Francesco Russo su Rai Uno martedì alle 21,25
L’attore sammaritano nelle vesti del figlio idraulico in “Filumena Marturano” e a gennaio la serie “Call My Agent Italia”-
A sinistra Francesco Russo accanto a Massimiliano Gallo –
Continua in punta di piedi (nemo profeta in Patria) il travolgente e strepitoso successo dell’attore sammaritano Francesco Russo che passa da film di successo come “Tuttapposto”, alla serie Rai dell’ ”Amica Geniale”. Attualmente ha terminato di girare per Rai Uno un classico napoletano. Domani martedì 20 dicembr su RAI UNO in prima serata, ci sarà la classica Commedia di Eduardo De Filippo “FILOMENA MARTURANO”, prodotta dalla RAI UNO FICTION E PICOMEDIA, diretto da Francesco Amato (Imma Tataranni) e girata a Napoli, con protagonisti: Vanessa Scalera, Massimiliano Gallo, Francesco Russo (fa la parte del figlio “idraulico”), Giovanni Scotti, Massimiliano Caiazzo e Nunzia Schiano.
Nel mese di Gennaio 2023 uscirà la Serie di sei episodi “CALL MY AGENT ITALIA”, la nuova serie SKY ORIGINAL, remake del cult francese Dix Pour Cent prodotta dalla PALOMAR è in esclusiva su SKY e NOW, diretta da Luca Ribuoli. Con Maurizio Lastrico, Michele Di Mauro, Sara Drago, Marzia Ubaldi (nella parte degli agenti) e Francesco Russo (assistente a Maurizio Lastrico), Sara Lazzaro, Paola Buratto, Kaze che tra gli agenti e assistenti, avranno il compito di dover risolvere le problematiche delle star nelle loro tragicomiche problematiche da risolvere in ciascun episodio, nei panni di loro stessi: Stefano Accorsi, Paola Cortellesi, Matilda De Angelis, Pierfrancesco Favino, Corrado Guzzanti e Paolo Sorrentino avranno il compito dì dare filo da torcere agli agenti e ai loro assistenti.
IERI “LA REPUBBLICA” HA DEDICATO UNA INTERA PAGINA A “FILUMENA MARTURANO” ELOGIANDO IN MODO PARTICOLARE L’ATTORE SAMMARITANO FRANCESCO RUSSO
“’E figlie so’ figlie”, “non si pagano”. Eduardo ci fa una lezione, non c’è differenza tra le creature messe al mondo. Ma da drammaturgo sublime sa bene che per far scattare l’intreccio narrativo i tre personaggi figli di Filumena Marturano devono essere quanto più diversi l’uno dall’altro. Riccardo è camiciaio e sciupafemmine, Michele si sposa giovane, è idraulico e già padre di tre bambini, l’altro Umberto è studente, giornalista, squattrinato e raffinato. Lo spettatore inquieto rimane inchiodato alla sedia. E così sarà anche martedì alle 21,25 su RaiUno con il film tv tratto dalla commedia di De Filippo. La versione diretta da Francesco Amato è interpretata da Vanessa Scalera, la nuova Filumena, e Massimiliano Gallo nel ruolo di Domenico Soriano, nel cast da Nunzia Schiano a Marcello Romolo.
I tre figli sono tre promesse della recitazione: Riccardo è lo stabiese Massimiliano Caiazzo, 26 anni, protagonista nella serie Mare Fuori, che ha mosso i primi passi da attore con Gianfelice Imparato nella sua scuola di cinema Mèliès; Michele è Francesco Russo, attore di Santa Maria Capua Vetere, 29 anni, miserabile padrone della fabbrica della serie L’amica geniale; Umberto è Giovanni Scotti, 26 anni, napoletano, laurea in lettere moderne e in pianoforte al Conservatorio a San Pietro a Majella, che vedremo in Mare Fuori 3 e The Equalizer 3. «Quando ho girato Filumena Marturano – racconta Massimiliano Caiazzo – contemporaneamente giravo un film a Roma. Dopo due settimane di set Napoli torno a Roma, un mio collega mi dice: “sei cambiato, sei diventato proprio un uomo”. E io mi sentivo diverso, è stato Eduardo a cambiarmi, Filumena Marturano è un testo eccezionale. Girare questo film mi ha segnato. Come si studiano D’Annunzio e Montale a scuola andrebbe letto anche Eduardo». Caiazzo ha creato il suo Riccardo pensando alla sinuosità di un gatto randagio. «Ho costruito il personaggio dimenticandomi dei riferimenti del passato – racconta – ho pensato a Riccardo come a un essere umano che ha vissuto fino a un certo momento con una sua verità, poi gli si sgretola tutto e scopre che quella verità è un’altra. Il personaggio cambia totalmente, c’è un mutamento emotivo, all’inizio è chiuso, scontroso poi dopo c’è l’accettazione e il riconoscimento di Filumena come madre». Vedremo Caiazzo al cinema accanto a Lello Arena nel film Piano piano e nella serie Disney Uonderbois nel ruolo del munaciello dei sotterranei di Napoli con Serena Rossi e Nino D’Angelo.ù
Francesco Russo, cresciuto tra i registi drammatici e comici, tra i suoi maestri all’Accademia Silvio D’Amico c’è stata Anna Marchesini, attore con Ficarra & Picone a teatro in Le rane di Aristofane racconta: «Michele è l’unico figlio di Filumena di estrazione proletaria dal punto di vista marxista». Russo, formazione da adolescente al Teatro Garibaldi con Enrico Ianniello e Tony Laudadio aggiunge: «Michele deve faticare per arrivare a fine mese e sfamare i figli, è davvero proletario. È quello che più può comprendere la scelta della madre, il suo passato da ex prostituta e la fatica di sopravvivere. Ha un desiderio fisico di abbracciarla». Russo, che vedremo anche nella serie Call My Agent con un cast da Paolo Sorrentino a Matilda De Angelis a Corrado Guzzanti, spiega: «Anche io ho dimenticato le grandi interpretazioni del passato, come quella di Aldo Giuffré. I ragazzi dovrebbero conoscere Eduardo e dovrebbero santificare il suo pensiero».
Giovanni Scotti, che ha appena girato con Denzel Washington The Equalizer 3 tra Atrani e Napoli, è in vece Umberto, il figlio “artista”: «Ha la sensibilità del poeta nel senso cechoviano del termine – racconta – è il più povero e si ipotizza il più giovane anche se Eduardo non specifica l’età dei tre e lascia questa ambiguità. È importante fare opere del genere in tv: mentre giravo il film mi sono reso conto che i miei coetanei e anche quelli più piccoli non conoscono Eduardo». E aggiunge: «Sono cresciuto con le commedie di Eduardo, faccio questo mestiere anche grazie a lui, ho una certa reverenza nei suoi confronti, ho sentito la responsabilità di interpretare il ruolo. Ho cercato la mia verità, come avrebbe fatto Umberto, sono andato a cercare la sua storia, sono andato nei luoghi di Napoli che lo potevano appartenere, come la ruota degli esposti alla Real Casa dell’Annunziata. È stato bello lavorare con Denzel Washington, un sogno. Conoscere Eduardo non significa diventare più colti ma capire la vita, ci aiuta a comprendere la difficoltà del vivere, ha scritto di temi universali. Anche se le famiglie sono cambiate, le dinamiche che lui racconta sono rimaste identiche perché autentiche».