Ricettore Cute e Personalità
di Bartolomeo Valentino (*)
Cenni di anatomia
La cute o pelle è formata istologicamente da un insieme di strutture molto complesse. Come per gli altri ricettori esaminati è da considerarsi una finestra molto ampia aperta al mondo esterno. Basta ricordare che sulla cute sono localizzati una serie di recettori nervosi i quali hanno il compito di recepire ogni tipo di stimolazione: dal freddo al caldo, dal tatto al dolore. Si può, pertanto, ben comprendere l’importanza di tali recettori anche ai fini di autodifesa e, dunque, sopravvivenza della specie. Non a caso, il tatto, è una funzione fondamentale per i non vedenti utile all’orientamento e alla difesa. Nella cute si distingue una parte superficiale, detta epidermide, formata da cellule epiteliali e una parte più profonda, detta derma, che è formata dal tessuto connettivale (una sorta di tessuto di sostegno).
La cute ci interessa proprio per il derma formato da fibre connettivali che possono assumere varie direzioni.
Le rughe altro non sono che un accartocciamento del derma.
Normalmente possono comparire ad una certa età e costituire un segno di ritrazione o di dilatazione a secondo del loro orientamento: ci riferiamo a quelle frontali.
Varietà di rughe e loro significato
1- Rughe orizzontali e continue.
Sono segno di dilatazione, per cui la personalità corrispondente fa registrare senso di apertura verso gli altri, attitudini alla ricerca, pragmatismo.
2- Rughe orizzontali, ma tagliate nella parte centrale. Possono corrispondere ad una personalità debole e negligente, ad una sorta di resa verso gli avvenimenti esterni che possono essere subiti.
3- Rughe verticali. Sono considerate un segno di ritrazione: dunque con aspetti della personalità opposti a quelli delle rughe orizzontali.
Sono soggetti dotati di capacità riflessiva, grandi lavoratori, con notevole energia
4-Rughe dell’amarezza. Sono rughe discendenti ai lati della rima labiale. Sono causate dalla contrazione di alcuni muscoli mimici che,considerati nel loro insieme,esprimono senso di tristezza nel soggetto.
(*) Già Professore di Anatomia II Università di Napoli-Morfopsicologo