Atti

La nota di Melillo a Cantone: “La Gdf sponsorizzò Striano”

Accessi abusivi – Il Procuratore Antimafia ai pm di Perugia: “Durante una colazione con l’allora Comandante Zafarana, il gen. Sirico mi parlò del finanziere”

19 Settembre 2024

C’è qualcosa che va chiarito nei rapporti triangolari tra la Procura Nazionale Antimafia, il Comando della Guardia di Finanza e il finanziere Pasquale Striano, distaccato per anni alla Dna come capo di fatto del gruppo sulle segnalazioni di operazioni sospette (Sos) ai fini antiriciclaggio, divenuto famoso per l’indagine di Perugia. Inchiesta nata dalla denuncia del ministro Guido Crosetto per gli accessi abusivi nelle banche dati che, per l’accusa, sarebbero stati fatti da Striano e sarebbero poi confluiti in un articolo del Domani del 27 ottobre 2022.

Basta leggere la relazione del procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo dell’11 marzo 2024 e il verbale del 22 aprile scorso del generale ed ex comandante dei reparti speciali della GdF Umberto Sirico per capire che c’è tanto lavoro, sul punto, per la Commissione Antimafia. Nelle fluviali audizioni di Cantone e Melillo del marzo scorso, per esempio, una cosa non è stata sviscerata abbastanza: Melillo ha sostenuto in più sedi di voler rimuovere Striano già da settembre 2022, però il finanziere, poi indagato il 21 novembre 2022, è stato rimosso dalla Dna solo il 23 novembre e solo dopo che Melillo, il 21 novembre 2022, ha ricevuto notizia dai pm di Roma dell’esistenza dell’indagine sugli accessi abusivi. Si può pensare a una coincidenza, ma certo è un dato da sottolineare.

Il 21 novembre 2022 a fine mattina Melillo è informato dal suo procuratore aggiunto Antonio Laudati dell’esistenza di un accertamento in corso da parte della Procura di Roma per alcuni accessi di Striano alle banche dati. E, come ha spiegato Melillo stesso nel suo esame testimoniale a Roma nel marzo 2023, lui aveva capito subito che Striano era indagato anche se non c’era scritto nella missiva alla PNA dei pm romani. Proprio quel giorno, il 21 novembre, la Finanza identifica chi dovrà prendere il coordinamento del gruppo Sos al posto di Striano. Ma se Striano non piaceva a Melillo da mesi, perché resta fino a quel giorno?

Il procuratore antimafia a marzo del 2024, dopo la sua audizione in Antimafia, ha inviato al procuratore Cantone una nota nella quale sostanzialmente dice due cose: che fu uno dei massimi vertici della GdF a “sponsorizzargli” Striano per un incontro nell’estate del 2022 e che – se l’avvicendamento di Striano non avvenne prima – non fu per “colpa” sua, ma perché di fronte alle sue richieste di sostituirlo, la GdF non si decideva a dirgli un finanziere più alto in grado. Nella relazione inviata a Cantone l’11 marzo 2024 Melillo fa riferimento a una “colazione di lavoro svoltasi su invito dell’allora Comandante Generale della Guardia di Finanza Giuseppe Zafarana, quello stesso giorno (28 luglio 2022, ndr) presso la sede del Comando Generale. Durante tale colazione, il comandante dei Reparti Speciali (…) della Gdf, Umberto Sirico, nel discutere di nuovi assetti da dare alla collaborazione con la Dna in materia di gestione delle Sos, mi chiese di accogliere la richiesta di incontro con lo scrivente a suo dire più volte inoltrata alla mia Segreteria da Striano, indicatomi come ufficiale di Pg di grande esperienze nella materia”.

Così Striano viene incontrato il 22 di agosto. “Durante tale incontro – è la nota di Melillo –, l’unico da me avuto con Striano, mi limitai a registrare sue lamentele per la mancanza di collaborazione del Gruppo Ricerche della Banca dati e a invitarlo a trasmettermi un appunto riservato, destinato sia a motivare quelle doglianze sia a formulare eventuali suggerimenti e proposte di miglioramento…”. Il 26 agosto Striano manda un appunto con le sue proposte a Melillo. Il procuratore antimafia spiega nella nota: “… Tale passaggio, che riconduceva anche nel futuro la guida del gruppo di lavoro Sos a un unico ‘magistrato di riferimento’ che (…) non avrebbe potuto che essere il procuratore Laudati, era in obiettivo, insanabile contrasto con le linee di profonda revisione della materia”. Nell’appunto Melillo spiega che Striano aveva parlato anche “dell’opportunità di prevedere che ogni procedura di lavoro del gruppo Sos avrebbe dovuto ipoteticamente essere ‘condivisa con il magistrato di riferimento, anche attraverso la stesura di un rapporto preliminare tale da costituire una sorta di autorizzazione a procedere’”. “Riletta alla luce delle circostanze successivamente emerse – continua la nota –, sembrerebbe prefigurare una sorta di patente di giustificazione costruita a posteriori rispetto al lavoro (o, almeno, parte di esso) svolto negli ultimi anni”. Inoltre Striano suggeriva di mettere a capo del Gruppo Sos un unico ufficiale, il più alto in grado, che allora corrispondeva al suo identikit. Melillo, secondo la sua relazione, sin da settembre 2022 segnala “la necessità di avvicendamento al Gen. Sirico e al comandante del NSPV, Vito Giordano”. E alla fine al posto di Striano arrivò il capitano Eugenio Marmorale. Quindi solo dopo che Striano era già nel mirino dei pm romani.

In una precedente relazione consegnata, invece, l’8 marzo 2023 ai pm romani quando era stato sentito, Melillo aveva citato Sirico in relazione a Striano ma non ricordando la richiesta di incontrarlo bensì discorsi sul suo avvicendamento: “In questa dimensione, che vide interlocuzioni dirette anche con Umberto Sirico, e con il Comandante del NSPV, posi apertamente anche il problema del potenziamento del Gruppo Sos, in ciò includendo anche il tema della revisione della composizione del citato gruppo”. Cioè Melillo ricorda di avere chiesto a Sirico di cambiare squadra mettendo al posto del sottotenente Striano almeno un Capitano, ma non ricorda il pranzo e la segnalazione di Striano da parte di Sirico per un incontro.

Il 24 aprile 2024, Cantone sente Sirico. Il generale dichiara: “Non ho mai avuto rapporti con il Ten. Striano né personali e né di altro tipo. Non posso escludere di averlo visto in qualche occasione…”. Sirico dice che anni prima “nell’ambito degli incontri che Laudati aveva con il Comando Generale è possibile che lui sia venuto da me e mi abbia parlato di Striano indicandomelo come una persona con le caratteristiche adatte per essere impiegato nelle attività” sulle Sos. Poi sull’incontro con Melillo dice: “Durante quell’incontro è possibile che si sia parlato della gestione delle Sos dato che il Procuratore Melillo, appena insediatosi, aveva considerato la questione prioritaria. Non posso, quindi escludere che nel parlare si sia fatto riferimento anche a Striano dato che in quel momento l’ufficiale era il responsabile del gruppo Sos”. Cantone così chiede: “Ricorda di aver chiesto a Melillo di accogliere una richiesta di incontro con Striano?”. E il generale: “Non ricordo questa circostanza specifica, ma non posso escludere che, parlando di Sos e delle criticità del sistema, io abbia potuto aver fatto riferimento a Striano come persona adatta, che avrebbe potuto chiarire le criticità del sistema”.

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