Sessa Aurunca: polemiche sulla cittadinanza onoraria a Monsignor Piazza di Francesco Di  Toro 


Il vescovo Cirulli interviene: “Rispetto e unità, evitiamo il clamore mediatico”

Le recenti polemiche scaturite dalla cittadinanza onoraria conferita a Monsignor Orazio Francesco Piazza, ex vescovo di Sessa Aurunca e attuale vescovo di Viterbo, hanno acceso una vivace discussione all’interno della diocesi. I sacerdoti Don Lorenzo Albano e Don Carlo Fiorenza hanno denunciato pubblicamente episodi di presunto abuso di potere e comportamento autoritario da parte di Piazza durante il suo episcopato a Sessa Aurunca. Le accuse, diffuse anche tramite social media, hanno sollevato forte scandalo e divisioni, con gravi ripercussioni sia tra il clero che tra i fedeli della diocesi.

Nel corso dei giorni scorsi, Don Albano ha descritto episodi di umiliazione personale, evidenziando come Piazza, a suo dire, avesse più volte ignorato le vere esigenze pastorali per dedicarsi a ruoli politici e pubblici. A queste accuse si è aggiunta la voce di Don Fiorenza, che ha parlato di anni di angherie subite durante l’episcopato di Piazza, accusandolo di averlo costretto in una condizione di isolamento e delegittimazione.

A fronte di questo crescente clamore, il vescovo Giacomo Cirulli, attuale pastore della diocesi di Sessa Aurunca, ha deciso di intervenire con una lettera rivolta a tutto il clero. Cirulli ha espresso profondo dispiacere per il modo in cui le questioni personali sono state trattate pubblicamente, causando divisioni interne e alimentando tensioni. Ha invitato i sacerdoti a evitare ulteriori discussioni pubbliche sui social, sottolineando l’importanza di affrontare tali temi in contesti più appropriati e riservati.

In un appello alla comunità ecclesiale, Cirulli ha richiamato tutti al rispetto verso Monsignor Piazza, affermando che, nonostante le critiche, il Successore degli Apostoli merita un trattamento dignitoso. Ha poi concluso invitando tutti a pregare e a digiunare per la pace e l’unità, in linea con l’appello di Papa Francesco per la giornata di preghiera mondiale, e ha ribadito l’importanza di lavorare per la riconciliazione e la coesione all’interno della comunità.