A cura di Lara Crinò, 14 gennaio 2023
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Il Vangelo secondo Scorsese
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Alla figura di Gesù, Martin Scorsese ha dedicato un film, L’ultima tentazione di Cristo, negli anni Ottanta. Ma sulla copertina di Robinson, in edicola oggi con Repubblica, il regista premio Oscar ci regala una lettura davvero speciale: una sceneggiatura inedita incentrata sulla figura di Cristo, nata dalle conversazioni con il direttore di Civiltà Cattolica Antonio Spadaro in occasione dell’uscita del libro di Spadaro Una trama divina. In queste pagine inedite, Scorsese torna alla figura sacra che lo guida fin dall’infanzia e alla New York che ama, e con il suo sguardo da maestro della cinepresa accosta il Gesù pasoliniano e i ricordi di un viaggio al monastero di Santa Caterina, nel Sinai. In copertina anche una nota di Spadaro sulla sua amicizia con Scorsese e la prefazione che papa Francesco ha scritto per Una trama divina: un invito a scrittori e registi affinché si impegnino a raccontare il messaggio dell’uomo di Nazareth. Invito che Scorsese ha raccolto, da vero fuoriclasse del cinema. Nelle pagine successive trovate le recensioni alle prime novità in libreria nel nuovo anno, e lo spazio dedicato a un autore da riscoprire: Arrigo Cajumi in un ritratto di Bruno Quaranta. Potete scriverci a robinson@repubblica.it e seguirci sui nostri social: Instagram (@robinson_repubblica), Twitter (@Robinson_Rep) e TikTok (@robinsonrepubblica).
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Nelle pagine dedicate a TikTok, questa settimana Sara Scarafia sfata un pregiudizio, ossia che i giovani amanti della lettura, i booktoker che si ritrovano sulla piattaforma, amino solo mistery, fantasy e romance. E ci racconta che gli influencer amano sì la letteratura di oggi, ma anche i classici, persino quelli proposti solitamente a scuola durante il liceo, e talvolta contribuiscono a farli conoscere a chi ancora non li ha letti. Un esempio? Uno, nessuno, centomila. E non è un caso isolato: Da La coscienza di Zeno a Il fu Mattia Pascal, sono tanti i titoli dei grandi autori che i ragazzi riscoprono dialogando in rete.
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Lastra di marmo con un’aquila che afferra una lepre (XI-XII secolo, Museo di San Martino, Napoli)
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I bizantini. Luoghi, simboli e comunità di un Impero millenario (al MANN di Napoli fino al 13 febbraio, a cura di Federico Marazzi) è una mostra storico-archeologica. Vuole dare al visitatore un’idea dell’immenso mosaico culturale, politico, simbolico della basileia romano-bizantina in cui la sapienza filosofica ellenica si saldò con la tradizione giuridica e amministrativa romana. Una formidabile compagine che rese Bisanzio per undici secoli la superpotenza politica, economica, militare del Mediterraneo geografico. Si propone di accompagnare il visitatore in una “navigazione verso Bisanzio” e allinea allo scopo manufatti di estrema suggestione visiva, provenienti dall’Italia e dal Vaticano ma anche dagli straordinari musei della Grecia: dall’icona di sant’Anastasia Pharmakolytria di Naxos al missorium argenteo di Aspar. E poi sculture, capitelli, epigrafi; avori, croci, enkolpia, gemme, gioielli; monete, sigilli; ceramiche. Silvia Ronchey l’ha vista per noi.
