Siani, Lorusso: simbolo potentissimo per la lotta alle mafie e alla libertà di stampa

23 September, 2022

Manifesti di protesta nel giorno dell’anniversario dell’omicidio di Giancarlo Siani

Istituzioni e mondo della scuola hanno ricordato oggi 23 settembre 2022 Giancarlo Siani, il giovane giornalista ucciso a Napoli dalla camorra il 23 settembre 1985. Ricordiamo oggi Giancarlo nel 37esimo anniversario della sua morte – ha detto il nipote, Gianmario Siani – ma noi lo ricordiamo tutti i giorni andando nelle scuole e la cosa straordinaria è che spesso gli studenti già lo conoscono, sanno la sua storia, conoscono i suoi articoli e sanno perché è morto, ma soprattutto lo sentono ancora vivo tra di loro. Alle Rampe Siani, nei pressi del luogo dove Giancarlo fu ucciso, i rappresentanti istituzionali hanno deposto corone di fiori. La cerimonia si è svolta alla presenza del ministro per la Salute, Roberto Speranza. Oggi è stato, inoltre, distribuito gratuitamente in edicola da il Mattino Il mio Siani, un libro nel quale è contenuto un intervento del segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso, che qui proponiamo integralmente.

L’INTERVENTO DEL SEGRETARIO GENERALE DELLA FNSI, RAFFAELE LORUSSO

Giancarlo Siani è un simbolo potentissimo per la lotta alle mafie e per la libertà di stampa. Riconsegnare alla comunità, con questo libro, anche l’aspetto privato di questo giornalista, attraverso il ricordo di chi lo ha conosciuto, contribuisce a dare una dimensione più umana alla figura di un giovane cronista rappresentato come un eroe, ma che nei fatti era un ragazzo come tanti, che inseguiva i suoi sogni e amava divertirsi. A differenza di molti, però, Giancarlo, aveva una passione invincibile, qualcosa a cui non avrebbe rinunciato per nulla al mondo: amava questo mestiere, quello del giornalista, più di ogni altra cosa.

Se penso al lavoro di tanti giornalisti, nel nostro Paese e in tutto il mondo, che rischiano la propria vita per denunciare abusi, per svelare intrecci tra criminalità e politica, per raccontare storie, l’unica parola che mi viene in mente è proprio questa: passione. Molti di loro scrivono senza rete, senza la protezione di un grande giornale, senza diritti e senza tutele, a volte anche senza un compenso. L’unica cosa che li spinge a fare il proprio lavoro, come in una missione, è proprio questo sentimento feroce e ineludibile che permette di andare oltre ogni ostacolo, di raggiungere obiettivi inattesi. Nella storia, breve e intensa, di Giancarlo Siani questo aspetto della vita viene rappresentato benissimo. Per questo la sua vicenda umana e professionale è stata e continua ad essere, sempre con più forza, un esempio per tanti giovani. Siamo convinti che questo testo, che viene realizzato e distribuito dal Mattino a 37 anni dal suo omicidio, contribuirà con più forza a trasmettere il valore del lavoro di un cronista coraggioso attraverso la sua umanità.

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Smart working, proroga al 31 dicembre per lavoratori fragili e con figli under 14

23 September, 2022

Smart working fino a fine anno per i lavoratori fragili e per i genitori di figli minori di 14 anni (in questo caso a patto che nel nucleo familiare non vi sia già un genitore che non lavora o che percepisce ammortizzatori sociali). Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge di conversione del decreto Aiuti-bis, diventa efficace la proroga fino al 31 dicembre 2022 del diritto al lavoro agile per queste due tipologie di lavoratori, a condizione che sia compatibile con le mansioni da svolgere. La nuova disposizione normativa si applica anche al settore giornalistico.

Il lavoro agile regolato con legge del 2017, cui si è fatto gran ricorso, nella formulazione emergenziale, nei mesi della pandemia e del lockdown non è una diversa tipologia di rapporto di lavoro, «bensì come ricorda il ministero del Lavoro una particolare modalità di esecuzione della prestazione di lavoro subordinato introdotta al fine di incrementare la competitività e di agevolare la conciliazione dei tempi di vita e lavoro».

