GIOVEDÌ 3 OTTOBRE 2024
                                   Clamoroso

Il ministro della Difesa Guido Crosetto che dava della «nana malefica» a Giorgia Meloni e del «testa di cazzo» a Berlusconi (Sabelli Fioretti, U di Rep) [vedi la

Quarta pagina].

                                     In prima pagina

• Treni in tilt per un chiodo piantato male. La stazione Termini è rimasta al buio per due ore. Uno stop che ha provocato per tutta la giornata e su tutta la rete ritardi fino a quattro ore. Almeno cento i treni cancellati. Le opposizioni chiedono le dimissioni di Salvini ma lui dà la colpa a un operaio e posta la foto dei nonni
• Israele prepara una dura risposta all’attacco lanciato dall’Iran. Teheran non vuole la guerra ma si dice pronta «a ridurre Tel Aviv in cenere». Alcuni dei missili non intercettati hanno colpito basi militari ed edifici. Un solo morto. Era un palestinese, rifugiato di Gaza
• Nuovo crollo della produzione per Stellantis. La produzione scende del -31,7 per cento nel terzo trimestre dell’anno. La crisi riguarda in particolare le autovetture, in calo di oltre il 40 per cento rispetto a un anno fa

• Microsoft è pronta a investire 4,3 miliardi di euro sull’Italia per data center e intelligenza artificiale. Firmato anche un accordo con OpenAi

• Via libera del Consiglio dei ministri al decreto flussi per lavoratori stranieri. Tra le novità 10 mila ingressi in più per le badanti. Previsti più click day e ispezioni ai telefonini
• Trionfo a Pechino per Simone Bolelli e Andrea Vavassori nel doppio. I due hanno battuto i campioni in carica di Wimbledon Heliovaara-Patten per 4-6, 6-3, 10-5. Non ce l’ha fatta Sinner. Carlos Alcaraz lo ha sconfitto per 6-7, 6-4, 7-6 con un tie-break da leggenda
• Luna Rossa ha perso entrambe le regate di ieri contro Ineos Britannia che si è portata avanti 6 a 4. Ora servono tre vittorie di fila
• In Champions la Juve ha battuto in rimonta il Lipsia per 3 a 2, l’Atalanta ha travolto lo Shakhtar 3 a 0 e il Bologna s’è arreso per 2 a 0 al Liverpool

• I russi avrebbero ucciso 16 soldati ucraini che s’erano arresi. La scena è stata ripresa in video da un drone

• Il dibattito sulla Cbs tra i due aspiranti vicepresidenti è stato vinto, seppur di poco, da J.D. Vance. Un confronto civile che però non cambia i rapporti di forza tra i due

• Chiesti quindici anni di carcere per Christian Brueckner. L’uomo, già sospettato di aver rapito ucciso la piccola Maddie McCann nel 2007 in Portogallo, deve rispondere di tre stupri

• Il rapper americano Sean Combs ha ricevuto altre 120 nuove accuse per violenza sessuale. Tra queste risultano anche 25 formulate da minorenni

• Si sono avvalsi tutti avvalsi della facoltà di non rispondere gli ultrà milanisti e interisti interrogati dal gip nel carcere di San Vittore. Intanto dall’indagine spunta la soluzione di un vecchio omicidio, quello di Fausto Brogioli

• È stato arrestato a Roma Carmelo Miano, l’hacker di 24 anni che s’è intrufolato nei server del ministero della Giustizia. L’uomo, un informatico non laureato, avrebbe agito per avere contezza di una indagine che lo riguardava

• Chiesto il rinvio a giudizio per l’ex senatore di Forza Italia Marcello Dell’Utri e sua moglie Miranda Anna Ratti. Al centro del caso, i 42 milioni ricevuti da Berlusconi

• Giancarlo Magalli ha diffamato Adriana Volpe. Lo ha deciso un giudice dopo sette anni. Il conduttore dovrà pagare settecento euro di multa e cinquemila euro di risarcimento

