Anno giudiziario: CARENZA DI PERSONALE IN OGNI SETTORE SANTA MARIA / AVERSA

di Biagio Salvati

Persistenza dell’impatto della pandemia da Covid-19 sull’attività giudiziaria (con limitazioni ridotte giusto qualche mese fa), allarme per la scopertura dei giudici al settore civile (in particolare alla terza sezione, che tratta procedure concorsuali e vertenze su contratti), sottodimensionamento critico e perdurante dei giudici onorari con una scopertura di oltre cinquanta unità negli uffici dei Giudici di Pace e riflessi non proprio positivi sulla riforma del processo penale sulla «messa alla prova». Questa la fotografia venuta fuori dalla relazione della cerimonia «atipica» anche quest’anno, in considerazione dell’emergenza in atto, dell’inaugurazione dell’anno giudiziario celebrata ieri mattina via streaming senza la solenne scenografia di Castel Capuano. Un rito insolito che ha visto il presidente della Corte di Appello di Napoli, Giuseppe De Carolis di Prossedi e il procuratore generale Luigi Riello, fornire il quadro giudiziario del periodo preso in esame, ovvero quello che va dal giugno 2020 al luglio 2021

QUI SANTA MARIA

Le scoperture degli organici del personale e delle toghe come evidenzia la relazione della presidente Gabriella Casella – si sono registrate prevalentemente nel Tribunale, al civile, con evidenti ricadute in termini di sollecita definizione degli affari e di soglia di produttività complessiva dell’ufficio, nonostante i buoni riscontri derivanti dal ricorso sempre più ampio al modello della trattazione scritta. Quanto al settore penale, l’analisi conferma i flussi in ingresso, con un significativo aumento delle procedure di riesame reale, lì dove restano senza particolari variazioni anche le definizioni rispetto all’anno precedente. In ordine all’informatizzazione dell’ufficio, va citato il settore civile, il quale alla trattazione scritta propria del periodo di emergenza sanitaria ha accompagnato un sapiente e massivo utilizzo della consolle del magistrato favorendo le definizioni. Il Tribunale, inoltre, ha valorizzato il metodo della programmazione delle attività nei settori civile e penale. Sono state ritenute proficue, nelle udienze civili, le nuove modalità di trattazione cartolare da remoto. Infine, il sito del Tribunale è stato utilizzato per incrementare i servizi su prenotazione per gli accessi alle cancellerie e per la gestione degli atti nonché per la diffusione degli statini delle udienze, comprese quelle dei giudici di pace. Nessun allarme sul sottodimensionamento al penale dove il flusso degli affari penali al monocratico è in lieve diminuzione.

TELEMATICA E AVVOCATI

Il ricorso allo strumento del processo a distanza, che avrebbe potuto consentire la trattazione di un maggior numero di processi se aggiunti a quelli in presenza emerge dalla relazione – è risultato limitato alle udienze di convalida. «Lo scarso uso dello strumento è certamente dovuto alla scarsa collaborazione e propensione del ceto forense ad avvalersene. Nell’ufficio giudiziario si è riscontrata una ostilità di fondo rispetto alla adozione della udienza da remoto anche con riferimento a fasi processuali a tanto maggiormente congeniali».

QUI NAPOLI NORD

Tribunale e Procura con sede ad Aversa devono gestire le molte novità del codice di rito civile e penale, nonostante un organico sproporzionato rispetto ai procedimenti, tale da rendere estremamente difficoltoso assicurare giustizia su un territorio critico. Nel penale emerge un rilevante numero di procedimenti collegiali, ma poco personale magistratuale e amministrativo.

FONTE: