Un riconoscimento prestigioso e meritatissimo per un intellettuale raffinato e colto che ha dedicato la vita alla cultura, all’arte, alla divulgazione.
È il premio “Montale Fuori casa” che quest’anno andrà a Giorgio Agnisola, critico, scrittore, studioso casertano di fama internazionale che «ha saputo – come si legge nella motivazione – intessere il dialogo tra arte e sacro sia attraverso l’approfondimento scientifico sia attraverso l’insegnamento universitario.
Il suo approccio al mondo delle arti nel segno della bellezza come espressione dello spirito ha aperto nuovi orizzonti di conoscenza e di speranza». Laureato in ingegneria meccanica, Agnisola si è, comunque, dedicato da sempre anche alle arti e alla letteratura.
Nel campo della critica è noto per i suoi approfondimenti sull’arte sacra contemporanea e soprattutto per una lettura dei maestri del Novecento in chiave antropologica e spirituale. Dal 1983 al 1995, ha operato nei Paesi francofoni d’Europa, nell’ambito degli accordi internazionali, come consulente di arte moderna e contemporanea.
È membro dell’Associazione internazionale critici d’arte. Tra le mostre di rilievo internazionale da lui realizzate “Il simbolismo in Belgio”, Palazzo reale di Caserta (1985), “Alberto Magnelli” (2012) e “Alberto Burri” (2014), presso la Pinacoteca comunale di Gaeta che ha anche diretto, “Aligi Sassu”, (2019), allo “Spazio Comel” di Latina, dove presiede da un decennio il Premio internazionale Comel; “Rosso Guttuso” (2017) alla fondazione “La Malfa” di Catania; “Carlo Montarsolo” (2022), alla Galleria nazionale d’arte moderna di Roma.
È tra i fondatori della Scuola di alta formazione di arte e teologia della Pontificia Facoltà di Napoli che ha condiretto dal 2006 al 2019. Oggi è professore emerito di Arte sacra e Beni culturali della facoltà per le Scienze estetico-teologiche. Dirige il periodico AT, ed è il fondatore del percorso di formazione VisioDei.
Significativo è il suo impegno come collaboratore di importanti testate. Il premio “Montale fuori di casa” è uno dei più significativi premi italiani. Prende spunto dal libro omonimo (“Fuori casa”, appunto edito nel 1969) di Eugenio Montale, che fu anche cronista culturale, viaggiatore.
Per essere in sintonia con i contenuti del testo, i premi vengono assegnati nella città del premiato. Tra i vincitori delle passate edizioni Flavio Caroli, Franco Cardini, Claudio Magris, Paolo Rumiz, Vittorino Andreoli, Dacia Maraini, Beppe Severgnini, Massimo Gramellini, Ferruccio De Bartoli, Vito Mancuso.
E ora, grazie ad Agnisola, il premio approda a Caserta, dove, sabato 13 aprile, nella biblioteca del Palazzo dei vescovi, alle ore 10, si terrà la cerimonia di premiazione con la partecipazione, oltre, ovviamente, dello stesso Agnisola, di Giovanni Gazzaneo, coordinatore “Luoghi dell’Infinito”, Massimo Mirto, docente Issr di Capua, Adriana Beverini, presidente “Premio Montale Fuori casa”.
La manifestazione, moderata dalla giornalista Lidia Luberto, si chiuderà con la letture di testi di Eugenio Montale (fra cui la poesia ispirata dalla Reggia) a cura di Massimo Santoro e Rita Saviano.