• Mario Maccione, ex Bestia di Satana, ha lanciato uno sportello di ascolto virtuale. Dopo 16 anni in galera, si dice pronto a dare consigli in diretta social in cambio di 5 euro
• Sono morti Robert Watts, produttore di Star Wars e Indiana Jones e l’attore John Amos, noto per aver interpretato lo schiavo Kunta Kinte in Radici. Furiosa la figlia che lo ha appreso a mezzo stampa

Titoli

Corriere della Sera: Battaglia mortale in Libano
la Repubblica: Binario morto
La Stampa: Il patto Biden-Netanyahu / per fermare l’ase del male
Il Sole 24 Ore: Sicilia, in 2 milioni senz’acqua
Avvenire: Diplomazia e preghiera
Il Messaggero: Attacco ai siti nucleari, stop Usa
Il Giornale: Un chiodo ferma l’Italia
Leggo: Israele-Iran a un passo dal baratro
Qn: Israele all’Iran: reagiremo con durezza
Il Fatto: Il ministero di Nordio / in mano a un hacker
Libero: L’autodistruzione / di Stellantis
La Verità: Sharia nei municipi italiani: / accettano il ripudio islamico
Il Mattino: Gli Usa frenano Israele
il Quotidiano del Sud: I militari italiani resteranno / in Libano, missione da potenziare
il manifesto: Fuori / dal / mondo
Domani: Netanyahu, i falchi Usa e i sunniti / Chi vuole l’escalation contro l’Iran

IN TERZA PAGINA 
Aldo Fontanarosa spiega perché Ferrovie dello Stato ci regala giornate difficili. Marco Valsania analizza le conseguenze dello sciopero dei portuali Usa. Massimo Sideri ci parla del mascarpone e del tiramisù. Infine, Camillo Langone ci fa sapere che ha visto un bovaro con l’impermeabile.
IN QUARTA PAGINA 
Claudio Sabelli Fioretti intervista Guido Crosetto. Il ministro della Difesa che stava meglio da grasso perché «la magrezza porta tristezza». Che un tempo ascoltava i Jethro Tull e oggi canta «Pillole, pillole, pillole». Che non legge i giornali, non guarda la tv, non prende treni
Good Morning Italia, 03 ottobre 2024


Scontro a parole

Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha tenuto una riunione d’emergenza sulla situazione in Medio Oriente dopo l’escalation tra Israele, Hezbollah e Iran (Nyt). Gli ambasciatori di Iran e Israele, trovandosi faccia a faccia, si sono minacciati a vicenda di ritorsioni in caso di attacco (Reuters). L’Iran ha definito le azioni contro Israele un atto di autodifesa in risposta ai numerosi atti di aggressione israeliani degli ultimi mesi (Bbc). Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dichiarato che non appoggerà attacchi israeliani sui siti nucleari iraniani e che i leader del G7 stanno prendendo in considerazione nuove sanzioni contro la Repubblica Islamica (Bloomberg).

  • Israele ha vietato al Segretario generale dell’Onu António Guterres l’ingresso nel Paese (Politico).
  • Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha avvertito che se Israele si vendicherà dell’attacco, l’Iran darà “una risposta più forte” (Cnn).

E sul campo Le forze israeliane inviate via terra si sono scontrate con i miliziani di Hezbollah nel sud del Libano. L’Idf ha confermato che otto soldati israeliani sono stati uccisi in un combattimento “a distanza ravvicinata” con Hezbollah (Reuters). Continuano anche i raid aerei: nella notte Israele ha bombardato il centro di Beirut, colpendo la sede del governo libanese e uccidendo almeno sei persone (Reuters).

  • Un attacco israeliano sulla capitale siriana Damasco ha ucciso tre persone, ferendone altre tre (Al Arabiya).
  • La premier Giorgia Meloni ha convocato una conferenza d’urgenza del G7. Il governo italiano chiede di dare più poteri alla forza militare Onu Unifil (Corriere).
  • Khamenei aveva avvertito il leader di Hezbollah Nasrallah di un piano israeliano per ucciderlo, giorni prima dell’attacco (Reuters).