La prestazione lavorativa viene eseguita in parte all’interno di locali aziendali e in parte all’esterno, senza una postazione fissa, entro i soli limiti di durata massima dell’orario di lavoro giornaliero e settimanale derivanti dalla legge e dalla contrattazione collettiva. Ai lavoratori in modalità “agile” va garantita la parità di trattamento economico con chi svolge la stessa mansione totalmente in presenza.

PER APPROFONDIRE
Tutti i dettagli di interesse per i giornalisti nella circolare esplicativa predisposta dagli uffici della Fnsi allegata in calce.

(Foto di Kelly Sikkema su Unsplash)

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Fusione delle Edizioni locali in Rcs Mediagroup, il Cdr del Corriere della Sera: «Non sia solo un artificio di bilancio»

23 September, 2022

«Il Cdr del Corriere della Sera ha appreso la sera di martedì 20 settembre dall’azienda del progetto di fusione tra Rcs Mediagroup Spa e Rcs Edizioni locali. La comunicazione è stata data in maniera del tutto inusuale rispetto alla storia dei rapporti sindacali del giornale, che hanno sempre visto una condivisione preventiva, anche informale, in occasione di passaggi così importanti». È quanto si legge in un comunicato sindacale del Comitato di redazione del Corriere.

«Il Corriere della Sera proseguono i rappresentanti dei giornalisti ha appena superato uno stato di crisi con prepensionamenti e uscite a vario titolo e il Cdr chiederà con forza che l’ingresso annunciato di 100 giornalisti delle Edizioni locali diventi lo strumento per un rilancio e consolidamento sul mercato italiano e straniero, e non un artificio di bilancio aziendale. Il Cdr, però, non può fare a meno di stigmatizzare le mancate risposte, a tutt’oggi, sull’assunzione di due colleghe (inserite nella lista allegata allo stato di crisi), chiesta più volte negli ultimi mesi, e sulla mancata stabilizzazione di alcuni precari».

Il progetto di fusione, incalza il Cdr, «comporterà un esame congiunto dei conti sui quali il Comitato di redazione vigilerà attentamente. Il Cdr ha, intanto, chiesto un incontro urgente al Direttore per conoscere il nuovo piano editoriale della testata e per avere conferme che non sarà stravolta l’organizzazione del lavoro e all’azienda per conoscere quello industriale. Senza questi passaggi, e senza una chiara e trasparente esposizione dei motivi e dei traguardi di questa operazione, i giornalisti del Corriere della Sera concludono i rappresentanti sindacali sono pronti a intraprendere ogni azione per la tutela dei posti di lavoro e della qualità del giornale nel rispetto dei nostri lettori».

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Trentasette anni senza Giancarlo, il Mattino distribuisce il libro “Il mio Siani”

22 September, 2022

Dal Ministro della giustizia Marta Cartabia al regista Marco Risi, al segretario generale della Federazione nazionale della Stampa italiana, Raffaele Lorusso, dallex calciatore del Napoli Ciro Ferrara allattore Alessandro Siani. Ci sono le testimonianze di numerosi personaggi della cultura, dello sport, dello spettacolo, della magistratura, del giornalismo e della società civile nel nuovo volume, Il mio Siani, che il quotidiano Il Mattino darà in omaggio ai suoi lettori venerdì 23 settembre 2022 per ricordare Giancarlo Siani nel 37esimo anniversario della sua morte per mano della camorra. Anche il Sindacato dei giornalisti ha deciso di contribuire, come già è successo lanno scorso, a questa pubblicazione.

La presentazione del volume si è svolta stamane nella Sala degli Angeli dellUniversità Suor Orsola Benincasa, sede dal 2003 della prima Scuola di Giornalismo del Mezzogiorno peninsulare con unaula intitolata nel 2008 proprio a Giancarlo Siani. Per discutere dei temi del libro cerano il Rettore del Suor Orsola, Lucio dAlessandro, il direttore de Il Mattino, Francesco De Core, il presidente della Fondazione Pol.i.s, Don Tonino Palmese, il curatore del volume Il mio Siani, Pietro Perone e il presidente della Fondazione Giancarlo Siani, Gianmario Siani. Nel corso dellincontro ci sono state anche le testimonianze di due degli oltre duecento allievi della Scuola di Giornalismo Suor Orsola Benincasa (Ciro Cuozzo de Il Riformista e Gennaro Di Biase de Il Mattino) che negli ultimi ventanni hanno seguito la lezione sempre viva del pensiero e dellazione professionale di Giancarlo Siani (essere giornalista è sentire lingiustizia del mondo sulla propria pelle, è schierarsi dalla parte della verità, è denuncia, è ricerca, è curiosità, è approfondimento).

