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SAN CIPRIANO D’AVERSA (CE). TENTA DI STRANGOLARE LA MOGLIE CHE SI E’ RIFIUTATA DI DARGLI I SOLDI PER ACQUISTARE STUPEFACENTE. 35ENNE ARRESTATO DAI CARABINIERI.
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SAN CIPRIANO D’AVERSA (CE). TENTA DI STRANGOLARE LA MOGLIE CHE SI E’ RIFIUTATA DI DARGLI I SOLDI PER ACQUISTARE STUPEFACENTE. 35ENNE ARRESTATO DAI CARABINIERI.
Erano quasi pronti per sedersi a tavola per la cena quando si è scagliato sulla moglie stringendole le mani al collo per strangolarla. La pronta reazione della donna ha evitato il peggio.
E’ accaduto a San Cipriano d’Aversa (Ce), dove un 35enne del posto, a seguito del rifiuto della moglie di consegnargli 50 euro per acquistare lo stupefacente, in presenza del figlio minore, le si è avvicinato stringendole le mani al collo tentando di strangolarla.
La vittima, allo scopo di divincolarsi dalla morsa ha afferrato una forchetta dalla tavola imbandita e ha colpito l’uomo all’altezza dell’orecchio sinistro così costringendolo a mollare la presa.
Riuscita a scappare, si è rifugiata a casa della cognata, che abita nello stesso edificio, avvisando i carabinieri.
Quando sono giunti sul posto i militari dell’Arma hanno notato e fermato l’uomo all’esterno dell’abitazione mentre si stava allontanando.
L’aggressore, nei cui confronti già pende un procedimento penale per un analogo episodio verificatosi nel maggio scorso è stato tratto in arresto e condotto presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere (CE).
DA FUOCO A UN 43ENNE GHANESE E SCAPPA. RINTRACCIATA E DENUNCIATA DAI CARABINIERI.
E’ accaduto ieri sera Castel Volturno (CE), dove una 54enne originaria della Nigeria e residente a Cardito (NA), verosimilmente per motivi passionali, ha dato fuoco a un 43enne del Ghana residente a Castel Volturno.
La donna presentatasi presso l’abitazione dell’uomo, approfittando che la porta d’ingresso era socchiusa è ivi entrata e una volta giunta nella camera da letto dove l’uomo stava riposando, ha cosparso il pavimento e il corpo della vittima di liquido infiammabile, appiccando il fuoco con un accendino. Al termine del raid è fuggita.
Una vicina di casa della vittima, udite le urla di dolore, è intervenuta chiamando il 118 che, giunto sul posto, ha allertato i carabinieri.
L’ustionato è stato condotto presso il locale presidio ospedaliero “Pineta Grande”, dove è tutt’ora ricoverato in prognosi riservata, ma non in pericolo di vita.
Ai militari dell’Arma che lo hanno sentito l’uomo ha raccontato quanto accaduto.
La donna, rintracciata presso la sua abitazione, è stata denunciata per lesioni personali aggravate.