Federfarma ha pubblicato, agli inizi di maggio 2024, il report “LA FARMACIA ITALIANA 2024” . Risponde  l’esperto Franco Cocozza 

 

l Rapporto sulla Farmacia è una iniziativa congiunta di Cittadinanzattiva[3] e Federfarma che si sono impegnate per la realizzazione annuale di un’analisi in grado di restituire la fotografia

dell’evoluzione della farmacia in Italia.

Si tratta di un documento articolato che ha come unico scopo quello di offrire una panoramica completa del settore in Italia, con particolare riferimento all’operato delle circa 20mila farmacie private iscritte a Federfarma.

Alla realizzazione della VI edizione del “Rapporto Annuale sulla Farmacia” hanno partecipato 1.500 farmacie e 4.000 cittadini (il 42,6% di essi è affetto da almeno una patologia cronica).

La raccolta dei dati tramite specifici questionari si è svolta da luglio a settembre 2023.

Il contenuto del report è organizzato in sezioni tematiche e capitoli riguardanti tutti gli specifici aspetti del settore. Tra questi, viene posta una particolare attenzione al rapporto con il pubblico e le iniziative di responsabilità sociale, a dimostrazione dell’impegno delle farmacie verso la collettività. A ciò si aggiunge l’accessibilità del servizio, con dati sulla capillarità della rete farmaceutica e sulla sua evoluzione nel tempo.

Non mancano, poi,  nozioni sull’Azienda Farmacia intesa in tutte le sue sfaccettature: struttura proprietaria e organizzativa; dati occupazionali; caratteristiche strutturali ed economiche con un’attenzione particolare alla situazione delle farmacie rurali.

Nel report vi è anche una sezione dedicata alla distribuzione del farmaco dove si prendono in esame i diversi canali distributivi e l’impatto delle liberalizzazioni sul settore. Viene dato, infine,  spazio anche alla E-Pharmacy dove si  illustra il livello di informatizzazione delle farmacie e i servizi innovativi erogati. Infine, uno sguardo sulle prospettive future e gli sviluppi attesi del ruolo delle farmacie nel sistema sanitario.

Leggendo i Report emergono particolari aspetti rilevanti che si intende segnalare. Per gli approfondimenti si rimanda al testo pubblicato che risulta senza dubbio esaustivo in ogni sua parte.

Rapporto cittadino-farmacia

Dall’analisi emerge che il 50,1% dei cittadini sceglie sempre la stessa farmacia, per il rapporto di fiducia.

Il livello di fidelizzazione è ancora più solido (53,3% contro il 46,2%) tra le persone affette da patologia cronica.

I servizi maggiormente offerti in farmacia sono: monitoraggio dei parametri (misurazione

della pressione: 97,7%; misurazione del peso: 83,2%); prenotazione di farmaci e altri prodotti da ritirare (88,5%); test/analisi di prima istanza quali l’esame della glicemia (81,6%), del colesterolo (78,4%), dei trigliceridi (73%); CUP (77,4%); telemedicina (65,5%).

Per quanto riguarda i cittadini, i servizi a maggiore fruizione sono la prenotazione di farmaci e altri prodotti da ritirare in farmacia (86,5%), il tampone Covid-19 (76,8%), il monitoraggio dei parametri (46,3%), il CUP (38,7%) e le preparazioni galeniche 34%).

Il Rapporto 2023 dedica un focus specifico ai servizi di prevenzione e screening e alla medicina di genere.

Il 44% delle farmacie intervistate si è detto impegnato sul tema della medicina di genere: la metà dei cittadini coinvolti dalle farmacie in campagne di prevenzione e screening lo conferma, ma permane un 22,7% di persone che non ha piena consapevolezza dell’argomento. Per il 90,6% dei cittadini la farmacia è il contesto idoneo a realizzare questo tipo di iniziative.

Un dato sconfortante è quello della collaborazione fattiva tra Farmacia e SSNN.

Ad oggi solo il 15,7% delle farmacie viene coinvolto in specifiche iniziative o programmi di

collaborazione con le autorità sanitarie (nazionali, regionali e/o locali) per la raccolta di

dati o la realizzazione di studi sull’uso degli antibiotici e più in generale sull’antimicrobico-resistenza.

