Lucia Annunziata nell’editoriale di prima pagina sulla Stampa: «L’aspra aura di questo sentimento decisivo nella vita degli umani, sprigionava dalle rughe profonde». Metti una sera a cena e una virgola fra soggetto e verbo. Poche righe più avanti: «Un viaggio che potrebbe essere stato l’ultimo di un uomo, una stretta di mano per decisioni che dovrebbero essere state urgenti, sono rimaste impigliate nel carosello di questi sorrisi, congratulazioni e promesse». Torna la virgola fra soggetto e verbo ma, soprattutto, viaggio è maschile e stretta (o decisioni) è femminile, quindi, poiché con soggetti di genere diverso prevale la concordanza del verbo al maschile, bisognava scrivere rimasti impigliati.
•
Incipit di Marco Bellizi sull’Osservatore Romano: «La fondazione dell’Ente Nazionale Idrocarburi nel 1953, fu il coronamento di un lungo cammino avviato da Enrico Mattei». In fatto di virgole, deve aver preso lezioni da Lucia Annunziata.
•
«E loro saranno lì, a esibire Benigni come si fa con i panda al circo», scrive Alessandro Sallusti, direttore di Libero, nel suo editoriale in prima pagina, riferendosi agli esponenti della sinistra. È un’ipotesi che ci sentiamo di escludere. Il panda, sia quello rosso sia quello gigante, fa parte da 50 anni di una specie protetta ed è divenuto l’emblema stesso degli animali in via d’estinzione (è anche il simbolo del Wwf). Come tale, non è mai stato utilizzato nei circhi, essendo severamente tutelato dalla Cites (Convention on international trade in endangered species of wild fauna and flora), il Trattato internazionale siglato a Washington nel 1973 per proteggere la flora e la fauna selvatiche dal sovrasfruttamento a scopo commerciale ed evitare che il traffico internazionale metta le specie in pericolo di estinzione. Senza contare che in Italia la legge 53 del 22 aprile 2021 contempla «uno specifico divieto di importazione, conservazione e commercio di fauna selvatica ed esotica (…) nonché l’introduzione di norme penali volte a punire il commercio di specie protette».
•
Didascalia dal Corriere della Sera: «Re Carlo III, 74 anni con la regina consorte Camilla, 75, hanno partecipato a un incontro». In mancanza di una virgola dopo «anni», sembra che facciano 74 anni in due. E il verbo è sbagliato: andava al singolare. Didascalia alla carlona, anzi alla Carlona.
•
«Il secondo volume è opera di Richard Franklin Bensel, professore di “Government” all’Università di Cornell», scrive Sabino Cassese sul Sole 24 Ore. Duole dover riprendere per la seconda volta nel giro di appena 15 giorni il giurista, ex ministro ed ex giudice della Corte costituzionale, ma non esiste nessuna Università di Cornell. Esiste invece l’Università Cornell (Cornell University) di Ithaca, New York, ateneo privato attivo dal 1865 e intitolato al cofondatore Ezra Cornell, uomo d’affari che creò la Western Union, promosse la costruzione della prima linea telegrafica degli Stati Uniti e fu senatore dello Stato di New York nel quadriennio 1864-1867.
•
L’Osservatore Romano presenta così il podcast Il Pastore Benedetto, prodotto dalla Radio Vaticana e da Vatican News: «Raccogliere i fotogrammi dei numerosi incontri e abbracci fra Papa Francesco e il Papa emerito, tra il 2013 e il 2023, aiuta invece a capire come Casa Santa Marta e il monastero Mater Ecclesiae non sono mai stati lontani». Aiuta anche a capire i misteri della risurrezione, visto che Benedetto XVI è morto nel 2022 (per non parlare del congiuntivo mancante: siano, non sono).
•
Nella rubrica satirica Minimum pax, sulla Stampa, Luca Bottura persevera nelle semplificazioni grossolane, con la speranza di strappare facili sorrisi: «Meloni ha spiegato che l’autonomia differenziata punta a costruire un’Italia unita e coesa. Che è tipo puntare a un’alimentazione sana e bilanciata attraverso impacchi di sugna». La sugna è la massa di grasso formatasi intorno ai rognoni del maiale, che si liquefà per ottenere lo strutto. Nell’Italia contadina gli impacchi con la sugna erano considerati rimedi contro l’artrosi e gli ematomi. Tirarli in ballo in riferimento all’alimentazione, per di più sana e bilanciata, è come ricorrere allo spirito di patata. Nella medesima puntata, Bottura incappa in un’inesattezza: «La curiosità: dopo l’eloquente intervento in parlamento sulla vicenda Cospito, Carlo Nordio lascia la politica e si dà al teatro. Sostituirà Brachetti nel suo prossimo spettacolo di mimo». Improbabile: Arturo Brachetti è un attore trasformista e illusionista con 350 personaggi nel suo repertorio, erede del grande Leopoldo Fregoli. Nessuno dei due artisti si è mai dedicato a spettacoli di mimo.
•
Secondo il sito del Corriere della Sera, nella quarta serata del Festival di Sanremo vi sarebbe stato il seguente duetto: «Will con Michele Zarrillo – Cinque giorni di te e di me di Michele Zarrillo». Cinque giorni di me e di te mescola Cinque giorni di Zarrillo con Mille giorni di me e di te di Claudio Baglioni. Fritto misto (indigesto) alla ligure.
•
Titolo dalla prima pagina del Fatto Quotidiano: «Calenda incolpa gli elettori / M5S riparla di 3° mandato». Titolo a pagina 4, stessa edizione: «I 5Stelle sconfitti senza big riparlano dei due mandati». Dopo qualche pagina il mandato si accorcia.
•
Dalla rubrica Clamoroso di Anteprima: «Ernesto Che Guevara, quando fu ucciso, aveva al polso un Rolex: il Gmt Mayster ref. 1675, con bracciale Oyster e ghiera nera». I «rolexisti» inorridiscono: si chiama Gmt Master, come correttamente riportato sul Corriere della Sera da Fabrizio Roncone. Il quale però sbaglia anche lui parlando di ghiera: trattasi infatti di lunetta girevole bidirezionale graduata sulle 24 ore.