Caserta, porta il cellulare in assistenza e gli svuotano il conto di 87mila euro: acquistata anche una Bmw

di Piero Rossano 

Avviso di conclusione indagini nei confronti di quattro persone: dopo aver rubato l’identità digitale di una donna sono entrati nel rapporto di quest’ultima aperto con Banca Intesa

 

Quattro persone, ( MARIO CENTORE, 38 ANNI DI CASERTA; CARLO DI COSTANZO, 36 ANNI, DI RECALE; TOMMASO ANGELINO, 60 ANNI DI SAN MARCO EVANGELISTA, E ANGELI PISANO, 35 ANNI DA CASERTA)  tra cui tecnici informatici, risultano formalmente indagati con le accuse di frode informatica, accesso abusivo ad un sistema informatico e ricettazione nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Napoli scaturita dalla denuncia di una donna che aveva portato il suo smartphone in assistenza: dal suo conto bancario erano spariti 87mila euro che, hanno accertato le indagini, erano già stati in parte spesi per vari acquisti online e finanche come acconto per l’acquisto di una Bmw X6. I quattro raggiunti da avviso di conclusione indagini sono tutti residenti tra Caserta e provincia.

L’ufficio dei pm di Napoli, che indaga per competenza territoriale sulle frodi informatiche, contesta ad uno di loro in particolare, un casertano di 38 anni, di aver posto in essere «più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, intervenendo senza diritto sui dati esistenti all’interno del sistema informatico di Banca Intesa  (…) dopo aver rilevato fraudolentemente dal predetto cellulare i codici di accesso dall’account personale della persona offesa». All’uomo si contesta di «aver effettuato tre bonifici da tale conto verso conti postali a sé intestati (per complessivi 77 mila euro)», «effettuando altresì numerosi acquisti on line con carta di credito associata al conto della persona offesa (per oltre 10 mila euro). L’aggravante, nei suoi confronti, è quella del furto dell’identità digitale e con abuso di prestazione d’opera.

 

La truffa nei confronti della vittima, una cittadina dell’Est europeo redidente in Italia, sarebbe stata perpretata nel giro di diverse settimane. L’indagato di Caserta, in particolare, è stato riconosciuto autore di una serie di bonifici nei confronti delle altre tre persone raggiunte come lui da avviso di conclusione indagini e dell’acquisto di una Bmw X6 usata, dapprima intestata a sua madre e successivamente rivenduta.  A lui e agli altri tre indagati, infine, si contesta la circostanza di aver posto in essere una serie di condotte tendenti a «trasferire in attività economiche, finanziarie, imprenditoriali o speculative il denaro» prelevato dal conto corrente della donna «in modo da ostacolarne concretamente l’identificazione della sua provenienza». La Procura di Napoli valuta la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti dei quattro che sono assistiti dagli avvocati Nello Sgambato e Raffaele Pucci.

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