Pulci di notte di Stefano Lorenzetto

Nell’incipit del suo editoriale, collocato d’apertura sulla prima pagina della Stampa, Alessandro De Angelis scrive: «Complice questa stravaganza del Parlamento chiuso causa amministrative (in tempo di guerra) per quindici giorni, la nuova presunta Apocalisse – la politica italiana ama tanto la suspence attorno alle date – è stata fissata il 21 giugno». C’è un solo modo per scrivere suspense ed è quello con la sillaba finale se, non ce. Il sostantivo suspense viene infatti dall’omonimo vocabolo inglese (che a sua volta è derivata dal francese en suspens, cioè in sospeso), come peraltro dovrebbe ben sapere De Angelis, visto che è vicedirettore di una testata, l’Huffpost, nata negli Stati Uniti.

Apprendiamo da Libero che Vittorio Brumotti, inviato di Striscia la notizia, con la sua bici «sfreccia a velocità folle tra alberi, aiuole, marciapiedi giù giù fino alla strada e lungo i rotai del tram». Il gender dilaga.

Alessandro Fulloni si occupa sul Corriere della Sera della baby sitter che a Modena ha scaraventato un bimbo di 13 mesi giù dal balcone del secondo piano: «Dopo la formalizzazione dell’arresto, Monica Santi – minuta, i capelli raccolti in uno chiffon: così la ritrae un video della Gazzetta di Modena mentre entra nella “gazzella” dei carabinieri che l’ha portata in caserma – si trova in carcere in attesa dell’udienza di convalida». E anche in attesa di una seduta dal parrucchiere che le trasformi lo chiffon (tessuto leggerissimo e trasparente, di seta o di fibre sintetiche) in uno chignon (crocchia di capelli raccolti e variamente annodati sul capo).

Titolo dal sito della Stampa: «Incidente di Carmagnola, si è risvegliata la bimba di 8 anni che viaggiava sul sellino del motociclista morto». Il vero miracolo ci sembra il secondo.

Stefano Scacchi su Avvenire canta le lodi del Monza, che ha conquistato la sua prima promozione in serie A, e fa presente che «tra Milanello e Casa Milan non mancano i punti di contatto col passato: Maldini, insieme a Franco Baresi, è stato la bandiera del Milan di Galliani e Berlusconi». Che sussistano punti di contatto fra Milanello e Casa Milan ci pare scontato, considerato che trattasi del centro sportivo dove si allena la squadra rossonera. Forse Scacchi intendeva riferirsi al centro sportivo Monzello dell’Ac Monza. In tal caso avrebbe dovuto scriverlo.

Nel riferire la conclusione della causa per diffamazione vinta da Johnny Depp contro l’ex moglie Amber Heard, il sito del Tgcom 24 di Mediaset scrive: «Sette persone – cinque uomini e tre donne – hanno lavorato al verdetto». Proponiamo di ribattezzarlo Tgcom 23.

Didascalia dalla prima pagina del Corriere della Sera: «Il nuovo missile ipersonico Zircon mentre viene lanciato dalla fregata Gorshkov che naviga nel mare di Barends». Forse ricordiamo male, ma ci pare che non esista sul pianeta alcuna località con questo nome. C’è invece il mare di Barents, porzione del mar Glaciale Artico estesa tra la Terra di Francesco Giuseppe, le Spitzbergen, le coste settentrionali della Norvegia e della Russia e la Nuova Terra, il cui porto principale è Murmansk.

Dalla pagina Facebook della Repubblica: «Biden a Tokyo: “Usa pronti a intervenire militarmente se la Cina invade Taisan”». Sospiro di sollievo a Taiwan.

Titolo dal sito della Stampa: «F1, Ferrari da urlo: pole e prima fila a Monte-Carlo». Nel testo, Stefano Mancini insiste, facendo pronunciare a Sainz (del quale per ben cinque volte omette il nome, Carlos) la seguente frase: «Ho visto appena la bandiera gialla, ho frenato per evitare Perez. Come l’anno scorso, di nuovo un incidente mi impedisce di tentare la pole». Questo modo di esprimersi – come l’altro, «la Champions» – è un obbrobrio, in inglese. Pole (palo), parola che ne precede un’altra, è aggettivo o complemento di specificazione di quella sottintesa, position. Dunque il titolo è traducibile così: «F1, Ferrari da urlo: del palo e prima fila a Monte-Carlo». Privo di senso. Nello stesso modo non si può parlare di «Dei Campioni» e basta, al posto di «Champions League». Per esempio, sul sito di Sky: «La sfilata del Real a Madrid dopo la Champions» (cioè «La sfilata del Real a Madrid dopo la Dei Campioni»). Conclusione. Primo: di un’espressione unica non si dovrebbe omettere nulla. Non è possibile dire «dei conti», in luogo di «resa dei conti». Secondo: se qualcosa si può omettere, è l’aggettivo del nome, non il nome stesso. Possiamo riferirci al «system», parlando dello «star system», ma se parliamo soltanto di «star» un inglese o un americano ci scruteranno perplessi.

Di una preghiera inedita di san Francesco, che sarebbe stata scoperta in un manoscritto conservato nell’Archivo Histórico Nacional di Madrid, dà conto monsignor Felice Accrocca sull’Osservatore Romano. L’erudito arcivescovo di Benevento non incappa nel grossolano errore commesso invece dalla redazione culturale del quotidiano vaticano, che per ben due volte, in prima pagina e all’interno, ha trasformato Archivo in Archivio Histórico Nacional. Resta da sapere come abbia reagito il fumantino editore (di lingua spagnola) del giornale.

Servizio di Francesca Basso (Corriere della Sera) sulle grandi quantità di grano – 22 milioni di tonnellate – bloccate nei silos ucraini e in attesa di essere esportate: «La Romania ha messo a disposizione il porto di Constanza, ma si tratta solo di 90 mila tonnellate al giorno». Ci pare improbabile: Constanza trovasi dall’altra parte del globo, nella Repubblica Dominicana, e per di più a 1.164 metri sul livello del mare. In Romania, sulla sponda del mar Nero, c’è invece il porto di Costanza, senza la prima n.

Dalla pagina Facebook della Repubblica: «Venti euro per una “diretta” da spogliatorio: scoperti hacker che vendevano immagini rubate in case private, palestre e piscine». Non si può dire che fosse un mortorio.

SL

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