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GIALLO DI ARCE – PROCESSO CONTRO I MOTTOLA/ CHIARIMENTI DEL POOL TECNICO DELLA DIFESA MOTTOLA SULL’UDIENZA DEL 12 FEBBRAIO 2024
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GIALLO DI ARCE – PROCESSO CONTRO I MOTTOLA/ CHIARIMENTI DEL POOL TECNICO DELLA DIFESA MOTTOLA SULL’UDIENZA DEL 12 FEBBRAIO 2024
L’impianto accusatorio contro i Mottola, già autosconfessato nel 2015 quando ritenne Tuzi non attendibile e non credibile, è risorto miracolosamente grazie all’intuizione-illazione “Porta della caserma CC di Arce arma del delitto / mezzo lesivo”.
Intuizione sicuramente da prendere in considerazione, ma da scartare applicando logica, scienza, intelligenza e freddezza…
Chiariamo che la porta non è l’arma del delitto e che su questa interessante intuizione, però “falsa/fallace/non veridica/errata” è stato impostato l’impianto accusatorio. Da qui tre consulenti del pubblico ministero (militi dell’Arma che prestano servizio presso i Ris di Roma) hanno analizzato i nastri che legavano il capo di Serena concludendo, avventatamente ed apoditticamente, che i 28 frammenti lignei rinvenuti sui nastri sono stati esplosi dalla porta al momento dell’impatto sui capelli di Serena: garantiamo che la conclusione dei Ris strombazzata dalla propaganda colpevolista è quanto meno “non esatta”…
Ebbene, abbiamo dimostrato (l’ing. Cosmo Di Mille, il prof. Giorgio Bolino e io) che la conclusione dei tre CTPM è sbagliata, che hanno commesso terribili e imperdonabili errori metodologici matematici-statistici, che hanno sbagliato nell’applicare due formule statistiche, che sono stati inghiottiti dalla smania dell’équipe fissatasi su falsi colpevoli.
Uguale fallacia la troviamo nelle conclusioni del CTPM l’anatoma patologa Cristina Cattaneo e del suo staff, laddove MAI E POI MAI l’ipotetica dinamica di Serena sbattuta/spinta/scaraventata contro la porta potrà essere dimostrata, ciò per un motivo assoluto: trattasi di DINAMICA IMPOSSIBILE COSÌ COME IPOTIZZATA.
Il dr Enrico Delli compagni, giusto per parlare senza limiti, ha dimostrato che Santino Tuzi venne “messo in mezzo” e che mai vide entrare Serena in caserma, motivando l’inattendibilità e la non credibilità del suddetto.
Nessun depistaggio da parte del m.llo Mottola, i Mottola sono innocenti. Martedì 22 febbraio in aula la seconda fase delle consulenze.