Mario Eutizia, il 47enne badante «fai-da-te», fermato a Caserta il 22 agosto scorso con la grave accusa di omicidio aggravato dopo aver chiesto l’intervento dei carabinieri e confessato di aver ucciso quattro persone anziane che accudiva, tra la Campania ed il basso Lazio, trasformandosi in «angelo della morte» è pronto a ribadire la «sua» verità anche davanti al gip. L’udienza di convalida è fissata per questa mattina nel carcere di Santa Maria Capua Vetere: Eutizia, assistito dagli avvocati Gennaro Romano e Antonio Daniele, si siederà di fronte al gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Alessandra Grammatica, per dare ancora una volta dettagli e spiegazioni sulla sua terribile confessione, convinto della bontà della propria scelta, fatta per «per pietà e misericordia cristiana» nei confronti dei suoi assistiti, anziani e sofferenti, e consegnatosi per essere aiutato «a non uccidere più».

 

LA DECISIONE

Le sue dichiarazioni avevano convinto il pm Annalisa Imparato a firmare un decreto di fermo che ora passerà al vaglio del gip, il quale sarà chiamato a decidere non solo sulla conferma della misura cautelare in ordine al delitto contestato, ma anche sulla competenza degli uffici giudiziari sammaritani dal momento che, se fosse vero il racconto del badante, potrebbero essere trasmessi gli atti ad almeno altre due procure.

Dagli atti emerge che «negli ultimi dieci anni, nonostante non avesse alcun titolo professionale abilitante», l’indagato – divorziato, con una figlia e senza fissa dimora – ha svolto le mansioni di badante ed anche di infermiere «in diversi comuni dell’Italia centrale e meridionale». Non si sa con precisione quanti e quali siano: nel decreto di fermo vengono citati Latina e poi Casoria, vicino a Napoli, e Vibonati, nel Salernitano.

Il badante ha saputo indicare i nomi delle vittime ma entrambe le salme sarebbero state cremate, circostanza che rende impossibile svolgere accertamenti ulteriori. Agli anziani avrebbe somministrato dosi massicce di anti-tumorali usati da lui stesso in quanto sofferente di identiche patologie.

GLI AVVERTIMENTI SU TELLOWS

Intanto, si scopre che già dal dicembre del 2021, il suo nome era indicato come «truffatore» su Tellows, una piattaforma web mondiale che avverte sulla base di segnalazioni libere di altri utenti di truffe subìte, utenze sospette da cui partono pubblicità moleste e altro. Una community sempre in continuo aggiornamento sulla quale il nome e cognome del badante e 2 suoi numeri telefonici viene più volte segnalato come inaffidabile. Alcuni utenti avrebbero ricaricato la sua carta postepay (quindi entrando in possesso dei suoi documenti) per acquisti mai andati in porto, proposti da Eutizia in alcuni casi a nome della ex moglie sul marketplace di un noto social, in questo caso ai danni di una persona di Campobasso. L’ultima segnalazione risale all’aprile di quest’anno e riguarda un utente che nel forum lancia un avvertimento: «gira come badante truffando i vecchietti».

di Biagio Salvati da Il Mattino

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