Lugi Bosco, Tommaso De Simone e Luigi Traettino… tre “facce pulite” e uomini del “fare”!!!
Quando mancano poco più di due settimane alla presentazione delle liste per il rinnovo di Camera e Senato, i partiti continuano a tessere la tela cercando di incastrare i mosaici di un puzzle molto difficile da comporre. Si, perché con la riduzione dei posti dei parlamentari, è diventato difficile «accontentare» tutti, ma è diventato difficile anche trovare chi è disposto a scendere in campo senza la garanzia di una elezione, vista la confusione che regna anche negli accordi politici a livello nazionale.
PARTITO DEMOCRATICO
Una novità dell’ultima ora sembra la quasi certa candidatura di Tommaso De Simone, presidente della Camera di Commercio di Caserta e vicepresidente nazionale di Union Camere, che ha dato la disponibilità a scendere in campo per un posto al Senato sul collegio uninominale per il Partito democratico. Bisognerà attendere il 20 agosto per avere la certezza, ma a quanto pare De Simone ha già riunito i suoi fedelissimi per iniziare la campagna elettorale. La candidatura del presidente della Camera di Commercio sarebbe stata «sponsorizzata» dal governatore della Campania Vincenzo De Luca. Sempre sul fronte Pd, tiene banco il nome di Stefano Graziano, che sta spingendo per essere il capolista alla Camera sul proporzionale, grazie al sostegno del commissario regionale Boccia e di un rapporto diretto con Enrico Letta. Per Graziano, però, si parla insistentemente anche di una candidatura blindata alla Camera in Calabria. Chi ha fatto più di un pensierino a Roma è il presidente del Consiglio regionale Gennaro Oliviero, che non ha mai nascosto le sue velleità di andare al governo centrale, ma su di lui ci sarebbe un veto dai «piani alti» per via della battaglia portata avanti sulla nomina del segretario regionale. Aspira a un posto anche Camilla Sgambato, che ha ottenuto, nella richiesta di candidatura, il sostegno dei sindaci delle grandi città come Caserta, Capua e Santa Maria Capua Vetere, e di decine di sindaci e amministratori locali, oltre all’appoggio del ministro Andrea Orlando.
FORZA ITALIA
Sul fronte del centrodestra, in attesa di definire le alleanze a livello nazionale, sta lavorando ormai da tempo l’ex sindaco di Piedimonte Matese Carlo Sarro, che spera di ottenere anche stavolta la posizione di capolista al proporzionale della Camera, come accadde nel 2018. Nel collegio uninominale alla Camera Benevento-Matese-Monte Maggiore il candidato del centrodestra dovrebbe essere il sindaco di Puglianello, Francesco Maria Rubano, vice coordinatore regionale di Forza Italia e molto vicino a Martusciello e Tajani. Resta in attesa Massimo Grimaldi, che cinque anni fa ottenne la percentuale più alta in Campania del centrodestra in un collegio uninominale.LA LEGAAcque agitate nella Lega, invece, dove il consigliere regionale e comunale Gianpiero Zinzi attende che il suo partito paghi la «cambiale» per la sua disponibilità a candidarsi a sindaco a Caserta con la promessa di un posto blindato al Parlamento, grazie a una candidatura sul proporzionale alla Camera. Se così non fosse, allora meglio rimanere in Regione e pensare al futuro. Intanto Valentino Grant, coordinatore regionale del partito di Salvini, lavora ad una sua candidatura al Senato nel collegio uninominale Caserta-Benevento, dove potrebbe scontrarsi proprio con il presidente della Camera di Commercio Tommaso De Simone del Pd. Ma i lavori sono ancora in corso e la sua posizione potrebbe cambiare.
ZANNINI
Un pensierino lo sta facendo anche il consigliere regionale Giovanni Zannini, presidente della Commissione Ambiente, che avrebbe ricevuto più di un’offerta per i collegi uninominali camerali. Al momento Zannini resta a guardare, ma difficilmente si candiderà perché non vuole lasciare la Regione, dove ormai ha assunto un ruolo di vertice. Su di lui c’è un pressing di Azione, con Carlo Calenda che sta contattando diverse persone, ma proposte sarebbero arrivate anche da FdI e Forza Italia.