Scacchiere europeo

Riavvicinamento post-Brexit Il primo ministro britannico Keir Starmer ha incontrato a Bruxelles la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen per discutere un nuovo programma per la mobilità giovanile tra l’Unione Europea e il Regno Unito, considerato da alcuni un tradimento della Brexit (Politico), e del ripristino dei rapporti su commercio e sicurezza (Reuters).

  • Nel 2025 Regno Unito e Ue terranno il primo vertice bilaterale, come parte dei colloqui post-Brexit (Bloomberg).
  • Bruxelles ha avvertito Londra che lo scongelamento delle relazioni è a rischio se non riconsidererà il tetto sulle commissioni per le transazioni con carta (Politico).

Misure drastiche Per ridurre l’enorme debito pubblico francese, che dovrebbe raggiungere il 6,1% del pil quest’anno, il nuovo governo del premier Michel Barnier avrebbe elaborato un aggiustamento di bilancio da 60 miliardi di euro. Il piano, anticipato da Politico, prevederebbe di tagliare la spesa pubblica di circa 40 miliardi di euro e di aumentare le tasse per portare altri 20 miliardi di euro nelle casse dello Stato l’anno prossimo.

  • Il parlamento ha respinto il procedimento di impeachment contro il presidente Emmanuel Macron presentato dal partito La France insoumise (Le Monde).

Arrivano i dazi Domani è previsto il voto dei 27 Stati membri dell’Ue sulla proposta della Commissione europea di imporre dazi fino al 45% sulle importazioni di veicoli elettrici fabbricati in Cina. Reuters riporta che ci sarebbero abbastanza voti a favore per far approvare la proposta.

Posticipata La Commissione europea ha suggerito di rinviare di un anno la legge Ue contro la deforestazione, fortemente criticata dai Paesi produttori di materie prime, come Brasile e Indonesia (Bloomberg).

Grane americane

J’accuse Un giudice federale ha reso pubbliche nuove prove sui tentativi dell’ex presidente Donald Trump di sovvertire i risultati delle elezioni presidenziali del 2020 (Axios). Nell’atto sono esposte le argomentazioni dei pubblici ministeri sul motivo per cui il caso dovrebbe andare avanti nonostante la sentenza della Corte Suprema sull’immunità presidenziale (Nyt).Porti bloccati La Casa Bianca sta facendo pressioni sui datori di lavoro portuali statunitensi affinché aumentino la loro offerta e raggiungano un accordo con il sindacato International Longshoremen’s Association. Al secondo giorno, lo sciopero dei lavoratori ha già bloccato metà del trasporto marittimo del Paese, costando miliardi di dollari al giorno (Reuters).

  • I repubblicani hanno presentato una proposta di legge che darebbe al governo più poteri per fermare lo sciopero dei lavoratori portuali (Axios).

Back to Italy​​​​​​​

Decreto flussi Via libera dal Consiglio dei ministri al decreto flussi che riforma le norme sull’ingresso e la permanenza dei lavoratori stranieri in Italia. Il testo introduce una stretta sulle attività delle Ong in mare e sui ricorsi dei richiedenti asilo, misure sulla tutela delle vittime di caporalato, identificazione dei migranti senza documenti attraverso la visione dei loro telefoni cellulari, diecimila posti aggiuntivi per badanti nel 2025, e più “click day” (Rainews).Caos trasporti Ieri mattina un guasto alla linea ferroviaria a Roma ha fermato la circolazione nelle due principali stazioni di Roma, provocato ritardi fino a 4 ore e la cancellazione di oltre 100 treni (Sky Tg24). La causa è stata individuata in un chiodo in un cavo. Sospeso il contratto con la ditta che lavorava sulla linea (Corriere).

  • La denuncia dell’Autorità dei Trasporti: 27 stop al giorno e aumenta anche la durata delle interruzioni (Repubblica+).

Investimenti tech La premier Giorgia Meloni ha ricevuto a Palazzo Chigi il presidente di Microsoft, Brad Smith. Il colosso dell’informatica ha annunciato un investimento di 4,3 miliardi di euro nei prossimi due anni per potenziare l’infrastruttura IA e la capacità cloud in Italia (Corriere della Sera).