Nelle aule del Suor Orsola, non solo in quella a lui dedicata da quasi tre lustri, la memoria degli insegnamenti di Giancarlo Siani è quanto mai viva ha sottolineato il Rettore Lucio dAlessandro – ed è tenuta costantemente in vita dalle lezioni dei tanti giornalisti giornalisti, come li avrebbe definiti lui, che da ventanni guidano il percorso formativo biennale dei nostri giovani praticanti con una specifica vocazione al giornalismo dinchiesta.

Il mio Siani – Dal taccuino alla Mehari: le immagini indelebili del giornalista giornalista che ancora vive in redazione

Giancarlo Siani era una stella rara di quelle che alla luce del
sole non scompaiono ma anzi sono luce pura. La sua onestà è la
bandiera che sventola ancora forte nel vento della libertà.
Un esempio che ha influenzato tanti ragazzi. Ed anchio, che allanagrafe mi chiamo Alessandro Esposito, nel suo cognome, diventato il mio nome darte, ho ritrovato una strada un percorso che mi ha cambiato. Perché in fondo a tutti noi è ancora forte la voglia di brillare. La sintesi dellintervento dellattore e regista Alessandro Siani rappresenta il senso e lobiettivo del nuovo volume de Il Mattino dedicato a Giancarlo Siani: raccontare quanto il suo martirio sia stato fecondo esempio per generazioni di giovani, non solo giornalisti.

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Casagit, riunione a Napoli con presidente e direttore

21 September, 2022

Riunione della consulta nella sede campana della Casagit presso il Sindacato unitario giornalisti della Campania, alla presenza del presidente Gianfranco Giuliani e del direttore Francesco Matteoli. È stata loccasione per parlare del futuro della Cassa sanitaria, dellestensione dei servizi offerti anche ad altre categorie e del ruolo degli uffici delle Associazioni regionali di stampa. Erano presenti il segretario del Sugc, Claudio Silvestri, il presidente dellOrdine dei giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli, i tre componenti della consulta Giuseppe Caporaso, la fiduciaria Marisa La Penna e Mario Zaccaria e il funzionario Mauro Fellico che sarà sul territorio il braccio operativo per la commercializzazione.

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Premio di giornalismo “Francesco Landolfo” 2022, ecco il bando

21 September, 2022

Scade il prossimo 31 ottobre il bando di partecipazione alla undicesima edizione del premio di giornalismo “Francesco Landolfo”. Indetto da Ordine dei giornalisti della Campania, Sindacato Unitario Giornalisti della Campania, quotidiano “Roma” e Arga Campania, il premio vuole valorizzare le intuizioni e l’impegno di Francesco Landolfo fondatore dell’Arga Campania, vicedirettore del “Roma” e segretario dell’Ordine dei giornalisti della Campania nella formazione dei giovani colleghi e premia i migliori servizi giornalistici sui temi di ambiente e natura, agricoltura e agroalimentare, territorio e ricerca scientifica in Campania. I vincitori delle tre sezioni (carta stampata, radio-televisione, web) riceveranno un assegno di mille euro e una targa. Dal 2018 l’Arga assegna anche un riconoscimento intitolato alla memoria del giornalista Gianpaolo Necco. Tutte le informazioni sul sito www.premiofrancescolandolfo.com

Premio di giornalismo “Francesco Landolfo” 2022

XI Edizione

BANDO

ART. 1

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Minacce a Sandro Ruotolo, la solidarietà del SUGC

21 September, 2022

Il Sindacato unitario giornalisti della Campania esprime solidarietà al collega Sandro Ruotolo, attualmente impegnato in campagna elettorale nel difficile territorio del Vesuviano, per le minacce subite. Farai la fine di tua sorella, gli hanno scritto sui social, facendo riferimento evidentemente all’omicidio della cugina Silvia Ruotolo, vittima innocente della camorra. Sandro è già costretto a vivere sotto scorta per le intimidazioni dei clan casalesi arrivate a seguito delle sue inchieste giornalistiche con le quali ha illuminato territori da sempre dominati e saccheggiati dai clan.

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