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Libri per ragazze e ragazzi
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Un’illustrazione di Sarah van Dongen per La barca delle stelle (Clichy) di Elena Levi e Mathilde Tourbillon
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Il 2023 è l’anno zero della sostenibilità. Quello in cui tutti, adulti e bambini, siamo chiamati a orientare le nostre vite, i nostri comportamenti, verso un maggiore rispetto dell’ambiente e verso una maggiore cura per il pianeta che ci ospita. E tra i paladini di questa svolta green, come leggerete sulle nostre pagine dedicate a ragazze e ragazzi, c’è proprio lui, Geronimo Stilton, l’autore italiano più letto nel mondo con i suoi 182 milioni di copie vendute. Il topo-giornalista-detective, idolo dei bambini, rinnova la sua collaborazione con Robinson, firmando una volta al mese – sotto la testata del suo “stratopico” giornale, L’Eco del Roditore – un’intervista sul tema. Si comincia proprio su questo numero, all’insegna della cucina di qualità, con una chiacchierata con Franco Pepe, maestro pizzaiolo e paladino di un approccio sostenibile ai fornelli e non solo. Completa la nostra offerta vietata ai maggiori un racconto scritto da Elena Levi, coautrice di un bellissimo albo illustrato che parla di amicizia e di crescita. E che a noi regala una mappa ragionata dei più imperdibili romanzi classici di formazione.
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Nelle pagine degli Spettacoli Arianna Finos ha intervistato il premio Oscar per La favorita Olivia Colman: ora l’attrice torna con Empire of Light, dove interpreta un personaggio ispirato alla madre del regista Sam Mendes, direttrice di una sala alle prese con la depressione. E a Robinson confessa: “Ho sentito grande responsabilità nell’interpretare la mamma di Sam. Ma lui ha grande intelligenza emotiva, ti fa sentire che non puoi fare niente di sbagliato. Lui è stata la mia principale fonte di ricerca, mi mostrava sul set i gesti, i dettagli, i segnali del cambio di un ciclo di umore, cose che aveva imparato nell’infanzia cercando di scandagliare lo stato d’animo della madre”.
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Black Panther, l’eroe Marvel che ha ispirato il film antirazzista
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Questa settimana nei Fumetti ospitiamo un personaggio d’eccezione, C.B. Cebulski, editor in chief della Marvel, che racconta a Luca Valtorta come funziona oggi la “casa delle meraviglie”. La reazione al Covid, il lockdown che ha portato il pubblico a riscoprire libri e fumetti e la nuova sincronia fra tutti i settori, dal fumetto al cinema ai videogiochi. Infine, l’altra faccia di Cebulski, da sempre grande talent scout responsabile di aver scoperto molti talenti italiani. E non è finita, perché tra i prossimi otto “Stormbreakers”, i nuovi artisti su cui punta la Marvel a livello mondiale per il 2023, ben due sono italiani. Leggete Robinson per scoprire chi sono.
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Franco Arminio in un disegno di Riccardo Mannelli
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Nello Straparlando Antonio Gnoli dialoga con l’astrofisico Massimo Capaccioli. Per tutta la vita si è occupato di galassie: si è laureato a Padova con Leonida Rosino il 16 luglio 1969, giorno del lancio dell’Apollo 11. Amico di Margherita Hack, ha avuto come maestro de Vaucouleurs. E oggi dice: “Scienza e religione non si intersecano. Ma io sono un ateo agitato”.
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Donatien-Alphonse-François De Sade lo fa dire al lubrico Dubourg, nelle primissime tra le cinquecento pagine di La nuova Justine, affinché l’ingenua ragazzina capisca subito in quale mondo vive: “Quando gente come noi dà, è per ricevere”. Noi: gli uomini. La lezione patriarcale sul carattere del maschio che il Divin Marchese impartisce alle donne è spudoratamente sincera: “La virtù, che tanto sbandierate, non serve a niente. Avrete un bell’inchinarvi ai suoi altari, il suo inutile incenso non vi nutrirà di certo: la cosa che meno lusinga gli uomini, quella alla quale danno meno importanza, quella che più altamente disprezzano, è la castità nel vostro sesso. Oggi, figliola mia, si apprezza solo ciò che rende o che procura piacere; e di quale profitto o di quale godimento può essere per noi la virtù delle donne?”. Tutto il MeToo è già stato scritto quasi tre secoli fa dall’Omero dei suoi bersagli: “La reputazione di un uomo liberale, pronto a far l’elemosina, generoso, non vale, neppure nel momento della maggior soddisfazione, il più modesto piacere dei sensi”.
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