Orizzonti

Al lavoro Ad agosto, il tasso di disoccupazione dell’Eurozona è rimasto stabile al 6,4%. Nell’Ue è sceso al 5,9% dal 6% di luglio (Ansa). In Italia, il tasso di disoccupazione è calato al 6,2% dal 6,4% di luglio. Si tratta del livello più basso dal settembre del 2007. Su base mensile, il tasso di occupazione è stabile al 62,3% (Il Sole 24 Ore).In rallentamento A settembre il Jibun Bank Service purchasing managers’ index (PMI) del Giappone è sceso a 53,1 dal 53,7 di agosto. Nonostante il rallentamento, è il terzo mese consecutivo di espansione dell’attività del settore dei servizi. Il PMI composito, che combina le attività manifatturiere e dei servizi, è sceso a 52,0 a settembre dal 52,9 di agosto (Reuters).Bene ma non benissimo Nel terzo trimestre Tesla ha consegnato oltre 462.890 veicoli, registrando un aumento del 6,4% delle vendite, il primo dall’inizio dell’anno. Tuttavia, i dati hanno deluso le aspettative degli investitori che speravano nella spinta dei sussidi cinesi per le auto elettriche (Bloomberg).

Media & Tech​​​​​​​

Colpevole di giornalismo Il Consiglio d’Europa ha votato una risoluzione che riconosce Julian Assange, il fondatore di WikiLeaks, come “prigioniero politico” (Wired). La mozione ha sottolineato la necessità di una stampa libera per il buon funzionamento della democrazia (Middle East Monitor).Tutto a me OpenAI ha raccolto nuovi finanziamenti per 6,6 miliardi di dollari, portando la sua valutazione a 157 miliardi di dollari. L’azienda ha chiesto agli investitori di evitare di sostenere le start-up rivali (Ft+).

Sport

Finale storica Jannik Sinner ha perso contro lo spagnolo Carlos Alcaraz in una combattutissima finale all’Atp di Pechino, con il punteggio di 6-7, 6-4, 7-6 (Sky Sport).Atp Shanghai Al via il Master 1000 di tennis di Shanghai. Nella prima giornata sono stati eliminati i due italiani Luca Nardi e Lorenzo Sonego, mentre Fabio Fognini ha vinto il derby azzurro con Luciano Darderi. Tanti gli italiani attesi, dal numero uno Jannik Sinner, a Matteo Berrettini, Lorenzo Musetti e Matteo Arnaldi (Sky Sport).Champions League Nella seconda giornata, l’Atalanta ha battuto lo Shakhtar Donetsk 3-0 (Eurosport); la Juventus ha vinto 3-2 contro il Lipsia (Sky Sport); mentre il Bologna è stato sconfitto 2-0 dal Liverpool (Sky Sport).Vento a sfavore Doppia sconfitta per Luna Rossa, che ha perso la nona e la decima regata contro Ineos Britannia nell’America’s Cup di vela. Ineos ora conduce con due punti di vantaggio, a uno solo dalla vittoria finale (Rainews).

Oggi

Paraguay, visita del presidente di El Salvador Nayib Bukele;
Equador, scade il termine di registrazione per i candidati alle elezioni presidenziali;
Canada, Eurozona, Francia, Germania, Italia, Regno Unito, Stati Uniti: dati Pmi servizi di settembre;
Tesco, risultati del 2° trimestre;
Brasile, inizia a Rio de Janeiro la riunione dei ministri dell’ambiente e del clima del G20;
San José (Stati Uniti), Samsung organizza la sua conferenza annuale per gli sviluppatori;
Torneo ATP, Masters 1000 di Shanghai (fino al 13);
Calcio: Europa League.

