Seconda giornata di formazione per i giornalisti, ieri, a Casal di Principe, nella villa Liberazione (attuale centro di salute mentale Asl, bene confiscato alla camorra, ex villa Scarface) nell’ambito dell’edizione 2024 della Summer School Ucsi. La scuola di giornalismo investigativo è organizzata dalla sezione casertana dell’Unione cattolica della stampa italiana ed Agrorinasce ed è dedicata alla “fake society”.

Temi di ieri sono stati il caso Giancarlo Siani, a quarant’anni di distanza dall’omicidio del giornalista napoletano, paradisi fiscali e riciclaggio di denaro in Europa, la comunicazione dei valori nel mondo del social e i “re Mida” dello sport. «Le indagini sul caso Siani sono state lunghe e complesse hanno raccontato l’attuale procuratore di Potenza, Armando D’Alterio, ed i commissari Giuseppe Auricchio e Armando Trojano, tra i protagonisti dell’indagine seguita all’omicidio soprattutto perché si è trattato di un lavoro artigianale, una indagine priva delle tecnologie attuali, fatta di relazioni più che di infiltrazioni e con un controllo costante anche tra i nostri collaboratori per evitare fughe di notizie».

È intervenuto anche Pasquale Angelosanto, già comandante dei Ros dei carabinieri, tra i protagonisti dell’arresto di Matteo Messina Denaro. «La chiave dei blitz più importanti ha spiegato è la celerità nell’azione. Poco tempo per organizzare, pochissimo per agire, assenza sul territorio degli ufficiali chiave sino al momento preciso onde evitare fughe di informazioni. Abbiamo scoperto, ex post, infiltrazioni importanti nell’Arma dei carabinieri».

Sul tema dei paradisi fiscali europei, Angelo Mincuzzi, caporedattore del Sole24Ore, ha posto l’attenzione su «Irlanda, Lussemburgo e Paesi Bassi che applicano tassazioni molto agevolate nei confronti delle imprese, spesso anche senza l’obiettivo di attirare investimenti ma per consolidate consuetudini nei confronti dell’iniziativa privata. È necessario, nell’ottica europea, che i loro costi si allineino a quelli degli altri Paesi».

«Un paradiso fiscale insospettabile è Londra ha proseguito Alessandro Falco, vicepresidente di Confindustria Caserta dove è possibile aprire un’impresa direttamente al pc per 12 sterline senza che vi sia un controllo sulla sede e sui soci».

Nel panel dedicato ai social ed ai valori, Salvatore di Salvo, segretario nazionale Ucsi, e don Doriano De Luca, vicedirettore di Nuova Stagione, notiziario dell’Arcidiocesi di Napoli, hanno ricordato come «papa Francesco invita ad abitare il web, aprire profili da usare in senso positivo con una presenza di valore. Ricordiamoci che comunicare vuol dire creare connessioni e, al primo posto, ci devono essere sempre le persone».

«I “re Mida” dello sport sono quegli atleti che sfruttano i paradisi fiscali per pagare meno tasse sui loro milionari guadagni ha raccontato nell’ultimo panel Mincuzzi del Sole24Ore realizzando società come scatole cinesi difficili da controllare. Maradona è stato il grande iniziatore con società nel Liechtenstein e, dopo di lui, Mancini, Baggio e Totti. Ma come può essere un campione tale fino in fondo se non si assume le dovute responsabilità?».

FONTE: IL MATTINO