GLI ALTRI
Il partito di Mastella ha già presentato la sua lista di nomi, adesso si è in attesa di definire «Noi di Centro» con chi scenderà in campo il 25 settembre. Il nome più gettonato è quello di Luigi Bosco, assessore del Comune di Caserta, che potrebbe essere candidato nel listino bloccato. Anche Italia Viva è pronta a schierare un casertano, con il consigliere regionale Vincenzo Santangelo, di Maddaloni. Per Fratelli d’Italia i favoriti sembrano essere gli uscenti Giovanna Petrenga e Giovanni Russo, ma anche il consigliere regionale Alfonso Piscitelli è pronto a dare battaglia. Sul fronte del Movimento 5 Stelle, sperano in una conferma Agostino Santillo e Antonio Del Monaco.
L’assessore Bosco pensa alle Politiche Lascerà l’incarico nella primavera 2023
RIPERCUSSIONI IN COMUNE
I lavori per le Politiche sono in pieno corso. Si fanno i conti per verificare non tanto la tenuta del partito o della coalizione quanto il peso specifico in termini numerici. I posti sono pochi ma tra gli aspiranti a un «posto al sole» la voglia di sedere tra gli scranni romani tenta e non poco. Per il momento non ci sono certezze nelle formazioni politiche con le possibili alleanze a livello nazionale che stanno frenando le candidature. Anche il partito di Clemente Mastella ha i suoi calcoli da fare e, seppur il sindaco di Benevento ha annunciato che la squadra è fatta, qualche accorgimento dovrà pur essere attuato. Pare che ci siano in corso incontri per verificare possibili accordi, ma i lavori in tal senso non potranno durare molto: sabato prossimo sarebbe stato indicato come termine ultimo per decidere se scendere in campo da soli oppure all’interno di una coalizione più o meno ampia. Certo i nomi dei candidati – quelli già indicati – non dovrebbero essere un problema, ma dovesse essercene la necessità qualche cambiamento sarà fatto. Intanto, ragionando sul quadro attuale, le elezioni del 25 settembre potrebbero avere ricadute importanti anche sul Comune di Caserta. Luigi Bosco, infatti, candidato con Noi Di Centro nel collegio maggioritario alla Camera, pur non essendoci incompatibilità, potrebbe decidere di lasciare l’incarico di assessore (attualmente è delegato alle Politiche sociali, Promozione turistica e Rapporti con Ente Regione Campania) per una questione di opportunità. Ma questo significherebbe semplicemente anticipare di qualche mese quello che già era scritto nel novembre del 2021 quando ha assunto l’incarico in Comune. Sì, perché in primavera Bosco lascerà il suo posto in giunta per ritornare ad immergersi nel suo lavoro politico: un impegno che pare sia stato assunto proprio con il gruppo politico di cui fa parte. A questo punto Carlo Marino sarà chiamato a decidere il nome del suo sostituto. Il primo cittadino potrebbe individuarne uno esterno, così come fatto con Bosco, oppure decidere di attingere tra i membri della sua squadra. Quest’ultima eventualità non è affatto da escludere e, anche se i tempi sembrano essere prematuri per fare delle ipotesi, e vista anche la candidatura nel listino proporzionale della consigliera comunale Liliana Trovato, non è da scartare l’eventualità che a sedere su una delle poltroncine di assessore sia il consigliere Antonio De Lucia. La sua «promozione» – che comporterebbe anche le dimissioni da consigliere comunale – favorirebbe poi l’ingresso in Assise dell’avvocato Nicola Gentile, primo dei non eletti nella scorsa tornata elettorale. Un pourparler per il momento, ma la scelta dovrà essere fatta prima o poi. E se Bosco dovesse decidere di dedicarsi esclusivamente alla campagna elettorale imminente per questioni di opportunità ma anche per esigenze organizzative, allora per Marino i prossimi mesi sarebbero decisamente faticosi. L’assessore Bosco, infatti, si sta occupando di vari progetti, anche di interesse strategico per lo sviluppo futuro della città di Caserta, e un suo allontanamento metterebbe a rischio, in questo momento, la buona riuscita degli stessi. Sarà forse per questo che Bosco sta procedendo in modo spedito per organizzare alcuni piani? Di certo c’è che il prossimo otto agosto in giunta sarà presentata la proposta del progetto per partecipare al bando indetto dal Ministero del Turismo per attingere al «Fondo in favore dei Comuni a vocazione culturale, storica, artistica e paesaggistica, nei cui territori sono ubicati siti riconosciuti dall’Unesco patrimonio mondiale dell’umanità». Una proposta che poteva essere discussa anche dopo la pausa estiva ma che si è scelto di portare all’attenzione della squadra di Marino prima di andare in vacanza… o prima di mettersi al lavoro per le elezioni
