Caserta – Oltre 1300 confezioni di profumo realizzate nei laboratori del profumiere Alfonso Piscitelli e che erano state sequestrate nel 2007 in quanto erroneamente ritenute «falsi», sono state restituite dall’autorità giudiziaria di Roma all’imprenditore di Santa Maria a Vico e al suo collega Alfonso Martone dopo l’ennesima battaglia giudiziaria. I prodotti erano custoditi nel deposito della Guardia di Finanza di Caserta e sono in condizioni ottimali, tant’è che verranno venduti e ma il ricavato sarà devoluto in beneficenza alle associazioni che curano bambini indigenti e malati oltre al comando interforze. Si tratta l’ennesimo dissequestro in quanto l’imprenditore casertano – bersagliato da anni da grandi multinazionali – ha sempre chiarito che non sono copie ma essenze al gusto di fragranze note.
Si tratta di un’altra storia che Piscitelli inserirà in un docufilm di una produzione televisiva italo francese che sarebbe in procinto nei prossimi mesi di realizzare una serie tv sulle vicissitudini del maestro profumiere il quaqle da decenni lotta contro le multinazionali dei cosmetici. Dopo tutti questi anni, si domandano in molti, chi risarcirà l’imprenditore? La risposta è quasi scontata: nessuno. E non è la prima volta che Piscitelli riceve un danno del genere. Intanto lo attaccano chiedendo i sequestri delle sue fragranze e sull’interpretazione della legge sui marchi ma lui, imprenditore nel ramo dei profumi da oltre trenta anni, nonostante gli ostacoli va comunque avanti ottenendo assoluzioni e dissequestri delle confezioni di profumi che spesso vengono sigillate nei mercatini, empori e mercerie di quasi tutta la penisola.