LUIGI BOSCO PRENOTA UNO SCRANNO IN EUROPA CON IL BENEPLACIDO DI ZANNINI
E’ Passato poco più di un mese dalle dimissioni di Luigi Bosco dall’incarico coordinatore regionale del partito di Clemente Mastella “Noi di Centro’. Un addio amaro seguito, più che ad una sconfitta elettorale, alla voglia di “tornare al passato” che, per Luigi Bosco è soprattutto un ritorno al civismo e ai territori. Non è un mistero. II Luigi Bosco “politico” nasce con una associazione territoriale, Terra del Sud, nel 2011. Da li l’ascesa del politico casapullese diventato un punto di riferimento del vasto campo moderato, almeno di quello che si è trovato ‘aggregato” a partire dal 2015, alla figura di Vincenzo De Luca più che a quella del centrosinistra. Bene, il ritorno al civico avviene con “Sud al Centro – riformisti in Europa che Bosco ha annunciato ieri. Un progetto vasto, come spiega a Cronache, che nasce dalla sua annunciata candidatura alle prossime elezioni europee. Un progetto dunque che coprirà tutta la circoscrizione dell’Italia Meridionale e che è lo stesso Bosco a spiegarci.
” Il modello che stiamo seguendo e quello di creare un bagaglio di contenute e di proposte per l’approdo partitico finale che avverrà con la mia candidatura alle elezioni europee. E’ un percorso che vogliamo iniziare con tutte quelle persone che non hanno a cuore solo gli interessi di un partito ma quelIi del territorio.
Tanti i temi di cui la nuova associazione promette di interessarsi dalla sanità alle questioni dell’energia e della svolta green. L’intenzione, però, non è quella di creare un partito personale da schierare nelle amministrazioni locali.
“In alcuni contesti non è da escludere che possa nascere uno o più gruppi consiliari legati alla nuova associazione politica ma – spiega a Cronache Bosco – il nostro obiettivo è quello di avere adesioni di amministrazioni ma anche di altri movimenti e gruppi associativi, tanto in Campania, quanto in Puglia, Calabria e nel resto del Sud.
Il percorso è tracciato, a dicembre è prevista l’assemblea fondativa dell’associazione e, da li, il lavoro di allargamento e radicamento.
“Non dobbiamo creare un partito che sarebbe questione semplice, l’obiettivo è quello di conoscere quali sono le problematiche comuni che legano i nostri territori e immaginare soluzioni condivisibili. Avvieremo und campagna di ascolto, di raccolta dati, esperienze e suggerimenti nelle regioni del Mezzogiorno al fine di mettere in piedi una proposta politica semplice ed efficace che costituirà il nostro piano di lavoro per le elezioni europee del 2024. Saranno 19 mesi inensi, che affronteremo con l’entusiasmo e la determinazione che hanno scandito la nostra azione politica in questi anni. Dopo tanti passi di lato, ora un passo in avanti, tutti assieme”.