L’Espresso
Il nuovo numero in edicola e online
da domenica 5 giugno
a cura di Angiola Codacci-Pisanelli
Nero, rosso, bianco: solo tre colori per la copertina del nuovo numero de L’Espresso. Ai lati, due mezze facce grigie, in bianco e nero. A destra Marcello Dell’Utri, a sinistra Totò Cuffaro. In mezzo il titolo: “Questione amorale”. Perché è indegno di un paese civile che due persone che hanno alle spalle condanne per mafia siano decisive per le elezioni regionali in Sicilia. Uno scandalo che mostra l’inadeguatezza politica dell’intero Paese.
Ci eravamo illusi che la classe politica potesse riformarsi da sola, denuncia Massimo Cacciari. E invece il Palazzo non ammette nessun argine morale, aggiunge Lirio Abbate nel suo editoriale. Un Eugenio Scalfari d’epoca ci ricorda quando a denunciare la “questione morale” era stato Enrico Berlinguer. Oggi l’allarme parte dalla Sicilia: a ricostruire la storia dell’appoggio degli “impresentabili” al candidato della destra è Antonio Fraschilla, accompagnato dai commenti di Claudio Fava e di Enrico Letta. Susanna Turco ricompone il puzzle delle fantasiose alleanze nei mille comuni che vanno alle amministrative. E il referendum sulla giustizia? Simone Alliva riassume la storia di un flop annunciato.
Mentre Giuseppe Conte espone a Fraschilla i pilastri economici della sua strategia per conquistare gli elettori, Marco Grieco ricostruisce il percorso che attende la legge sullo “ius scholae” e Massimiliano Coccia fa il punto sulle sue inchieste sul Vaticano. Riprendono il tema di due recenti copertine Gloria Riva (che scrive del lavoro dei giovani sempre meno qualificato) e Giovanna De Giudice, psichiatra basagliana che torna sul dramma dei malati di mente rinchiusi in carcere.
Dall’Ucraina arrivano notizie di armi sempre più micidiali usate dai russi contro i civili (ne scrive Lorenzo Tondo), mentre la guerra si allarga anche al mondo virtuale (di Luciana Grosso) e Nora Krug continua il suo diario di guerra disegnato. E Gaia Van Der Esch spiega perché anche all’Italia farebbe bene includere più donne nella gestione della politica estera.
Intanto, l’emergenza causata dall’embargo contro i russi spinge il progetto di un nuovo gasdotto tra Spagna e Toscana (di Carlo Tecce) e porta ad annacquare il Green Deal (di Federica Bianchi). Non sembra conoscere crisi, invece, la bolla finanziaria che circonda il mondo del calcio europeo (di Gianfrancesco Turano).
E L’Espresso chiude con una storia d’amore inedita di André Aciman, un’intervista a Licia Troisi di Chiara Valerio, e Greta Scarano che racconta ad Antonia Matarrese quali sogni l’hanno spinta a recitare. Anche Stefano Bartezzaghi racconta una storia d’amore: quella tra Umberto Eco e l’arte, una passione che, a sei anni dalla scomparsa del più illustre collaboratore de L’Espresso, ha ancora molto da regalare ai lettori.