Per quanto riguarda i cittadini, più della metà (53,8%) dichiara di essere ben informato sull’argomento, il 13% ammette invece di non sapere cosa sia; a questo dato si abbina un ulteriore 33,1% che riferisce di averne sentito parlare ma di non conoscerne i dettagli, tantomeno le implicazioni.

Accessibilità del Servizio

Le cose vanno decisamente meglio quando si analizzano i dati riguardanti l’Accessibilità del Servizio offerto dalle farmacie.

l numero delle farmacie continua ad aumentare anche a seguito dei concorsi straordinari e alle nuove aperture.

Il rapporto effettivo farmacie-abitanti è superiore a quello previsto dalla legge (pari a una farmacia ogni 3.300 abitanti). Questo perché le farmacie sono presenti anche nei centri abitati con poche centinaia di abitanti e perché le Regioni hanno sfruttato la possibilità, prevista dalla legge, di aprire farmacie in zone disagiate e mal collegate, indipendentemente dal numero di abitanti.

 

 

 

 

 

Le farmacie rurali

In Italia operano oltre 7.200 farmacie rurali, cioè farmacie situate in comuni o centri abitati con meno di 5.000 abitanti, che assistono una popolazione di oltre 10 milioni di abitanti.

Un terzo delle farmacie esistenti, quindi, opera in piccoli comuni.

Di queste, 4.400 sono farmacie rurali sussidiate, cioè farmacie situate in località con meno di 3.000 abitanti, che servono complessivamente oltre 5 milioni di persone.

Si tratta di farmacie che, per la loro funzione di presidio sanitario unico e indispensabile sul territorio e per il fatto di operare in zone disagiate e con bacini di utenza ridotti, ricevono un sussidio dalle Regioni (di entità variabile a seconda delle norme varate a livello regionale). Delle farmacie rurali sussidiate, 2.000 operano in centri con meno di 1.500 abitanti e servono quasi 2 milioni di persone, in gran parte anziani.

 

 

Dati Economico-Strutturali

Nel Rapporto 2024, sono evincibili, poi, dati economici di sicuro interesse per gli operatori del settore.

Oltre il 60% delle farmacie è oggi gestita in forma societaria.

La quota restante (poco meno del 40%) è gestita sotto forma di ditta individuale.

 

 

 

I farmacisti titolari di farmacia e soci di società titolari di farmacia sono complessivamente 21.700 (elaborazione Federfarma su dati ENPAF al 31 dicembre 2023): il 55% è costituito da donne.  L’età media è 56 anni.

Vi sono poi circa 400 farmacisti associati in partecipazione e oltre 2.000 farmacisti collaboratori di impresa familiare. L’età media è 48 anni.

La situazione è in continua evoluzione per gli effetti della Legge annuale sulla Concorrenza 2017, che ha introdotto la possibilità per le società di capitale di essere titolari di farmacia e consente la creazione di catene di farmacie.

 

L’Occupazione in Farmacia

Stante ai dati i SOSE e ENPAF, il numero degli addetti complessivi operanti nel settore, si aggira a circa 99Mila unità di cui 75Mila sono rappresentati dai dipendenti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LA SITUAZIONE ECONOMICA

Il fatturato complessivo

Il fatturato delle farmacie è composto per il 56 per cento da farmaci con ricetta (di fascia A,

cioè, a carico del SSN, e di fascia C, cioè a carico del cittadino).

Tale quota di fatturato negli ultimi anni è in calo, soprattutto a seguito dei tagli apportati alla spesa farmaceutica convenzionata e alla diffusione dei medicinali equivalenti, che hanno prezzi più bassi rispetto a quelli coperti da brevetto. Il calo di fatturato, nei mesi più critici dell’emergenza sanitaria, si è esteso anche al settore commerciale. Dopo il calo del 2020, il fatturato è risalito nel 2021, nel 2022 e nel 2023.

 

 

 

Il fatturato medio di una farmacia, per l’anno 2022 si attesta a euro 1.216.866,00.

[1] Federfarma è la federazione nazionale che rappresenta oltre 18.000 farmacie private convenzionate con il SSN. Parte integrante di Federfarma è il SUNIFAR che rappresenta le farmacie rurali.

 

[2] Fonte: https://www.federfarma.it/Documenti/farmacia_italiana2024.aspx

 

[3] https://www.cittadinanzattiva.it/

 

Antonietta casapulla Rti d’Alessio Anagni servizi sanitari integrati