LA DECARBONIZZAZIONE VOLTA A RIDURRE L’ANIDRIDE CARBONICA (C02) NELL’ATMOSFERA
di Innocenzo Orlando
Per *decarbonizzazione* si intende il processo di riduzione del rapporto carbonio-idrogeno nelle fonti energetiche.
La decarbonizzazione quindi è strettamente connessa, in particolare, all’abbattimento delle emissioni nocive conseguenti all’utilizzo di energia prodotta da combustibili fossili (carbone, gas e petrolio).
La strategia condivisa a livello globale per procedere verso un’economia decarbonizzata è quella di implementare le fonti rinnovabili in sostituzione di quelle fossili.
Questo significa puntare su fonti come l’energia solare, quella eolica e marina, fino alle biomasse, con l’obiettivo di raggiungere la neutralità carbonica o “emissioni zero”.
LE COSTE ITALIANE: ITALIA (TOT.) 7456 Km, _così articolate:_SARDEGNA 1849 Km; SICILIA 1637 Km; CALABRIA 780 Km; CAMPANIA 487 Km; BASILICATA 70 Km; LAZIO 360 Km; TOSCANA 397 Km; LIGURIA 330 Km; MOLISE 35 Km; ABRUZZO 130 Km; MARCHE 185 Km; EMILIA ROMAGNA 135 Km; VENETO 130 Km; FRIULI VENEZIA GIULIA 93 Km; PUGLIA 870 Km.
Oggi la RISACCA non è assolutamente valorizzata. Eppure la Risacca del mare genera un moto perpetuo che è per ora una energia sprecata. Eppure la Risacca del mare genera un moto perpetuo…e quindi è una energia sprecata. Come valorizzare, allora, l’energia della Risacca? L’energia generata in prossimità della roccia è certamente maggiore dell’energia generata in prossimità dell’arenile. Occorre un progetto pilota da attuare in corrispondenza della diga foranea di ogni porto. Quale dispositivo si può brevettare? Credo – secondo il mio modesto parere – un “rilevatore” di energia cinetica con trasduttore di posizione analogica-digitale e trasferire il dato assorbito in apposito accumulatore di energia. Sul piano fisico il rilevatore di energia altro non è che un tampone a tamburo per convertire il movimento dell’onda marina.