Traettino
Spunta il nome di Luigi Traettino, presidente di Confindustria Campania, tra i possibili candidati del centrosinistra nel collegio della Camera di Caserta. Il leader degli industriali campani, che ha guidato anche l’Unione di Caserta, avrebbe dato la sua dispobibilità dopo le insistenze da parte dei vertici del Pd regionale. Ma la trattativa è ancora in corso con triangolazioni tra Napoli, Caserta, Roma. La scelta comporterebbe una serie di riassetti o sospensioni anche nell’ambito dell’organismo di rappresentanza degli industriali. Dunque, una scelta che se dovesse concretizzarsi avrebbe conseguenze a catena ma soprattutto un forte impatto politico in area casertana, trattandosi di un imprenditore tra i più noti ed esposti. Luigi Traettino è il figlio del pastore evangelico Giovanni Traettino, conosciuto anche per la sua antica amicizia con Papa Francesco.Il nome di Traettino va ad aggiungersi a quello di Tommaso De Simone, presidente della Camera di Commercio di Caserta, la cui designazione per il Senato da parte del Partito democratico e del centrosinistra appare ormai scelta ben definita. Due nomi, De Simone e Traettino, che vengono dal mondo dell’impresa, circostanza che comporta più di una riflessione: il mondo della produzione che scende direttamente in campo in un momento complesso per l’economia, come ha avvertito nei giorni scorsi Beniamino Schiavone, presidente degli industriali di Caserta e successore, appunto, di Traettino alla guida dell’organismo rappresentativo di Terra di Lavoro.Di certo, una accoppiata di nomi che dovrà impegnarsi anche in una difficile partita elettorale perché sui collegi casertani la partita non è affatto scontata. Il peso elettorale del centrodestra è storicamente forte e negli ultimi anni le alleanze trasversali, a cominciare dalle comunali, hanno contato più di altro, una volta in una direzione un’altra volta nell’altra. Per non dire delle stime che i sondaggisti fanno anche sul Movimento cinquestelle, che alle politiche del 2018 si ritrovarono a quota 54 per cento dei consensi. Sebbene dimezzati, i cinquestelle stavolta sono verso il 24-25 per cento, cifra che compromette ogni previsione. Cifre che vanno anche concordate con il ridotto numero dei seggi disponibili nei due rami del Parlamento per effetto della riforma.Se sui collegi continuano a circolare nomi, sul proporzionale il quadro è definito, Stefano Graziano capolista blindato, seguito da Antonella Pepe da Benevento. Sfumata l’ipotesi di una candidatura blindata di Graziano in Calabria dove ha ricoperto importanti incarichi per conto della direzione nazionale del partito e dove avrebbe potuto svolgere un ruolo di collante. Graziano, responsabile del dipartimento Enti locali, è indicato come uno dei registi delle operazioni di equilibrio delle candidature insieme con il commissario regionale dem Francesco Boccia. Sulla sua strada però si ripropone la rivalità già vista alle ultime regionali con l’altro esponente dem Gennaro Oliviero: entrambi sono due catalizzatori di preferenze e Graziano, nonostante il record di voti a un passo da Oliviero, è rimasto fuori dal Consiglio regionale. Oliviero sarebbe dispobibile a correre in un collegio secondo chi ascolta con attenzione le voci di dentro al centrosinistra.
Nello scenario del centrosinistra ci sono anche altri nomi e nodi da essere sciolti. Ci sono Maria Luigia Iodice e Giovanni Zannini che aspettano di capire se possono fare il salto in Parlamento e per conto di quale formazioni oltre che per effetto degli accordi nazionali applicati su Terra di lavoro e anche su Benevento, visto che i collegi hanno città in comune. Il nome di Luigi Bosco, attuale assessore al Comune di Caserta, appare invece tra i più insistenti e comporterebbe un riassetto nella giunta di Carlo Marino soltanto nei prossimi mesi quando Bosco si dimetterebbe per effetto di accordi pregressi. Infine, Enzo Santangelo, renziano di Italia Viva e consigliere regionale, dato in trattativa con i dem per la candidatura. Camilla Sgambato, dirigente nazionale Pd, potrebbe rientrare su un collego uninominale o al terzo posto nel proporzionale al Senato. Insomma, giochi ancora tutti aperti
FONTE: IL MATTINO