Insediamento dei neo eletti del   Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di S. Maria C.V.

Il Presidente Ugo Verrillo:”Io ed il consiglio tutto, aspiriamo ad essere grandi avvocati nel rapporto con le autorità, affinché comprendano realmente le condizioni che oggi creano sofferenza nella nostra classe. Non saremo ingombranti, non annoieremo i vertici con le nostre personalità, ma domanderemo, chiederemo e chiederemo ancora, con insistenza, fino a quando non saremo ascoltati.”

Si è tenuta ieri  la Cerimonia di insediamento del rinnovato Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di S. Maria C.V., presso la Fondazione FEST in Santa Maria Capua Vetere.

Nell’occasione ha preso parola il Presidente Avv. Ugo VERRILLO, il quale ha salutato e ringraziato tutti i presenti, che hanno testimoniato vicinanza e manifestato auguri e incoraggiamenti al nuovo Consiglio dimostrando che il senso di amicizia tra i colleghi samaritani supera qualsiasi divisione poltica – forense. “Ci troviamo tra amici”, ci troviamo come “compagni di lavoro”, tra “persone che hanno a cuore il lavoro per la giustizia”. Queste le parole del Presidente Verrillo. Lo stesso ha continuato, ringraziando tutta l’avvocatura per la grande affluenza alle urne e per il risultato che ha testimoniato la volontà di un concreto cambiamento ed una “nuova fase” per l’avvocatura. “Una fase che sia finalmente più incisiva nelle dinamiche che regolano e che, di fatto, gestiscono la nostra vita lavorativa”.

Ha poi salutato e ringraziato tutti i consiglieri presenti. Avv. Borgia Emilia,  Vice Presidente; Avv. Ferrara Tiziana, Consigliere Segretario;  Avv. De Quattro Marisa,  Consigliere Tesoriere e i consiglieri avvocati: Ha poi salutato e ringraziato tutti i consiglieri presenti. Avv. Borgia Emilia,  Vice Presidente; Avv. Ferrara Tiziana, Consigliere Segretario;  Avv. De Quattro Marisa, Consigliere Tesoriere; e tutti i consiglieri:  Carozza Gianmarco, Catalioti Laura, D’Albenzio Salvatore, Di Tommaso Crescenzo, Falco Paolo, Gentile Marco, Petrella Claudio, Romano Pasquale, Spallieri Antonio, Zema Rosaria, Amirante Bruno, Basilica Luciana,Nacca Francesco, Sadutto Annamaria, Santoro Roberto,

Augurando a tutti di non deludere le aspettative della classe forense.

Assenti i consiglieri Gallo e Palmirani per motivi personali.

Ha presentato un direttivo, dunque, in maggioranza al femminile: vicepresidente segretaria e tesoriera, avvocati di lunga esperienza e di grande capacità e competenza e, come tutte le donne, dotate di grande concretezza; la dimostrazione più netta della volontà della presidenza e del Consiglio di promuovere e praticare la parità di genere al di là delle semplici rivendicazioni linguistiche.

Il Presidente ha dedicato un pensiero, al suo Maestro l’Avv. Achille Cipullo, che l’ha avviato alla carriera forense avendo avuto il piacere e l’onore di frequentare il suo studio anche ben oltre il biennio della pratica forense. Ha ringraziato gli avvocati Antonio Mirra, Ennio Romano, Laura Catalioti e Rosaria Zema, con cui ha condiviso il consiglio di amministrazione della fondazione. Ha ringraziato inoltre chi l’ha spinto ad affacciarsi alla politica Forense, una grande persona, una cara amica di tutti gli avvocati del foro di S. Maria C.V. l’Avv. Angela Del Vecchio. Ha dedicato un commosso ricordo degli avvocati che sono venuti a mancare a causa dell’epidemia da Covid-19.

Il Presidente Verrillo ha poi passato in rassegna le problematiche della giustizia nel circondario.

Problematiche che incidono in primis per i cittadini, che attendono l’attuazione concreta della giustizia; per gli avvocati che respirano un sistema giudiziario in frantumi; per i magistrati che sono spesso costretti a lavorare in condizioni difficili oltre che per i  funzionari, i cancellieri ed il personale in genere il cui impegno non sempre è sufficiente a colmare le carenze dell’organico. Ha rimarcato la crisi ormai cronica in alcuni uffici del Giudice di Pace, che hanno dotazioni, sia di fondi che di personale, assolutamente insufficienti, molti affidati ad Enti Locali anch’essi privi di risorse umane ed in forte difficoltà finanziarie in conseguenza delle politiche di austerity di questi anni.

Ha rimarcato come le attuali dotazioni di risorse, sia materiali che umane, a disposizione del settore giustizia non siano sufficienti per consentire il corretto funzionamento della giustizia. Auspicando che molti disagi possano essere eliminati senza alcun impegno finanziario ma semplicemente armonizzando le risorse ed ottimizzando il lavoro, ed armonizzando le scelte della Presidenza del Tribunale, con la quale è indispensabile un incessante dialogo.

Ha dichiarato la necessità immediata ed indifferibile di revocare tuti i provvedimenti restrittivi relativi alle modalità di accesso agli uffici giudiziari, che sono stati estremamente utili durante il primo periodo immediatamente emergenziale, ma che oggi non trovano più alcuna giustificazione poiché è dato acclarato che in ogni settore, grazie anche alla campagna vaccinale che ha raggiunto livelli superiori all’80%, le restrizioni non sono più in vigore, oppure sono state molto mitigate.

A tal proposito, ha segnalato che sarà immediatamente richiesto alla Presidenza del Tribunale di dare luogo ad un “tavolo di concertazione permanente” in cui potranno confrontarsi tutti gli operatori, al fine di garantire che le esigenze di tutti gli operatori della giustizia, magistrati, avvocati e personale amministrativo, siano ampiamente tutelate.

“Questo sarà il consiglio di coloro i quali cammineranno a “testa alta”, e sono sicuro che occorrerà dialogo, suggerimenti, e consigli da parte di tutti.

Questo sarà il Consiglio del dialogo e dell’ascolto. Ma anche delle decisioni condivise e giuste!”

Ha concluso poi citando il ruolo dell’avvocato secondo le parole del celebre Piero Calamandrei.

“Che vuol dire «grande avvocato»?

Vuol dire avvocato utile ai giudici per aiutarli a decidere secondo giustizia, utile al cliente per aiutarlo a far valere le proprie ragioni.

Utile è quell’avvocato che parla lo stretto necessario, che scrive chiaro e conciso, che non ingombra l’udienza con la sua invadente personalità, che non annoia i giudici con la sua prolissità e non li mette in sospetto con la sua sottigliezza: proprio il contrario, dunque, di quello che certo pubblico intende per «grande avvocato».” “Io ed il consiglio tutto, aspiriamo ad essere grandi avvocati nel rapporto con le autorità, affinché comprendano realmente le condizioni che oggi creano sofferenza nella nostra classe. Non saremo ingombranti, non annoieremo i vertici con le nostre personalità, ma domanderemo, chiederemo e chiederemo ancora, con insistenza, fino a quando non saremo ascoltati.”

All’esito dell’intervento hanno preso la parola gli ex Presidenti presenti Avv. Carlo Grillo, Avv. Ottavio Pannone per augurare buon lavoro al nuovo consiglio, oltre alle manifestazioni di stima provenienti dall’Avv. Camillo Irace e dell’Avv. Alberto Zaza.