S&P promuove l’Italia: rating e outlook stabile di Innocenzo Orlando –

L’agenzia “Standard&Poor’s” ha confermato il rating BBB/A-2 per l’Italia con outlook stabile, nell’ambito dell’ultima revisione  del merito di credito dei vari paesi dell’Eurozona.
In attesa del giudizio di Moody’s e Fitch, Standard & Poor’s non declassa dunque il nostro Paese, che si conferma attratttivo per gli investimenti.
La valutazione tutto sommato positiva dovrebbe influenzare anche una progressiva riduzione dello spread tra il BOT a 10 anni italiano ed il Bund tedesco.
L’Italia è aperta e ricca ma sta sperimentando tendenze demografiche che hanno implicazioni di finanza pubblica e per la crescita economica. Mentre il debito pubblico è elevato, il debito del settore privato non finanziario (famiglie più imprese) è tra i più bassi del G7 (pari al 106% del PIL alla fine del primo trimestre del 2023). Approfittando dell’intensificazione del risparmio del settore privato, il Dipartimento del Tesoro italiano si sta sempre più orientando ai mercati retail (piccoli investitori privati).
S&P prevede che la crescita rallenterà allo 0,9% nel 2023, leggermente al di sopra dell’obiettivo del governo dello 0,8%. L’impatto dello shock inflazionistico e dell’inasprimento delle condizioni creditizie persisterà nel 2024, prima che la crescita economica riprenda oltre l’1% nel 2025.