I processi di Cronache. Ferdinando Terlizzi ricostruisce i retroscena del delitto e dei processi contro l’agente di custodia Rolando Russo da Caserta. La nona  puntata dei vecchi processi celebrati presso la Corte di Assise di Santa Maria Capua Vetere, rivisitati dal nostro cronista Ferdinando Terlizzi. Nel servizio di lunedì 27 dicembre tutti i particolari qui anticipati in sintesi.

1958

Puccianiello Frazione di Caserta. Un agente di custodia – per un gioco di carte e bicchieri di vino – uccise un uomo e ferì gravemente altre due persone. “Ecco qui la pistola ed il caricatore – disse il Russo all’agente di servizio alla porta del carcere Paolo Rosa,  tutto sconvolto e sudato  – mi costituisco, ho fatto un guaio”.

La difesa: non vi fu premeditazione, attenuante della provocazione e non fu un motivo futile. Il drammatico racconto dell’imputato –

Il processo, la condanna a 22 di reclusione,  l’appello, la conferma della sentenza, il sigillo degli Ermellini.

Rolando Russo, 41 anni, agente di custodia del Carcere di Caserta, quello di Via Tanucci che è stato l’asilo anche della Sofia Loren, viveva con la sua famiglia a Puccianiello, la frazione di Caserta. Il 19 giugno del 1958 ebbe una violentissima discussione in una Osteria con un suo compagno di gioco,  Pasquale Di Caprio e dopo l’accesa discussione corse a casa ed armatosi della pistola d’ordinanza ritornò nell’osteria ed uccise a colpi di pistola prima il Di Caprio e poi ferì gravemente la figlia della vittima Giovanna Di Caprio, che riportava ferite alla gola e poscia sparava anche contro gli altri compagni di gioco accorsi sul posto Vito Natale e Giuseppe Coppola,  cagionando al Natale ferite al polso ed all’addome. Poi si andava a costituire nel carcere dove prestava servizio.