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Robinson – La Repubblica
A cura di Lara Crinò – 22 gennaio 2022
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Cent’anni fa moriva Giovanni Verga. I suoi romanzi li conosciamo tutti, per averli incontrati al liceo. Ma possono parlarci ancora? Sulla copertina di Robinson, in edicola da oggi con Repubblica, Francesco Merlo e Francesco Piccolo ci mostrano come Mastro don Gesualdo e i Malavoglia restino assolutamente contemporanei e meritino di essere riletti. Prendiamo Mastro don Gesualdo, propone Merlo, e pensiamo all’oggi: chi sarebbe? Un miliardario della Silicon Valley, perché la roba è “di chi la sa fare”, sia che si tratti di buoi e terre, sia che si tratti di dati e social network. Prendiamo i Malavoglia: anche se Aci Trezza sembra lontana come la Luna, ciò che vi accade ricorda la serie Succession, perché, scrive Piccolo “il vero protagonista è ‘Ntoni, questo nipote che cerca di ribellarsi” e alla fine, seppur soffrendo, decide di andare lontano. Sara Scarafia, invece è andata per noi nei luoghi verghiani e ha intervistato gli studiosi dell’opera dello scrittore siciliano. Da riscoprire anche alla luce della confessione contenuta in una sua lettera inedita, che pubblichiamo, al critico Oliva: “Mastro don Gesualdo sono io”.
Proseguendo la lettura di Robinson troverete le recensioni delle novità in libreria, mentre nello spazio dedicato a un autore da riscoprire Filippo La Porta fa il ritratto di Antonio Fogazzaro. Potete sempre scriverci a robinson@repubblica.it e seguirci sui nostri social: Instagram (@robinson_repubblica) e Twitter (@Robinson_Rep).
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Mario Broglio, Il romanzo (1939) in mostra al Palazzo Reale di Milano
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È sempre commovente osservare come, davanti alle tragedie dell’umanità, le correnti artistiche ne siano investite e cerchino strade nuove per sopravvivere: a loro modo facciano proprie quelle sciagure tentando di digerirle, o di scartarle, per affidarsi a una realtà più rassicurante. È in questa chiave che può essere visitata la mostra del Palazzo Reale di Milano dedicata al Realismo magico il cui anno cruciale (come nota Valerio Terraroli nell’ottimo saggio che correda il catalogo) è il 1924, quando la Biennale ospita una intera sala dedicata all’opera di Felice Casorati, alfiere del movimento. La racconta su Robinson la scrittrice Valeria Parrella.
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Libri per ragazze e ragazzi
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Un disegno da La meraviglia caduta dal cielo di Eric e Terry Fan (The Fan Brothers)
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Una premiata e affiatatissima ditta familiare che produce splendidi albi illustrati per bambini: sono i Fan Brothers, fratelli canadesi amati dal pubblico italiano, che nell’intervista rilasciata a Ilaria Zaffino raccontano la loro bottega comune e le loro fonti di ispirazione. L’occasione è l’uscita di un nuovo libro: un’avventura ambientata nel minimondo degli insetti, divertente e profonda allo stesso tempo. Destinato ai teenager, invece, il romanzo della scrittrice inglese Keren David che recensiamo: la storia di due gemelle, tra loro diversissime, che nel corso della narrazione scoprono l’intolleranza e il coraggio di essere se stesse.
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L’attore francese Vincent Lindon
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Da Titane, premiato con la Palma d’oro a Cannes, a Un autre monde, il 62enne Vincent Lindon attraversa un nuovo momento d’oro, in una carriera che l’ha visto recitare in oltre sessanta film. Ad Arianna Finos che l’ha intervistato l’attore francese spiega perché ha senso, per lui, interpretare ruoli “politici”, come il manager di Un autre monde, costretto dalla dirigenza della sua azienda a licenziare alcuni operai: “Se un film cambia la prospettiva anche a un solo spettatore vale la pena farlo”, dice, e citando la lezione del grande cinema italiano, da De Sica a Pasolini, aggiunge: “È importante fare film che testimonino il presente, perché resti una traccia”, anche quando non si è certi che basti a fermare “i carri armati dell’innovazione”.
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Una tavola di Peter Kuper per Gli incubi di Kafka
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Questa settimana nelle pagine dedicate ai fumetti Peter Kuper, particolarissimo autore americano (ma ha vissuto in Israele e Messico) traspone alcuni racconti di Franz Kafka mettendo insieme testi originali e immagini. Ma non chiamatele “riduzioni”: quelle di Kuper sono interpretazioni, rielaborazioni a fumetti che mettono in risalto un aspetto dello scrittore di Praga: la sua forza umoristica. In Gli incubi di Kafka, che contiene quattordici storie, Kuper solo talvolta ha tagliato il testo. Ma il messaggio di Kafka resta potente, anche grazie al timbro stilistico utilizzato: un bianco e nero espressionista davvero inquietante che però nasconde una sferzante ironia. Luca Raffaelli lo ha intervistato per Robinson.
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Silvio Orlando in un disegno di Riccardo Mannelli
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La giovinezza nella Napoli degli anni Ottanta, poi a Milano il primo spettacolo con Salvatores. I successi al cinema, da Moretti a Sorrentino, da Amelio a Luchetti. E ora di nuovo il teatro, con uno spettacolo di cui è regista e attore, tratto da La vita davanti a sé di Roman Gary. Silvio Orlando è il protagonista dello Straparlando di Antonio Gnoli di questa settimana.
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Nel suo silenzioso ritiro in Normandia, l’anziano monsieur Augustin aveva ormai rinunciato alla sua antica ambizione di diventare presidente della Repubblica. Il mondo politico lo aveva dimenticato. Eppure, una mano segreta era venuta a frugare fra le sue carte. Cosa cercava? Forse quella lettera, che lui conservava con cura, che avrebbe potuto mettere nei guai seri il prossimo presidente del Consiglio. Così si dispone la trama di Le Président, uno dei “romanzi duri” di Georges Simenon. Magistrale come sempre, il grande belga ci descrive in poche frasi il sordo rancore del potere sconfitto: “Non si trascorre una gran parte della propria esistenza, così lunga, non solo sulla scena politica ma anche dietro le quinte, senza essere stati testimoni di parecchie viltà e di alcune cattiverie. Ma se qualcuno gli domandava ‘Conoscete un uomo politico, uno solo, che a un certo momento della sua carriera non abbia…’, lui come d’abitudine gli troncava le parole in bocca: ‘No’”.
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