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Stipendi differenziati per i professori: sì o no?
Nel corso di questa settimana, il mondo della scuola è andato in subbuglio per le parole del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, che mercoledì ha proposto stipendi più alti per i professori, ma soprattutto una differenziazione tra quelli di chi insegna al Nord e chi al Sud per colmare la carenza di docenti del Settentrione.
«Chi vive e lavora in una regione d’Italia in cui più alto è il costo della vita potrebbe guadagnare di più», ha dichiarato il ministro proponendo una potenziale soluzione alla carenza di insegnanti che affligge le regioni del Settentrione. Un’idea che non è stata ben accolta dal sindaco di Napoli ed ex ministro dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi: «Esiste già un grande trasferimento da Sud a Nord, da anni si sale per cercare lavoro. Se si dovessero pagare di più i professori che lavorano sopra l’Emilia, si renderebbe il Meridione un deserto».
L’idea di Valditara potrebbe funzionare, spiega a Open l’economista dell’Università di Milano Paola Parravicini, che da anni si occupa di scuola e sul tema ha scritto diversi articoli accademici. Parravicini, però, invece dell’aumento diretto sullo stipendio, propone come possibile soluzione uno sgravio fiscale. «Una delle grosse differenze tra le grandi città del Nord e quelle del Sud è il prezzo dell’affitto», spiega l’esperta. «Per ovviare al problema si potrebbe dare agli insegnanti uno sgravio fiscale pari alla differenza tra gli affitti – ad esempio – di Milano e di Caserta». «In questo modo – continua la docente – si ridurrebbe il rischio di abbandono del Meridione temuto da Manfredi».
I problemi del rooming-in (e della sanità italiana)
Quello che è accaduto lo scorso 7 gennaio all’ospedale Pertini di Roma, dove un neonato di 3 giorni è morto tra le braccia della madre che lo stava allattando, ha riacceso i fari sul cosiddetto «rooming-in». Tale pratica permette alla madre del bambino di restare insieme 24 ore su 24 durante la permanenza in ospedale. L’argomento ha dimostrato di essere tanto caldo quanto divisivo: mentre molti sottolineano i benefici di un’intimità tra madre e figlio, diverse donne hanno raccontato di aver vissuto un’esperienza traumatica
E allora come evitare un drammatico epilogo come quello avvenuto tra i corridoi del Pertini? Come offrire adeguate cure e attenzioni alle donne anche dopo la gravidanza?
Dopo la morte di Gianluca Vialli, stroncato da un tumore contro cui combatteva da tempo lo scorso 6 gennaio, il mondo del calcio è tornato a interrogarsi sulla questione del doping, che già era riemersa con la morte di Siniša Mihajlović, anch’essa per tumore, lo scorso 16 dicembre. Ci si domanda se queste e altre gravi patologie possano essere state causate dalla grande quantità di farmaci che veniva assunta dai calciatori negli anni ‘80, ‘90 e 2000. Specialista in cardiologia, in medicina dello sport e in medicina interna, l’ex portiere della Fiorentina Lamberto Boranga è in grado di parlare dell’argomento sul doppio binario di chi è stato atleta prima e medico poi, e tuttora punto di riferimento per molti pazienti.
Bere vino anche in quantità moderate fa male alla salute? Secondo la comunità scientifica, sì. Le bevande alcoliche rappresentano la terza causa di morte e disabilità della popolazione adulta. Secondo il presidente della Società Italiana Alcologia Gianni Testino, quindi, le etichette che l’Irlanda si appresta a introdurre sulle bottiglie per informare i bevitori dei rischi che corrono non sono una demonizzazione o un attacco all’Italia, come alcuni le hanno percepite nel nostro Paese. «Si sta solo dicendo la verità», sentenzia Testino.
Nei giorni scorsi era nata la polemica attorno al via libera dell’Ue alla normativa, accentuata dal dibattito tra la ricercatrice Antonella Viola e l’infettivologo Matteo Bassetti. Viola sosteneva che i danni causati dall’alcol sono inevitabili, anche bevendo moderatamente. Bassetti le ha risposto fotografandosi con un calice di rosso in mano, accusandola di fare allarmismo. Nel frattempo, l’Ue ha allontanato comunque l’ipotesi che la legge irlandese possa essere riflessa in una normativa europea, per la gioia dei grandi Paesi produttori vinicoli, come l’Italia e la Francia.
Scienza, satira e musica nelle interviste della settimana
Nel corso di questa settimana vi abbiamo portato anche diverse altre interviste.
In occasione dell’uscita del loro speciale nei cinema, abbiamo parlato con Il Terzo Segreto di Satira. Di cosa? Inclusione, ambiente, politicamente corretto, e diritti.
Parteciperà all’edizione 2023 di Sanremo, ma prima del 2021 non ne aveva visto uno. «perché partecipava Madame, mia amica». Ha solo 20 anni, ma è già una delle figure cardine della scena pop italiana. All’anagrafe è Arianna del Ghiaccio, ma su Spotify è Ariete. Anzi ARIETE. Qui la sua intervista.
Come andrebbe comunicata la scienza? Spesso ci sono due lati, ma quasi mai hanno entrambi lo stesso peso. Il recente dibattito sul vino ne è un esempio. In molti si sono appassionati allo scambio tra Antonella Viola e Matteo Bassetti, ma in un certo senso, la diatriba non ha ragione di esistere, perché come abbiamo visto all’inizio di questa newsletter, la comunità scientifica nel suo insieme è concorde: il vino, come tutte le altre bevande alcoliche è cancerogeno.
Proprio di divulgazione scientifica abbiamo parlato con Ruggero Rollini, allievo di Piero Angela e tra i protagonisti di Superquark+.
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Dalla redazione di Open
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