Delitti e suicidi
Fulvio Declerc, 54 anni, di origine belga, residente a Popoli, è stato trovato morto mercoledì mattina sulle sponde del fiume. Il presunto omicida è un vicino di casa, Alessandro Chiarelli, 29 anni, romano, ora in prigione. Due giorni prima del delitto era già stato arrestato per una tentata rapina a una farmacia e poi rimesso in libertà con obbligo di dimora [CdS].
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La procura di Roma ha aperto un fascicolo per omicidio volontario sul caso di Silvana Clelia Catalano, calabrese, 65 anni, originaria di Caulonia (Reggio Calabria), sposata a un algerino dal 1981, ritrovata morta il 2 novembre nella sua casa di Batna, città a sud di Algeri. Al momento del delitto non erano in casa né il marito né i quattro figli della coppia. Silvana e il marito da tempo facevano la spola tra Batna e Parigi, e negli ultimi tempi lei gli aveva chiesto di trasferirsi definitivamente in Francia [Scarpa, Mess].
La polizia algerina ha arrestato cinque uomini. Si sospetta siano dei ladri. È probabile che la donna li abbia visti mentre frugavano in casa e che, una volta scoperti, abbia urlato. I ladri, a questo punto, per evitare che la vittima con le sue grida potesse attirare l’attenzione dei vicini, le avrebbero messo una mano sulla bocca fino a soffocarla.
Roberto Cazzaniga, 42 anni, spilungone brianzolo, giocatore professionista di pallavolo, è stato fidanzato per 15 anni con una donna immaginaria, che non aveva mai visto, ma è riuscita a spillargli 700 mila euro. Una vicenda che pare incredibile e sulla quale c’è anche un accertamento della Guardia di Finanza, attivata con una denuncia dai compagni di squadra di Roberto [Fulloni, CdS].
«Tutto comincia quando un’amica, una certa Manuela, gli passa al telefono una ragazza che lo vorrebbe conoscere, si presenta come Maya, ma poi sostiene che quello è solo uno pseudonimo, dice di essere Alessandra Ambrosio, la celebre modella brasiliana con 10 milioni di follower sui social. In realtà non è vero niente, la top model in questa vicenda non c’entra proprio nulla. Ma la donna che si spaccia per lei, con quella voce così seducente, recita bene la sua parte: e fa credere al giocatore che a cercarlo in continuazione è proprio la celebre star della moda. “Mai avuto nessun dubbio: per me era proprio lei» prosegue Roberto che riceveva su Messenger raffiche di foto – tutte raccolte sul web – della modella mentre si truccava o si cambiava nel backstage. “Quella voce mi faceva stare a mio agio, mi confortava” ammette il giocatore della New Mater descritto dai compagni di squadra come “introverso” e “ingenuo”. Una volta che Cazzaniga, sempre più innamorato, si trasforma in una “pera cotta” la sedicente Maya inizia a chiedergli soldi «con scuse plausibili» tipo che lei doveva fare un regalo, “ma il bancomat era bloccato per una complicata vicenda ereditaria”. Quanto al vederla “era impossibile per i continui viaggi di lavoro e per quella grave malattia al cuore per cui mi diceva che spesso era ricoverata”. Fatto sta che quelle continue regalie di danaro che “inviavo su bonifici online mi hanno gettato sul lastrico”. Roberto, tartassato, chiede soldi a genitori, fratello, amici. “Ma se poi sono riuscito a uscire da quell’incubo è stato grazie allo ‘spogliatoio’ della New Mater”».
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