Prime:

Corriere: Battaglia mortale in LibanoRepubblica: Binario mortoLa Stampa: Il patto Biden-Netanyahu: “Fermare l’asse del male”Il Sole 24 Ore: Sicilia, in 2 milioni senza acqua
Il Messaggero: Attacco ai siti nucleari, stop Usa

 

Il Fatto Quotidiano: Il ministero di Nordio in mano a un hacker
Domani: Netanyahu, i falchi Usa e i sunniti. Chi vuole l’escalation contro l’Iran

 

Avvenire: Diplomazia e preghiera

 

Il Foglio: L’Occidente scopre la violenza degli Ayatollah

 

il manifesto: Fuori dal mondo

 

Il Giornale: Un chiodo ferma l’Italia
Libero: L’autodistruzione di Stellantis
La Verità: Sharia nei municipi italiani: accettato il ripudio islamico
Ft: OpenAI asks investors not to back rivala after raising $6.6bn in funds

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“L’intero ministero di Giustizia sotto il controllo di un hacker”

Il 24enne ha “bucato” pure il Viminale e 5 procure – Il “pirata” scaricava fascicoli segretissimi: tradito dal sito porno

Di Vincenzo Bisbiglia e Vincenzo Iurillo 

3 Ottobre 2024

Nelle sue mani aveva l’intero ministero della Giustizia. E ciò dimostra, ancora una volta, la vulnerabilità della difesa informatica dello Stato. Per fortuna, Carmelo Miano non risulta essere una spia o un terrorista, visto che a soli 24 anni ha “tecnicamente posto sotto il suo potenziale controllo l’intero novero dei sistemi informatici serventi le funzioni giudiziarie e amministrative erogate dal dicastero”, come si legge nell’ordinanza di arresto. Insomma, un ragazzo ha bucato i server di almeno cinque procure, quelli del ministero dell’Interno e della Guardia di Finanza e ha messo sotto controllo tutto il comparto informatico di Via Arenula. Con tutte le possibili conseguenze del caso, visti gli atti segretissimi conservati in quegli archivi digitali. Ma a quanto pare l’ha fatto solo per interessi personali.Gli agenti della Polizia postale di Roma, al termine di un’indagine complicatissima, durata alcuni anni, hanno arrestato il giovane in flagranza di reato, in un monolocale alla Garbatella, tradito da un sito porno su cui si era soffermato poco prima. “È forse il miglior hacker italiano in cui ci siamo mai imbattuti”, dice al Fatto, quasi ammirato, un investigatore. L’indagine è coordinata dalla Procura di Napoli – pm Vincenzo Piscitelli, procuratore Nicola Gratteri – in collaborazione con la Procura di Roma, con la Postale che ha eseguito una ordinanza emessa dal Gip il 9 settembre.Miano, residente a Gela ma domiciliato nella Capitale, di professione programmatore, era diventato il terrore del ministero della Giustizia. Un genio del computer, capace di violare i sistemi di sicurezza dei server, di fingersi amministratore di sistema, di procurarsi le credenziali di gestione, entrare nelle banche dati e anche nella web mail delle procure e dello stesso ministero, così da leggere atti di indagine coperti da segreto. E poi di cancellare ogni traccia del suo passaggio.

Qualche esempio? Sono almeno 5 le città in cui Miano è riuscito ad accedere agli uffici giudiziari: agli inquirenti risultano infatti “compromessi” i server e i domain controller delle reti di Milano, Napoli, Palermo, Agrigento, Gela e Caltanissetta. I varchi, si legge negli atti, venivano “creati a mezzo di una Vpn secondaria” che gli consentiva “di capitalizzare ogni successivo ingresso”.

Entrava nei server, Miano, negli archivi, cercava i file che gli interessavano, li leggeva e se li scaricava. O li cancellava. Ha bucato la rete dei principali operatori di telefonia mobile, tra cui la Tim, avendo la possibilità (potenziale) di scaricarsi qualsiasi cosa dai cellulari o dai cloud degli abbonati. Era riuscito a superare – forse già nel 2020 – i firewall di Telespazio, società di Leonardo che si occupa di sicurezza delle infrastrutture pubbliche, bucando il server di una motovedetta della Gdf. Un’attività che, per i pm, “non ha avuto i caratteri della estemporaneità bensì è stato svolto con tecniche di introduzione e permanenza che hanno consentito” a Miano “sia di impossessarsi delle credenziali del sistema di gestione che di permanervi in modo stabile e duraturo”. È entrato pure nel portale sanitario della Finanza per guardare la cartella clinica di un finanziere.

