Provaci ancora Woody
A pochi mesi dall’ottantasettesimo compleanno, mentre prepara il suo cinquantesimo film e in occasione dell’arrivo in Italia del suo nuovo libro, Woody Allen si racconta in una rara intervista esclusiva sulla copertina di Robinson, in edicola oggi con Repubblica. Alle domande di Antonio Monda, che lo ha intervistato per noi a New York, Woody risponde senza omettere nulla: il cinema, il politicamente corretto, la caccia alle streghe, la letteratura, l’amore per Manhattan (che emerge anche dagli ultimi, fulminanti racconti riuniti in Zero Gravity, in uscita in Italia per La nave di Teseo) e la faida con l’ex compagna Mia Farrow. Di cui dice: “Non riuscirò mai a perdonarla. Tennessee Williams dice che la crudeltà deliberata è imperdonabile: io mi sforzo di non pensarci, ma quello che ha fatto nei miei confronti è malvagio e premeditato. Le sue accuse sono false, come ha decretato anche la giustizia”. Ancora una volta Allen usa l’ironia come unica arma di fronte al mistero di una vita “piena di solitudine, di miseria, di sofferenza, di infelicità, che disgraziatamente dura troppo poco”.
Nelle pagine seguenti troverete come sempre le recensioni delle novità in libreria, la cronaca da Parigi del processo per la strage del Bataclan firmata da Emmanuel Carrère, e lo spazio dedicato a un autore da riscoprire: questa settimana Giancarlo De Cataldo scrive di Dante Troisi, giudice e scrittore.
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Festival
Jean-Marie Hosatte, The people of Palermo (2021)
La Sicilia è al centro delle pagine dei Festival. Due gli appuntamenti raccontati da Sara Scarafia: a Palermo Una marina di libri e a Ragusa Ad alto volume. Un lungo weekend all’insegna della letteratura, con centinaia di ospiti e dibattiti. Comincia invece in Toscana La città dei lettori: per l’occasione pubblichiamo un racconto della scrittrice uruguayana Fernanda Trìas, autrice di Melma rosa, romanzo distopico che ha anticipato la pandemia. E ancora: un’importante rassegna dedicata al giallo a Napoli, di cui Alessandro Di Nocera ha parlato con lo scrittore Luca Crovi, uno degli ospiti più attesi. Infine, come sempre, una lunga carrellata di appuntamenti in tutta Italia.
Arte
Shomei Tomatsu, Blood & Roses (1969)
Due cani randagi hanno fotografato – e uno fotografa ancora – il ritmo pulsante di Tokyo, le miserie e gli splendori, le solitudini e la folla, l’ordine e il caos della metropoli d’Oriente più misteriosa per lo sguardo occidentale. Il primo è Shomei Tomatsu (1930-2012), fotografo vagabondo, sempre in giro a fissare scene di strada, spesso manifestazioni, proteste, rivolte. L’altro è il pluripremiato Daido Moriyama, ormai 84enne, suo allievo, seguace e amico. Del maestro dice: “Non c’è dubbio che per me tutto abbia avuto inizio con Tomatsu”. Dell’omaggio alla loro opera, al Maxxi di Roma fino al 16 ottobre, scrive Gregorio Botta, mentre Raffaella De Santis traccia il profilo della pittrice Bice Lazzari (1900-1981), che scelse l’astrattismo nell’Italia fascista, con l’ostinazione della grande artista. Oggi, grazie all’archivio e a una mostra alla Richard Saltoun Gallery di Roma, è il momento di riscoprirla.
Libri per ragazze e ragazzi
Una tavola di Raúl the Third da Stuntboy (Rizzoli) di Jason Reynolds
Nome: Stuntboy. Residenza: un anonimo palazzone di una grande città americana. Professione: supereroe. È lui il protagonista della nuova, scoppiettante, fumettosa avventura nata dalla fantasia di uno dei più interessanti scrittori per ragazzi di questi anni, l’afroamericano Jason Reynolds. E se volete farvi un’idea, leggete il gustosissimo estratto dal suo nuovo libro che pubblichiamo, in esclusiva, nelle pagine dedicate ai giovani lettori. E per chi preferisce la narrativa europea, da non perdere le avventure di Isotta, classico olandese tutto da scoprire, finalmente pubblicato in Italia. Come ci racconta Ilaria Zaffino.
Spettacoli
Un momento di 2019 di Ohad Naharin
Il grande coreografo israeliano Ohad Naharin, 69 anni, israeliano, da almeno quaranta smuove le acque della danza con la prestigiosa Batsheva Dance Company: formazione cosmopolita, oltre 30 danzatori, oltre 100 mila spettatori l’anno. Il suo nuovo spettacolo 2019 debutta in Italia il 18 e il 19 giugno, a Orsolina 28, un casale settecentesco a Moncalvo, nel Monferrato piemontese. Anna Bandettini l’ha intervistato per noi.
Fumetti
Una tavola di Trung Le Nguyen per Magic Fish (Tunué)
Questa settimana dedichiamo lo spazio dei fumetti a qualcosa di veramente insolito: un manga nippo-calabrese! Gli autori sono Vincenzo Zurlo per la sceneggiatura e Vincenzo Filosa per il disegno e la parte più “nipponica” della storia. Filosa, già autore nel 2015 di un volume in stile “gekiga” (il fumetto giapponese realistico) intitolato Viaggio a Tokyo, porta avanti un percorso unico. Nel nuovo Cosma e Mito il disegno trionfa con fantastiche doppie tavole. In uno spettacolare inserto bicolore appaiono mostri calabresi come la Dragonara insieme al Tanuki della tradizione giapponese. Nell’intervista a Luca Valtorta, Filosa racconta quali sono i legami tra due mondi apparentemente lontanissimi.
Straparlando
Giuseppe Montesano in un disegno di Riccardo Mannelli
Per Straparlando, Antonio Gnoli intervista questa settimana Giuseppe Montesano, autore di libri monstre come Lettori selvaggi e Baudelaire è vivo. In questo dialogo Montesano svela perché lui, studioso e traduttore di letteratura francese, ha scelto una vita quasi da eremita in Irpinia e un mestiere da professore:
“Mi piace” dice “spingere gli studenti a pensare”.
Il torneo letterario
Sveliamo finalmente su questo numero di Robinson il vincitore del torneo letterario ideato da Giorgio Dell’Arti e dedicato ai graphic novel italiani. All’inizio i titoli erano più di duecento, ma soltanto uno è riuscito ad arrivare alla meta. Scoprite chi è stato premiato dai nostri giudici-lettori sulle ultime pagine del nostro supplemento.
Chiedilo a un libro
Le parole per dirlo
di Michele Smargiassi
Molto prima di George Orwell, c’era chi sapeva imporre la propria narrazione della guerra usando solo, abilmente, il vocabolario. “Pretesero persino di cambiare il consueto significato delle parole in rapporto ai fatti. La temerarietà sconsiderata fu ritenuta coraggiosa solidarietà di partito; la prudenza e cautela, speciosa vigliaccheria; la moderazione, ammantata codardia; l’assennatezza di fronte alla complessità, inerzia verso tutto; l’impetuosa impulsività fu accreditata a un temperamento virile; il riflettere con calma, in nome della sicurezza, a suadente, pretestuosa riluttanza”. È Tucidide, citato da Ivano Dionigi nel suo, recentissimo, Bene