«Vino ed eccellenze come riscatto del territorio». Il vice sindaco di Casal di Principe a Vinitaly per il libro sull’Asprinio di Aversa: al PalaExpo con l’autore Scognamiglio e il maestro Beppe Vessicchio
Caserta / Verona 5 aprile – «Il riscatto di un territorio deriva anche e soprattutto dalle potenzialità delle eccellenze nostrane e locali come il vitigno dell’Asprinio o la mozzarella di bufala Campana Dop, protagonisti rispettivamente nella produzione di vini e latticini di alta qualità». E’ un passaggio dell’introduzione del vice sindaco di Casal di Principe, Mirella Letizia, assessore con delega all’ambiente e al territorio – amministratore appassionata e competente che lavora da tempo per migliorare la sua comunità – presente lo scorso 3 aprile nella sala Vivaldi del PalaExpo di Vinitaly, alla presentazione del libro dal titolo «Asprinio d’Aversa», Racconto di un matrimonio felix di 3000 anni fa», con l’autore professor Michele Scognamiglio.
Le prefazioni della pubblicazione sono invece del Maestro Beppe Vessicchio e di Antonio Medici. All’evento è stato invitato anche il presidente degli enologi Riccardo Cotarella mentre altri illustri esperti hanno fatto scoprire questo vino unico e inimitabile, frutto di un sistema di allevamento innovativo e antico allo stesso tempo, che unisce tradizione e modernità in un unico bicchiere. La degustazione è stata curata da «Cantine Bonaparte» che produce il vino ottenuto dalla coltivazione di uva Asprinio con il sistema ad alberata in abbinamento a pioppi secolari, in collaborazione con l’enologo Umberto Trombelli. L’azienda, che si trova a Casal di Principe (Caserta), sottolinea l’importanza della sostenibilità ambientale e della valorizzazione paesaggistica nella produzione di questo pregiato vino. Ospiti, tra gli altri, il presidente della Camera di Commercio di Caserta, Tommaso De Simone e il presidente del Consorzio Vitica, Cesare Avenia. L’Asprinio, in particolare, è un vitigno autoctono che rappresenta una preziosa risorsa per il territorio, grazie alle sue peculiarità organolettiche e alla sua capacità di adattarsi alle condizioni climatiche locali.