“I nostri compiti”.Libro di Iliyn che ispira Putin

di Bartolomeo Valentino*

Ilyin sintetizza le sue idee in un libro intitolato “I nostri compiti”, a cui Putin ogni tanto si riferisce e che aveva regalato anche alla cerchia dei suoi collaboratori più stretti. insieme ad altri cento libri di sociologia e filosofia. Già abbiamo accennato, in un articolo precedente, come fu  Putin ad organizzare  il trasferimento delle spoglie di Ilyin, morto in Svizzera, a Mosca. Ed è curioso ricordare che al momento della risepoltura al  monastero di Mosca il capo della Chiesa russa era un uomo ex agente del KGB (Fbs dopo). Ilyin ritiene che la Storia sia iniziata con un peccato originario così grave da condannare  l’umanità alla sofferenza. Di questo peccato, tuttavia, non è colpevole l’uomo contro un altro uomo, ma è “Dio per aver creato il mondo”. La vita è infelice e caotica non per colpa del conflitto di classe, come pensano i marxisti, ma perché il creato di Dio è conflittuale in maniera irreversibile. Occorre la redenzione. L’unica totalità è quella di Dio”.A parere del filosofo la patria di Dio era la Russia. E da qui deve partire la rivoluzione per affermare la totalità divina. Pertanto ,il mondo sarebbe stato salvato dalla Russia non dal fascismo, ma con il fascismo. Dunque Putin starebbe impersonificando, anche attualmente, la figura del Redentore. E non a caso ha promosso modifiche costituzionali che gli consentirebbero di essere protagonista a vita nella Federazione Russa. Infatti, con queste modifiche la Russia avrebbe abdicato al principio della successione. Siamo al concetto di “democrazia gestita”, per cui le elezioni non hanno  più significato di espressione della volontà del popolo ma sono un semplice rituale. E’ partendo da questi principi di Ilyin che Putin, già a partire dal 2012, ha praticamente abolito i confini legali della Federazione russa, definendo la stessa non come Stato, ma come “una condizione spirituale” che dà, quindi, un’altra giustificazione teorica  alla guerra  contro l’Ucraina, iniziata già  nel 2014 .Putin, ormai, si erge anche nel 2022 a Redentore (gosudar) che spunta dal nulla e destinato a far diventare grande  il popolo russo. Per Putin l’Occidente è corrotto e governato da lobby anche di ebrei. Attualmente va imposto un nuovo Impero Euroasiatico con capitale naturalmente Mosca. La stessa invasione dell’Ucraina trova  fondamento giustificativo in un concetto ribadito dal Ministro Lavrov (condiviso da Putin), secondo cui lo Stato può intervenire per proteggere chiunque considerasse rappresentante della propria cultura. Siamo alle stesse argomentazioni utilizzate da Hitler nella seconda guerra mondiale per giustificare l’annessione dell’Austria, per invadere la Polonia, per dividere la Cecoslovacchia. Argomentazioni a cui ricorse Stalin nel 1939 per invadere la Polonia e annettere  nel 1940 l’Estonia, la Lettonia, la Lituania.

*già Professore di Anatomia II Università di Napoli-Cultore di Morfopsicologia e Linguaggi Extraverbali