Non è tutto. Il 24enne siciliano – difeso dall’avvocato Gioacchino Genchi – aveva dei complici. Tra loro un agente di polizia che lo indirizzava. E poi “terzi soggetti” (sono quattro, in tutto, gli indagati). Scrivono i magistrati: “Le attività illecite del Miano non sono rimaste circoscritte all’acquisizione impropria aventi ad oggetto il procedimento penale che lo riguardava” ma prelevava “i contenuti che occasionalmente condivideva e mostrava” ad altre persone. “Ma nessuna vendita a soggetti esteri o della criminalità ci risulta essere avvenuta”, assicurano al Fatto le fonti investigative. La Postale ha trovato decine di terabyte di dati dislocati anche su server posizionati all’estero.

L’indagine della Polizia postale di Roma è scattata dopo il massiccio attacco informatico dell’8 giugno 2023 al ministero della Giustizia. L’intrusione sarebbe avvenuta in una postazione di Palermo, infettata da un malware usato per scaricare dati e comunicarli verso un server centralizzato in Napoli. Di qui la competenza della Procura partenopea, che ha lavorato con la Procura di Roma e con il supporto della Direzione nazionale antimafia guidata da Giovanni Melillo. Il quale ieri in conferenza stampa ha parlato di “una minaccia grave” e sventata, ma che “ha provocato danni alla sicurezza di infrastrutture dello Stato”.

LE CHAT ESCLUSIVE

Caso Boccia: Signorini e il “favore” di Genny

Le foto “ritirate” – L’ex ministro girò a MRB l’email del n. 1 di “Chi”: “Ho acquistato il servizio perché non andasse in giro”. Lei: “Vuole soldi?” “No, gli ho fatto un favore”

Di Thomas Mackinson e Maddalena Oliva 

3 Ottobre 2024

“Vuole dei soldi da te?”, chiede lei. Pochi minuti dopo il ministro – lo sarà ancora per 33 giorni, prima di rassegnare le dimissioni – risponde: “No!!! Per fortuna gli ho fatto un grande favore”.“E comunque come chiarisce anche lui non sono foto compromettenti”.

È il 4 agosto 2024. Il ministro è Gennaro Sangiuliano. Lei è l’imprenditrice Maria Rosaria Boccia da Pompei, la donna che ha tenuto impegnate le cronache politiche dell’estate. Lui è Alfonso Signorini, direttore editoriale di Chi, settimanale edito dal gruppo Mondadori della famiglia Berlusconi. Il Fatto – il primo a scrivere, allo scoppio dello scandalo, del giallo del servizio fotografico “ritirato” che ritraeva i due – grazie ad alcune chat tra Sangiuliano e Boccia che ha potuto visionare in copia è ora in grado di ricostruire la vicenda, aggiungendo dei tasselli fondamentali per comprendere come questa storia, tutt’altro che privata, non sia semplice gossip.

La mail del direttore
“Mi è arrivata una mail da Alfonso Signorini, direttore di Chi. La vuoi leggere?”, scrive Sangiuliano a Boccia. E lei: “Devo avere paura?”. È il 4 agosto e il ministro è lontano, in missione al Cairo, dove l’indomani incontrerà il suo omologo egiziano. Nell’esposto presentato alla Procura di Roma contro Maria Rosaria Boccia (e a seguito del quale la donna risulta indagata per i reati di violenza o minacce a corpo politico e lesioni personali), Sangiuliano mette per iscritto che “già nel mese di luglio la relazione aveva iniziato a mostrare inequivoci connotati tossici (…) e può definirsi interrotta alla fine del mese di luglio 2024”. Eppure i primi di agosto i due si scambiano questi messaggi che il Fatto può rivelare.

