutta la sua grandiosità.
Il presidente Stanislao prende la parola per ringraziare pubblicamente gli sponsor: tecnici e cioè la Fervec, l’impresa Moronese e i sostenitori: Sagres, Albergo Europa, dott.ssa Barbara De Marco consulente finanziario, nonché Lello Agretti, Mario Meola e Vincenzo Oliviero per la costante collaborazione
La manifestazione si conclude, dopo il pregevole intervento di Luca Rossi, con l’invito a visitare la mostra e a brindare con un buon bicchiere di vino offerto dall’azienda agricola fattoria Alois e i tarallini di Gennaro Moronese.
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