NATALE di Flavio Lugnani 

E’ Natale da tanto ormai, è Natale, lo sanno tutti, da quando su Instagram sono comparse le prime storie sugli alberi addobbati.

 Poco importa il calendario, quello reale. Poco importa anche la realtà, ormai. Viviamo in un’epoca ed in un mondo nei quali la realtà conta poco, in più ultimamente è ancora più distorta, e quindi vale anche meno di quel poco.

 Una situazione economica, politica e sanitaria da fantascienza. Non l’avevamo chiesta, la fantascienza, ma ormai ci viviamo, potremmo cercare di sfruttarla, per generare dalla fantascienza utopia, e dall’utopia innovazione. Per costruire un mondo migliore, nel quale perfino il merito potrebbe diventare un valore concreto, amplificare il potere dirompente della fiducia, attivare un moltiplicatore psicologico nell’azione di ognuno di noi, vedere meritocrazia e fiducia che vanno finalmente a braccetto.

 La fiducia è un sentimento fondamentale per l’evoluzione di ognuno di noi, perché ci motiva a continuare a fare bene. Marco Santambrogio ci dice: «Da un lato proviamo un forte senso di ingiustizia, fino all’indignazione, quando non vediamo riconosciuti i meriti sia nostri sia degli altri. Dall’altro, sapere che i nostri meriti non saranno riconosciuti ci toglie gran parte delle motivazioni per fare qualsiasi cosa, perché molto di quello che facciamo lo facciamo per avere l’approvazione, l’ammirazione, la gratitudine dei nostri amici e anche di tutti gli altri».

 E il filosofo Alain de Botton: “Io supporterò qualsiasi politico, di destra o sinistra, che abbia un’idea anche solo decente di meritocrazia. Ma penso che sia folle credere che arriveremo a creare una società genuinamente meritocratica. È un sogno impossibile».

 Io continuo a sperare di no, anche perché se no, poi, come la mettiamo con i regali di Natale? Uguali, ai buoni come ai cattivi?

 

Certo, il merito non si regala, sarebbe stata una buona idea per un regalo di Natale … fantascientifico. Ma si può affermarne il valore, e veder cambiare di conseguenza i comportamenti delle persone, delle organizzazioni, della società. Si può diventare parte del cambiamento, contribuire alla crescita, personale e del Paese, dando valore a noi stessi e alle persone, naturalmente, a quelle che se lo meritano!

 A volte già oggi lo vedo, il merito, una scintilla nel comportamento di un cliente, fornitore, agenzia, collaboratore, concorrente. Nel tuo comportamento. E te ne ringrazio. Un Grazie, ed anche un 🎁 per il tuo talento. Anche quando lo userai contro di me.

 

 

 

Vai dove ti porta il merito: impara e prenditi quello che ti spetta!

 

 

 

E quella sull’albero non sarà l’unica stella a brillare!

 

 

 

 

 

 

Flavio Lugnani

 

Belfort