“Carissimo Gennaro, eccomi qui”. Inizia così la mail che Signorini, contattato dal Fatto, conferma di aver mandato a Sangiuliano: l’allora ministro la inoltra integralmente alla donna. “Volevo avvisarti – scrive il direttore di Chi – che da un paio di settimane mi arrivano al giornale servizi fotografici tuoi in compagnia della tua assistente (al ristorante, per strada…). Niente di compromettente. L’unica cosa è che una di queste agenzie insieme alle foto vendeva la notizia che ti sei separato da tua moglie, che hai tolto la fede e che hai con la tua assistente una relazione. Io ho acquistato il servizio perché non andasse in giro. Al di là della fondatezza della notizia (che a me non interessa ma a certa stampa “amica” sì) ci tenevo che tu lo sapessi, perché molto probabilmente non molleranno il colpo e ti controlleranno durante l’estate. Un caro saluto!!!!!!”.

Il dialogo tra Sangiuliano e Boccia prosegue: “Vuole dei soldi da te?”, domanda Boccia. “No!!! Per fortuna gli ho fatto un grande favore”. “E comunque come chiarisce anche lui non sono foto compromettenti”. “Ti posso mandare la risposta che ho mandato”, chiede lui. “Certo”, risponde lei. Sangiuliano a quel punto le inoltra il WhatsApp inviato a Signorini: “Grazie di cuore ho letto. Sei un amico. Ovviamente è tutto infondato. Si tratta di una persona che ha un fidanzato e collabora con me. Io sono con mia moglie a fare un weekend e staremo insieme tutta l’estate. Un abbraccio grande”. “Va bene come ho risposto?”, domanda in cerca di approvazione l’allora ministro. E Boccia di nuovo lo rassicura: “Certo”. “Comunque abbiamo molte invidie addosso. Anche la nostra amicizia attira gelosie”, chiosa lui.

Le foto “ritirate”
È importante in questa storia fare un passo indietro. Signorini ha acquistato un servizio fotografico “perché non andasse in giro”: nel servizio, oltre agli scatti, la notizia che l’allora ministro si fosse separato, si fosse tolto la fede nuziale e avesse con la donna una relazione. Noi sappiamo che il primo servizio sui due a essere pubblicato è quello apparso su Gente il 3 settembre, a scandalo deflagrato (è il 26 agosto quando Dagospia pubblica le prime indiscrezioni sulla consulente-non consulente Grandi Eventi del MiC e il profilo Instagram di Maria Rosaria Boccia inizia a essere “osservato speciale”). Gli scatti sono di Alex Fiumara e Max Scarfone e riportano, come foto esclusiva, quella di Sangiuliano senza fede: i due consegnano il lavoro all’agenzia Mantis Media per cui lavorano il 17 luglio, quindi più di un mese prima di vederlo pubblicato. Quegli stessi scatti – a ricostruirlo era stato proprio il Fatto – erano stati proposti invano dall’agenzia ad altri settimanali, tra cui Chi e Diva&Donna del gruppo Cairo. Signorini oggi spiega che, quando il 4 agosto contatta l’allora ministro, era convinto di acquistare il servizio di Fiumara&Scarfone: “Ma quando ho saputo che dovevamo spendere 12mila euro per delle foto che non volevano dire niente, con una signora che per me era una sconosciuta, non l’ho più comprato”. Stando a quanto riferisce il direttore editoriale di Chi, quindi, non ci sarebbe nessun servizio “ritirato” o non pubblicato, nonostante lui stesso ne avesse fatto parola con l’ex ministro. Signorini stesso nella sua mail aveva scritto che “da un paio di settimane mi arrivano al giornale servizi fotografici tuoi in compagnia della tua assistente”. Gli editori di Signorini, Marina e Pier Silvio Berlusconi, ne erano a conoscenza? La premier Meloni era stata informata?

Signorini sempre nella mail faceva riferimento a “una certa stampa amica” molto più interessata di lui agli scatti di Sangiuliano-Boccia. Quale? Oggi sostiene che si riferiva “alla stampa contraria al governo e al ministro”.

Il “grande favore”
Nell’intervista alla Stampa Maria Rosaria Boccia aveva detto: “Alcune persone ricattano il ministro per agevolazioni che hanno avuto. Penso che il ministro sia sotto ricatto”. E aveva poi specificato: “Io ho ascoltato conversazioni e letto messaggi di persone che a mio avviso hanno ricattato il ministro”. Alla domanda su chi fossero queste persone: “Lo dovrebbe sempre dire lui. Posso dire che ci sono direttori di settimanali”. Ricontattata dal Fatto, preferisce non commentare. Dichiarazioni “senza prove”, aveva precisato il legale di Sangiuliano, Silverio Sica: “Lui non ha nulla da temere. Non c’è ragione per cui possa essere ricattato, non ci sono prove che sia stato ricattato, lo escludiamo senza dubbio”. Lo scambio WhatsApp che il Fatto in esclusiva ha potuto visionare accende però nuovi interrogativi. Quale sarebbe il “favore grande” che il ministro della Cultura avrebbe fatto al direttore di Chi?

L’ex ministro, contattato dal Fatto, con grande disponibilità risponde così sul punto: “Non mi ricordo di aver scritto o meno questa cosa… Non ho mai avuto favori da Signorini, di nessun tipo. Quand’ero giornalista, ci siamo scambiati qualche cortesia… da giornalista a giornalista. L’avrete fatto anche voi al vostro giornale”. Ma se sono semplici “cortesie tra giornalisti” non si capisce perché parlare allora di un “grande favore”? “Io Signorini lo conosco perché fa il direttore, lui non mi ha mai chiesto nulla. Forse, se ci penso bene, il grande favore potrebbe essere la recensione che gli feci fare del libro di Maria Callas, non mi ricordo se al Tg1 o al Tg2… Ma questo quando non ero ministro”.

Signorini la prende un po’ meno bene: “Adesso mi girano anche un po’ le palle che lui dica che mi ha fatto un grosso favore. Il grosso favore gliel’ho fatto io quando Sangiuliano aveva scritto il libro di Putin e l’ho fatto intervistare sul mio giornale e gli ho dedicato quattro pagine quando faceva il direttore del Tg2. Quelli sono favori che ho fatto io semmai… Se poi lui vuole farsi bello con questo messaggio…”.

La passione per la lirica
Il giallo del “grande favore” è quindi risolto? Semplici “cortesie tra giornalisti”? Quello che sappiamo è che Alfonso Signorini, noto melomane, è salito sul palcoscenico d’opera all’aperto più grande al mondo, l’Arena di Verona – finanziata dal ministero della Cultura attraverso il Fondo Unico per lo Spettacolo – per un “progetto speciale”: due date della Bohème, il 17 e il 27 luglio 2024, in occasione del centenario della morte di Giacomo Puccini. Signorini viene formalmente scritturato per la regia delle due date della Bohème nel 2023, quando al governo c’era la destra e Sangiuliano a guidare il MiC. Un “progetto speciale” per l’anno pucciniano con un cast di caratura internazionale (da Daniel Oren, maestro d’orchestra, a Vittorio Grigolo, Juliana Grigoryan e Luca Micheletti come interpreti) e due serate che, anche grazie a una robusta campagna di stampa, sono andate sold-out.

Il giornalista e conduttore tv al Fatto: “Sono diventato direttore, conduttore televisivo e regista teatrale prima e senza Sangiuliano”. Il quale tiene a precisare: “Un ministro mica si occupa dei cartelloni delle fondazioni lirico-sinfoniche, quello lo decide direttamente il soprintendente. Io il soprintendente dell’Arena di Verona nemmeno mi ricordo chi sia, ci avrò parlato due volte e mai di Signorini. E comunque Signorini mi risulta che abbia fatto tante regie di opere teatrali…”. Anche il legale dell’ex ministro, l’avvocato Silverio Sica, dice: “Queste sono suggestioni. Mi sembra solo un ulteriore gossip”.

AVVISOCHI NON VOLESSE RICEVERE OGNI MATTINA LA RASSEGNA STAMPA PUO’ CANCELLARSI DAL GRUPPO